Xiaomi 12T Pro 5G: un sensore MEGA da 200 Megapixel. Ma il prezzo è alto. La recensione

Xiaomi presenta a Monaco di Baviera il suo primo smartphone con un sensore da 200 Megapixel. Segue Motorola in questo e propone uno smartphone con del potenziale visto il processore Snapdragon 8+ Gen 1 ma anche una batteria da 5.000 mAh. Peccato che qualitativamente forse si poteva fare di più visto il prezzo. Ecco la recensione
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 13 Ottobre 2022, alle 11:01 nel canale TelefoniaXiaomismartphone 5g
Xiaomi la conosciamo come l’azienda che sin dall’inizio ha evidenziato in modo chiaro la strategia aziendale di offrire agli utenti smartphone sulla carta potenti e ricchi di funzionalità ma a metà del loro prezzo. Una strategia che ha sempre premiato l’azienda cinese che ha raggiunto velocemente i piani alti della categoria potendosi confrontare direttamente con brand più blasonati. Gli smartphone arrivavano al sodo. Avevano un compromesso importante ossia quello di dare molto con poco prezzo. Un segnale importante per gli utenti che chiaramente non si sono fatti sfuggire l’occasione di acquistare device Xiaomi a prezzi davvero concorrenziali con un risultato comunque apprezzabile anche a lungo andare.
Questa strategia però sembra ormai un po’ un ricordo almeno per quanto concerne i veri top di gamma o gli smartphone affini. L’esempio è il nuovo Xiaomi 12T Pro che altro non è se non l’evoluzione dello Xiaomi 12 Pro presentato qualche tempo fa ma che forse proprio con esso non ha troppo a che fare o almeno Xiaomi avrebbe potuto fare di più soprattutto perché venduto ad un prezzo a partire da ben 849€.
Xiaomi 12T Pro è il primo vero tentativo dell’azienda di alzare l’asticella del comparto fotografico e di spingere sui numeri. Sì, perché questo smartphone, presentato a Monaco di Baviera qualche giorno fa, è il primo device dell’azienda a proporre un sensore principale da ben 200 Megapixel. Sì, sostanzialmente è lo stesso che Motorola ha posto sul suo Edge 30 Ultra ed è dunque il sensore prodotto da Samsung e che potremmo vedere sul prossimo Galaxy S23 Ultra. Un tentativo, come detto, perché alla fine dei conti il sensore lavora bene negli scatti in Ultra HD a 200 Megapixel ma la qualità dello smartphone in generale sembra un po’ poco premium rispetto a quanto ci siamo abituati da Xiaomi con gli ultimi suoi top di gamma soprattutto visto il prezzo di questo device che parte da 849€ per arrivare agli 899€ nella versione top con 12GB di RAM.
Guardando le specifiche tecniche si potrebbe rimanere abbagliati comunque da uno smartphone potente, di qualità e soprattutto con le carte in regola per combattere non solo con la fascia di prezzo a cui viene posizionato ma anche con altri device più importanti. Non è però del tutto vero. Di fatto la scheda tecnica parla di uno Xiaomi 12T Pro che punta soprattutto sulla fotocamera. Qui troviamo un sensore principale come detto da 200MP che in qualche modo fa le veci a quanto visto con Motorola Edge 30 Ultra. Un sensore da record almeno sui numeri che dovrebbe essere in grado di scattare foto dai dettagli incredibili. Vedremo se sarà davvero così. A questo si associa un secondo sensore Ultra Grandangolare da 8MP che abbiamo visto e rivisto ma che ad oggi forse è decisamente datato e potrebbe essere facilmente sostituito con altri sensori di ultima generazione decisamente più prestanti. Quindi niente sensore teleobiettivo ma un sensore da 2 Megapixel per le macro e la profondità che forse va un pochino in contrasto con l’enorme sensore da 200 Megapixel principale.
Sulle prestazioni non si bada al sottile. Xiaomi 12T Pro possiede il nuovo e potente chip Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 che viene proposto in una duplice versione con 8GB di RAM o anche con 12GB di RAM ed uno storage interno pari a 256GB. Interessante il sistema di raffreddamento avanzato costituito da una camera di vapore addirittura più grande del 65% rispetto a prima e caratterizzata da una lastra in grafene a sei strati che dissipa il calore generato durante l’uso prolungato per garantire le massime prestazioni.
