Swatch, in arrivo il primo smartwatch con OS proprietario per il 2018

L'azienda svizzera ha ufficializzato la volontà di realizzare il suo primo smartwatch. Si baserà su di un sistema operativo completamente proprietario e pronto ad essere fornito anche ad altre aziende. Arriverà entro la fine del 2018.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 17 Marzo 2017, alle 18:01 nel canale WearablesSmartwatch
Anche Swatch realizzerà il suo primo smartwatch. E non sarà un orologio digitale come gli altri perché non verrà alimentato da Android Wear o Tizen ma sarà progettato un sistema operativo proprietario sviluppato dall'azienda in collaborazione con lo Swiss Center for Electronics and Microtechnology. La notizia giunge per voce del CEO di Swatch, Nick Hayek, il quale durante un'intervista a Bloomberg ha voluto confermare l'intenzione della sua azienda di entrare nel difficile mondo degli smartwatch e di farlo con l'innovazione che da sempre la contraddistingue.
Il primo Swatch con peculiarità ultra tecnologiche verrà progettato direttamente dall'azienda con la volontà di renderlo il più possibile sicuro nei confronti di malintenzionati per quanto concerne la privacy dell'utente. Da qui la volontà di realizzare non solo lo smartwatch ma anche il sistema operativo che dunque andrà a competere con i vari Android Wear, Tizen ed WatchOS di Apple. I tempi non saranno per nulla brevi vista la previsione di un lancio entro il prossimo 2018 ma è chiaro che in Swatch non si vuole correre anzi si vuole fare le cose per bene e chissà magari con un piglio di originalità che in questo momento sembra mancare proprio nel campo dei wearable.
Oltre alla peculiarità sulla forte protezione della privacy per l'utente, in Swatch, si vuole costruire uno smartwatch con batteria portentosa. In questo l'azienda sta sperimentando un nuovo chip Bluetooth 5.0 dalle più piccole dimensioni al mondo, con specifiche di nuova generazione e soprattutto con la capacità di rendere lo smartwatch praticamente sempre carico. Sì, perché nei laboratori si parla addirittura di un'autonomia del dispositivo che potrebbe superare senza problemi le 6 settimane prima della ricarica.
Il nuovo sistema operativo di Swatch, chiaramente ancora in sviluppo, potrà essere concesso in licenza a tutti i produttori che vorranno inserirlo nei propri smartwatch. Proprio su questo il CEO di Swatch ha voluto ribadire il già forte interesse di alcuni produttori sul nuovo sistema operativo visto in gran segreto. Swatch sembra dunque fare sul serio. Il mondo dei dispositivi indossabili sta attraversando un momento non particolarmente facile e realizzare da capo un sistema operativo sfidando colossi come Google ed Apple, con il loro forte bagaglio di sviluppatori, non è certamente cosa da poco e chissà che l'azienda non possa realmente spuntarla con un prodotto all'altezza del proprio marchio.
6 Commenti
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la ricarica solare, come hanno alcuni modelli ( io ho un giapponese ) non ha senso perchè perdi tutto lo schermo. un ibrido automatico+elettronica è la soluzione.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
gli svizzeri meglio se continano a lavorare con i loro bei utensili di altissima precisione... l'unica cosa che gli viene bene
già sono grossi così, vuoi aggiungerci un generatore a movimento?
che c'è?
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