Gli smartwatch possono rilevare i primi sintomi di diabete con l'85% di affidabilità

Il cardiofrequenzimetro integrato su Apple Watch e su qualsiasi smartwatch commerciale può offrire dati interessanti sulla possibilità di rilevare con ampio anticipo rispetto ad oggi i primi segnali di diabete
di Nino Grasso pubblicata il 08 Febbraio 2018, alle 18:41 nel canale WearablesCardiogram, che offre un'app che analizza in maniera profonda i dati raccolti dai cardiofrequenzimetri installati sui wearable ordinari, ha rilasciato un nuovo studio secondo cui gli smartwatch commerciali possono rilevare i primi segni di diabete nell'utente. I ricercatori hanno collaborato con l'Università di San Francisco utilizzando la rete neurale alla base dell'app DeepHeart per determinare che i dati raccolti sono sufficienti per distinguere differenze fra persone con diabete e persone senza diabete con un'accuratezza dell'85%.
Cardiogram ha utilizzato più di 200 milioni di misure spalmate su 14 mila partecipanti con dispositivi Apple Watch o basati su Android Wear, aggregando infine i dati raccolti come battito cardiaco, conteggio dei passi e altro. Il prediabete è una condizione che spesso passa inosservata perché i metodi di rilevamento richiedono l'analisi dei valori della glicemia, che a sua volta richiede hardware apposito. Sfruttando l'IA alla base di app come quella di Cardiogram, tuttavia, si possono rilevare i primi sintomi senza l'uso di strumenti appositi e senza averne il dubbio.
In questo modo l'app può informare l'utente a tempo debito, il quale può stabilire con il medico curante un modo per affrontare il problema con largo anticipo rispetto ad oggi. Lo studio di Cardiogram, secondo il team, è il primo a coinvolgere un grosso bacino d'utenza e a dimostrare come un cardiofrequenzimetro ordinario possa rilevare i primi segni del diabete. Il pancreas è infatti connesso al cuore attraverso il sistema nervoso, e chi soffre di prediabete mostra una certa variabilità che i sensori degli indossabili moderni possono distinguere con precisione.
Come però specificano anche i ricercatori alla base dello studio, le tecnologie di oggi non riescono ad offrire la certezza sulla presenza dei primi sintomi. Cardiogram ha promesso di approfondire la questione e integrare nella sua app nuove funzionalità per la notifica e il rilevamento potenziale di diversi tipi di malattie in base all'analisi del battito cardiaco e l'uso di algoritmi di machine learning. Ricordiamo che anche Apple ha di recente lanciato uno studio con l'Università di Stanford per l'analisi approfondita del battito cardiaco a cui si può partecipare qui.
Chi invece volesse partecipare agli studi di Cardiogram può semplicemente installare l'app e registrarsi al programma mRhythm.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoper fare diagnosi però non è sufficiente...
Diciamo subito che le irregolarità del battito dovrebbero preoccupare a prescindere, e il diabete non è certamente la prima causa di questi problemi.
Monitorare i dati e le abitudini dell'individuo, serve sicuramente a tenere sotto controllo la salute, ma l'iniziativa promossa da apple, o da altri, ha alla base la ricerca dello sfruttamento commerciale delle abitudini dell'individuo, e poco mi consola sapere che i dati sono anonimi e non condivisi, Loro intanto ce li hanno, come mangio, come dormo, dove vado, cosa faccio e adesso anceh la frequenza cardiaca e la qualtà del sonno... ognuno è libero di monitorarsi e farsi monitorare quello che vuole, ma almeno non passatelo come iniziativa benefica e finalizzata alla prevenzione di malattie come il diabete, che si dovrebbe fare con ben altri mezzi.
chissà quanti kit completi per misurare la glicemia escono con il prezzo di un apple watch
L'affidabilità è un altra cosa e la specificità un altra ancora. Anzi bisogna stare attenti alla specificità perchè altrimenti lo strumento non vale nulla.
L'affidabilità è un altra cosa e la specificità un altra ancora. Anzi bisogna stare attenti alla specificità perchè altrimenti lo strumento non vale nulla.
Quotone con piroletta. Già una sensibilità dell'85% non fa preseagire una buona specificità (che deve essere nell'intorno del 99% come minimo), ma senza specificità ogni test non ha semplicemente valore.
Anzi si richiano milioni di malati immaginari.
Si parla del nulla.
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