Il design ricalca un po’ quello che Xiaomi ha fatto con il 12 Pro e ci sono anche qui linee fortemente arrotondate con un profilo a doppia curvatura sul posteriore che però non si esalta come i device più premium dell’azienda nel posizionare il display da 6.67 pollici AMOLED con foro per la fotocamera anteriore. Sì, perché in questo caso il pannello non è curvo e viene incassato nel telaio su di una struttura in policarbonato che crea un fastidioso scalino capace di rendere molto meno premium lo smartphone che appunto non possiede un corpo in alluminio ma in policarbonato. Display che comunque spinge fino ad un refresh rate da 120Hz e possiede il supporto all’HDR+. Batteria invece assolutamente promossa, come vedremo, visto che il suo amperaggio è da 5.000 mAh e si propone soprattutto con una ricarica estremamente rapida da ben 120W e il supporto anche alla rete veloce 5G per la connessione.
Ecco dunque la recensione del nuovo Xiaomi 12T Pro 5G e soprattutto delle sue caratteristiche che ci sono piaciute come quelle che invece non ci hanno convinto.
DESIGN: si poteva fare molto di più
Lo Xiaomi 12T Pro 5G si propone agli utenti come uno smartphone in piena linea estetica con quanto l’azienda ha finora realizzato con i device più premium. Ecco che il design qui si rifinisce con un vetro al posteriore curvo ai due lati e arrotondato sugli spigoli. Effettivamente è bello da vedere al posteriore come è ottima la sua ergonomia in mano seppur le dimensioni non siano proprio esigue visto che parliamo di un device da 163.1 x 75.9 millimetri per uno spessore di 8.6 mm.
Xiaomi 12T Pro 5G purtroppo possiede un telaio in policarbonato ed è questa forse una delle sue pecche più importanti perché al tatto effettivamente si sente che non siamo di fronte ad un device più premium e soprattutto non ci è piaciuto l’assemblaggio del display su questo telaio in policarbonato. Sì, perché anche se la struttura è praticamente a sandwich il display non è incassato rispetto alla cornice e si viene a creare un piccolo scalino che ricorda forse gli smartphone Xiaomi di qualche tempo fa, soprattutto quelli più economici.
Lo Xiaomi 12T Pro comunque si maneggia molto bene grazie alla doppia curvatura al posteriore ma anche ai pesi ben equilibrati dei componenti interni. Appena sopra lo schermo AMOLED c'è una griglia dell'auricolare molto sottile che effettivamente non crea problemi e rende molto bello lo stile anteriore dello smartphone che non ne risente di appesantimenti anzi crea continuità al prospetto anteriore. Oltretutto, novità assoluta per Xiaomi, qui troviamo dopo due anni dalla sua scomparsa, il sensore di prossimità fisico che finalmente lavora a dovere e non crea più problematiche come invece era avvenuto in passato. Sensore di impronte digitali che funziona ancora una volta bene ed è relativamente veloce nello sblocco del device senza problemi di sorta nel riconoscimento.
Il retro del 12T Pro 5G come detto somiglia molto ai fratelli della serie anche se possiede un importante scalino sul comparto fotografico. Di fatto ospita il potente sensore da 200 Megapixel ed è inevitabile in questo caso non avere uno spessore maggiorato a causa proprio della grandezza dello stesso. Appena sotto il sensore principale ci sono poi gli altri due sensori e il flash LED. Tutti i tasti si trovano sul lato destro del frame, mentre il vassoio della doppia SIM è posto nella parte inferiore dello smartphone dove trova posto anche la porta USB-C, il microfono e l’altoparlante che attenzione non risulta unico ma fa parte del sistema a doppio speaker (l’altro è posizionato nella parte superiore) che di certo caratterizza fortemente in positivo lo smartphone.
