YouTube vuole costringere a guardare le pubblicità ovunque. Sparisce il tasto ''skip''

YouTube sta testando una nuova strategia pubblicitaria su smartphone, nascondendo il pulsante "Salta" fino all'ultimo momento. Questa mossa mira ad aumentare l'esposizione degli utenti agli annunci, sollevando questioni sul bilanciamento tra monetizzazione e esperienza utente.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 09 Ottobre 2024, alle 09:27 nel canale TelefoniaYouTube
In un'epoca in cui la pubblicità digitale gioca un ruolo sempre più cruciale nell'economia dei contenuti online, YouTube sta facendo passi significativi per massimizzare l'esposizione degli utenti agli annunci pubblicitari. Dopo aver recentemente introdotto nuove forme di pubblicità sulle smart TV, il colosso dello streaming video di proprietà di Google sta ora sperimentando una tattica che potrebbe cambiare radicalmente l'esperienza di visione su smartphone.
Un cambio di rotta nella user experience mobile
Secondo le ultime indiscrezioni, YouTube sta testando una modifica sostanziale nell'interfaccia della sua app per dispositivi mobili. La novità più rilevante riguarda il famigerato pulsante "Salta", quel salvagente digitale che permette agli spettatori di abbreviare la loro esposizione agli spot pubblicitari. La piattaforma sembra intenzionata a rendere questo pulsante meno accessibile, nascondendolo fino all'ultimo momento della riproduzione dell'annuncio.
Questa mossa segue una logica simile a quanto già osservato nella versione desktop del sito, dove YouTube ha iniziato a sperimentare strategie per aumentare la visibilità delle inserzioni. La differenza cruciale sta nel fatto che gli smartphone rappresentano una fetta sempre più ampia del consumo di contenuti video, rendendo potenzialmente più impattante questa modifica.
Le implicazioni per gli utenti
Il cambiamento, se implementato su larga scala, potrebbe avere diverse conseguenze per l'utenza di YouTube:
- Aumento del tempo di esposizione agli annunci: senza la possibilità di saltare rapidamente le pubblicità, gli utenti potrebbero trovarsi costretti a visualizzare una porzione maggiore degli spot prima di accedere ai contenuti desiderati.
- Potenziale frustrazione dell'utente: la ridotta flessibilità nella gestione delle interruzioni pubblicitarie potrebbe portare a un'esperienza meno fluida e potenzialmente più irritante per alcuni spettatori.
- Maggiore efficacia per gli inserzionisti: d'altra parte, questa strategia potrebbe tradursi in un incremento dell'efficacia delle campagne pubblicitarie, offrendo agli inserzionisti una maggiore garanzia di visibilità.
Il delicato equilibrio tra monetizzazione e user satisfaction
YouTube si trova di fronte a una sfida non indifferente: bilanciare la necessità di monetizzazione con la soddisfazione degli utenti. La pubblicità rappresenta il motore economico che permette alla piattaforma di offrire contenuti gratuiti, ma un'eccessiva pressione pubblicitaria rischia di alienare parte dell'audience. È importante notare che questa novità si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro l'utilizzo di adblocker e software simili. YouTube ha intensificato gli sforzi per contrastare queste pratiche, cercando di garantire che gli annunci raggiungano effettivamente il pubblico target.
Per coloro che trovano le interruzioni pubblicitarie particolarmente fastidiose, YouTube continua a proporre la sua soluzione premium. YouTube Premium, nonostante i recenti aumenti di prezzo, offre un'esperienza priva di pubblicità, insieme ad altri vantaggi come la riproduzione in background e l'accesso a contenuti esclusivi. Tuttavia, la sottoscrizione a un servizio a pagamento potrebbe non essere un'opzione praticabile o desiderabile per tutti gli utenti, specialmente in un panorama dove la moltiplicazione dei servizi in abbonamento sta già mettendo alla prova i budget dei consumatori.
Mentre il test è ancora in corso e limitato a un gruppo ristretto di utenti, resta da vedere se e quando YouTube deciderà di implementare questa modifica su scala globale. La reazione della community sarà certamente un fattore chiave nella decisione finale.
36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoC'è qualcosa di simile per Apple TV?
Io pago il premium solo per mio figlio, che consuma YT esclusivamente su Apple TV, in quanto troppo piccolo per possedere un cellulare.
Io pago il premium solo per mio figlio, che consuma YT esclusivamente su Apple TV, in quanto troppo piccolo per possedere un cellulare.
Non vorrei sbagliarmi ma leggo nell'Apple Store che la compatibilità è solo per iPhone e iPad...però puoi sempre divertirti e provare con i DNS...
Io pago il premium solo per mio figlio, che consuma YT esclusivamente su Apple TV, in quanto troppo piccolo per possedere un cellulare.
firefox + ublock, vedi se si trova anche sul app store di apple
Ma sarà per una volta sola...
I video che mi piacciono su YouTube li scarico sistematicamente per abitudine. Mi obbligheranno anche a vedere la pubblicità... ma sarà per una volta sola...Ormai la mia videoteca ha dimensioni (in Gbyte) colossali :-)
Che si fottano!
Ormai la mia videoteca ha dimensioni (in Gbyte) colossali :-)
Che si fottano!
Anche in PVT...
e non accennano a diminuire, anzi, il costo del premium
e non accennano a diminuire, anzi, il costo del premium
Il prossimo passo quale sarà ? Di trasformare Youtube in stile Netflix o Amazon Prime Video, quindi accesso solo con abbonamento ?
Padronissimi...si campa lo stesso...il tempo poi ci dirà se tale scelta in termini di introiti e guadagni sarà vincente o meno...
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[*] Aumento del tempo di esposizione agli annunci: senza la possibilità di saltare rapidamente le pubblicità, gli utenti potrebbero trovarsi costretti a visualizzare una porzione maggiore degli spot prima di accedere ai contenuti desiderati.
[*] Potenziale frustrazione dell'utente: la ridotta flessibilità nella gestione delle interruzioni pubblicitarie potrebbe portare a un'esperienza meno fluida e potenzialmente più irritante per alcuni spettatori.
[*] Maggiore efficacia per gli inserzionisti: d'altra parte, questa strategia potrebbe tradursi in un incremento dell'efficacia delle campagne pubblicitarie, offrendo agli inserzionisti una maggiore garanzia di visibilità.
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