AI Overview ruba traffico e lavoro agli editori: Google denunciata

AI Overview ruba traffico e lavoro agli editori: Google denunciata

Chegg ha intentato una causa contro Google, accusando il colosso tecnologico di danneggiare il suo business attraverso le anteprime generate dall'intelligenza artificiale. La denuncia è destinata ad alimentare il dibattito sull'uso dell'IA nell'informazione digitale.

di pubblicata il , alle 17:11 nel canale Web
Google
 

Chegg, azienda statunitense specializzata in servizi educativi online, ha citato in giudizio Google per le sue anteprime di ricerca basate sull'intelligenza artificiale. L'accusa è che le cosiddette AI Overview stiano erodendo il traffico web tradizionalmente diretto verso gli editori, minacciando l'intero settore dell'editoria digitale.

La funzione è stata introdotta lo scorso anno: le AI Overview sono dei riassunti creati con l'intelligenza artificiale generativa che appaiono in cima ai risultati di ricerca e che offrono agli utenti una sintesi delle informazioni richieste. Secondo Chegg, la funzionalità sta causando un calo significativo del traffico verso il proprio sito, poiché gli utenti trovano le risposte sulla pagina di Google senza necessità di visitare altre fonti.

Google denunciata per la funzione AI Overview

Nathan Schultz, CEO di Chegg, ha espresso preoccupazione per le possibili implicazioni a lungo termine di questa pratica. L'azienda teme che l'approccio di Google possa condurre a un "ecosistema informativo svuotato", potenzialmente inaffidabile e "indegno di fiducia". La denuncia è destinata ad alimentare un più ampio dibattito sul futuro della ricerca online e sulla distribuzione equa del traffico web.

Google, da parte sua, respinge fermamente le accuse. Un portavoce dell'azienda ha dichiarato a Reuters che le nuove panoramiche sono in realtà pensate per migliorare l'esperienza di ricerca degli utenti, aumentando l'utilizzo del motore e creando nuove opportunità per la scoperta di contenuti. Google sostiene inoltre che le AI Overview stiano contribuendo a indirizzare il traffico verso una gamma più ampia di siti web.

Con la nuova causa, vengono ancora una volta alimentate le tensioni tra i giganti tech e gli editori di contenuti online. L'avvento dell'intelligenza artificiale generativa sta ridefinendo le dinamiche di accesso all'informazione, portando a galla questioni fondamentali sulla proprietà intellettuale e sulla sostenibilità economica dei produttori di contenuti. L'affidabilità delle tecnologie è un'altra caratteristica al centro del dibattito: nonostante un inizio caratterizzato da risultati talvolta fuorvianti, la tecnologia è notevolmente migliorata nel corso del tempo ma è ancora oggi necessario avere un minimo di dimestichezza per affidarsi esclusivamente alla GenAI, e rimane sempre cruciale verificare le fonti originali per ottenere un quadro completo e accurato delle informazioni. Di seguito l'estratto delle dichiarazioni del CEO di Chegg, relative alla denuncia nei confronti di Google:

"Prima di parlare dei nostri risultati per il 2024 e del focus sul 2025, voglio assicurarmi che i due annunci che stiamo facendo siano chiari. In primo luogo, abbiamo annunciato che stiamo intraprendendo un processo di revisione strategica e stiamo esplorando una serie di alternative per massimizzare il valore per gli azionisti, tra cui l'acquisizione, l'esecuzione di una transazione go-private o la permanenza come società pubblica autonoma. In secondo luogo, abbiamo annunciato la presentazione di una denuncia contro Google LLC e Alphabet Inc. Queste due azioni sono collegate, in quanto non avremmo bisogno di esaminare le alternative strategiche se Google non avesse lanciato AI Overviews, o AIO, trattenendo il traffico che storicamente era arrivato a Chegg, con un impatto sostanziale sulle nostre acquisizioni, sui ricavi e sui dipendenti. Chegg ha un prodotto superiore per l'istruzione, come dimostrano la notorietà, il coinvolgimento e la fidelizzazione del marchio. Sfortunatamente, il traffico è stato bloccato a causa dell'AIO di Google e del loro utilizzo dei contenuti di Chegg per mantenere i visitatori sulla propria piattaforma. Abbiamo mantenuto Goldman Sachs come consulente finanziario in relazione alla nostra revisione strategica e Susman Godfrey in relazione alla nostra denuncia contro Google".
2 Commenti
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deggial25 Febbraio 2025, 18:47 #1
da un lato capisco la loro frustrazione, ma non capisco su quali basi intentino causa.
Okkau25 Febbraio 2025, 21:06 #2
Originariamente inviato da: deggial
da un lato capisco la loro frustrazione, ma non capisco su quali basi intentino causa.


Perchè Google usa i loro articoli come fonte per fare il riassunto, quindi nessuno legge gli articoli sul loro sito.

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A questo punto anche Perplexity potrebbe avere rogne di questo genere.

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