Xiaomi, la fotocamera si aggancia allo smartphone: è questo il futuro della fotografia mobile?

Xiaomi sorprende al MWC 2025 con un concept di sistema ottico modulare per smartphone. Il dispositivo combina uno Xiaomi 15 modificato con un obiettivo esterno magnetico, offrendo un sensore Light Fusion X Micro Quattro Terzi da 100 MP e un'apertura variabile f/1.4-f/11, soluzioni decisamente improbabili per un telefono. La connessione LaserLink garantisce un trasferimento dati ultraveloce di 10 Gbps.
di Nino Grasso pubblicata il 05 Marzo 2025, alle 12:21 nel canale TelefoniaXiaomi
In occasione del Mobile World Congress 2025, Xiaomi ha mostrato un concept di cameraphone che potrebbe rivoluzionare la fotografia mobile per i professionisti e gli utenti più esigenti, combinando la potenza di elaborazione degli smartphone con l'ottica di alta qualità delle fotocamere tradizionali.
Il nuovo concept di sistema ottico di Xiaomi è stata una vera sorpresa durante l'evento di Barcellona, dove l'azienda ha anche annunciato i nuovi prodotti della serie Xiaomi 15, e molto altro. Proprio fra i nuovi flagship dell'azienda c'è Xiaomi 15 Ultra, smartphone che è già diventato il punto di riferimento per quanto riguarda la cosiddetta mobile photography. Tuttavia, i moduli delle fotocamere per smartphone devono scontrarsi con stringenti limiti di spazio, e i produttori devono andare incontro a diversi compromessi fisici e inevitabili. Questo è successo anche con l'ultimo top di gamma Xiaomi, ma il concept mostrato intende aggirare del tutto questi ostacoli, offrendo una fotocamera vera e propria che si può agganciare sulla parte posteriore di uno smartphone.
Il nuovo concept Xiaomi rappresenta un approccio tutto nuovo alla fotografia mobile
Il concept di sistema ottico modulare per smartphone mostrato da Xiaomi rappresenta un approccio completamente nuovo alla fotografia mobile, unendo la versatilità degli smartphone alla qualità ottica delle fotocamere professionali. Il sistema si compone di uno Xiaomi 15 modificato e di un obiettivo esterno che si collega magneticamente al retro del dispositivo. A differenza dei tentativi precedenti di altri produttori, come Sony con i suoi obiettivi esterni per la serie Xperia, l'approccio di Xiaomi si distingue per l'integrazione completa con l'hardware dello smartphone.
Il cuore del sistema è rappresentato da un sensore Light Fusion X Micro Quattro Terzi da 100 MP, che supera in dimensioni i sensori da 1 pollice utilizzati in alcuni degli smartphone top di gamma attuali, incluso lo Xiaomi 15 Ultra. L'obiettivo offre una lunghezza focale fissa di 35 mm con un'apertura variabile da f/1.4 a f/11. La connessione tra lo smartphone e l'obiettivo avviene tramite il sistema proprietario LaserLink di Xiaomi, che permette un trasferimento dati fino a 10 Gbps, consentendo all'ISP (Image Signal Processor) dello smartphone di elaborare le immagini in tempo reale.
L'attacco magnetico utilizza magneti Qi2 per garantire una connessione sicura tra l'obiettivo e lo smartphone che, durante la nostra breve prova, si è rivelata estremamente fluida e sicura. Nonostante si tratti di un prototipo, l'usabilità del sistema è anch'essa ottimale: durante l'uso non si riscontrano ritardi evidenti nel passaggio tra le diverse modalità di scatto, e l'interfaccia utente si adatta perfettamente alla presenza dell'obiettivo esterno. Un'icona sul mirino della fotocamera conferma la corretta connessione dell'obiettivo, eliminando ogni dubbio sull'operatività del sistema.
Il modulo ottico pesa solamente 100 grammi, ma chiaramente aggiunge una certa consistenza al dispositivo e potrebbe risultare scomodo per alcuni utenti. Il modulo esterno si attiva solo quando in uso, spegnendosi automaticamente quando si passa ad altre modalità di scatto, e viene alimentato direttamente dallo smartphone attraverso la connessione magnetica. L'azienda ha inoltre sottolineato che l'intero modulo, compreso l'obiettivo, è stato sviluppato internamente, senza il coinvolgimento di terze parti, fattore che ha concesso all'azeinda di mantenere i costi di sviluppo sotto controllo, pur non escludendo future collaborazioni, come quella già in essere con Leica, per eventuali versioni commerciali del prodotto.
Al momento, Xiaomi non ha rilasciato informazioni su una possibile commercializzazione del sistema ottico modulare. Tuttavia, la presenza di un prototipo funzionante e la possibilità di provarlo dal vivo allo stand dell'azienda a Barcellona suggeriscono che il progetto sia in una fase avanzata di sviluppo e potrebbe di fatto raggiungere il mercato per solleticare l'interesse di professionisti della mobile photography e dei content creator.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon so se poi la tecnologia proprietaria LaserLink renderà il tutto più immediato.
inoltre, confrontando le dimensioni proposte da sony, questo sembra tascabile.
non posso escludere potrà avere appeal tra chi vuole fare foto con una qualità superiore su smartphone
NO
Io sono fissato con il guscio per il telefono che mi ha salvato spesso dalle cadute, o ne fanno con una grande apertura sul retro o devo toglierlo per attaccarci il modulo fotografico.
E' la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto il titolo dell'articolo
This, è questa la chiave di tutto: essere sempre a portata di mano.
Una soluzione del genere la vedrei ottima su un fascia media, dato che il sensore è nell'ottica.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".