DISPLAY: il giusto a 120Hz
Lo Xiaomi 12T Pro 5G ha uno schermo AMOLED da 6,67" flat ossia senza curvature e con angoli arrotondati e un piccolo foro nella parte superiore centrale dove l’azienda decide di inserire la fotocamera da selfie. La sua risoluzione è particolare ossia 2712 x 1220 pixel con un form factor 20:9. Il pannello supporta l’HDR 10+ ma anche il Dolby Vision. Il refresh rate a 120Hz permette di avere una fluidità importante senza però consumare eccessivamente la batteria. Lo schermo ha una luminosità buona ma non eccelsa per un pannello OLED da 1000 nit e forse si poteva osare un pochino di più in questo soprattutto rispetto ad altri competitor e anche ad altri device della famiglia Xiaomi.
Xiaomi offre quattro diverse impostazioni di combinazione di colori, ognuna delle quali rappresenta uno spazio colore specifico.
- Vivido: regola i colori in base al contenuto visualizzato
- Intenso: migliora sempre i colori
- Colore originale: ripristina il colore standard del contenuto dello schermo con la calibrazione del colore
- Impostazioni avanzate: permette di avere accesso ad impostazioni appunto avanzate sulla gamma dei colori. In questo caso avremo originale, P3 e anche sRGB con la possibilità di modificare anche la tonalità, la saturazione, il valore e anche il contrasto o la gamma.
A livello pratico quello che possiamo dire del pannello di questo 12T Pro è di avere tra le mani una buona unità sia per classica navigazione web che per la visione di contenuti multimediali importanti. È buono con la visione alla luce diretta del sole dove però da Xiaomi si si aspettava di più come valori di luminosità. Il refresh rate a 120 Hz garantisce ottime performance soprattutto nello scrolling delle pagine web ma non solo. Provarlo permette di capire che il futuro è questo e tornare indietro non è mai semplice.
E come detto finalmente torna il sensore di prossimità fisico abbandonando il problematico sensore di prossimità virtuale. Non sappiamo se questa sarà una scelta unica o anche in futuro vedremo di nuovo sensori fisici ma di fatto su questo Xiaomi 12T Pro funziona benissimo senza il minimo problema, finalmente.
HARDWARE: il top del momento
Xiaomi 12T Pro 5G utilizza il potentissimo Snapdragon 8+ Gen 1 ossia l’ultimo nato in casa Qualcomm che garantisce non solo prestazioni incredibili ma anche il supporto al 5G. Lo Snapdragon 8+ Gen 1 offre tangibili incrementi prestazionali per le componenti CPU e GPU. C’è il Cortex X2 che funge da core primario e funzionante a 3,2 GHz, al suo fianco trova posto un cluster formato da 3 core Cortex A710 a 2,75 GHz. Se questi ultimi sono dedicati alle pure prestazioni, i processi meno dispendiosi avvengono tramite i quattro core Cortex A510, funzionanti a 2,0 GHz. Tutto questo si traduce in un miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza energetica sempre prendendo come paragone il modello a cui subentra. A livello grafico upgrade con la scheda Adreno 730. In questo caso esiste una doppia versione con 8GB di RAM o 12GB di RAM e 256GB di storage interno per l’archiviazione dei documenti e contenuti multimediali. In questo caso se pensate ad un utilizzo più duraturo dello smartphone di certo vi consigliamo la versione con 12GB di RAM visti anche solo i 50€ di differenza di prezzo.
XIAOMI 12T Pro | |
OS (al lancio) | Android 12 con MIUI 13 |
Processore | Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 |
RAM | 8/12 GB |
Display | Super AMOLED 6.67" (20:9) |
Risoluzione | 2712x1220 px |
Storage (al lancio) | 256 GB |
Fotocamera Posteriore | Tripla Camera: |
Fotocamera Anteriore | 20MP (f/2.2) |
Extra |
5G |
Porte | USB Type-C |
Batteria | 5.000 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless |
Dimensioni | 163.1 x 75.9 x 8.6 mm |
Peso | 204 gr |
Come si comporta lo smartphone? Un terminale veloce che garantisce una buona espressione potenziale. La gestione di qualsiasi gioco o app presente sullo store ad oggi è davvero ottimale con velocità e fluidità da un device di questa fascia di prezzo. Pochissimi i lag o rallentamenti di sorta e soprattutto non abbiamo notato nemmeno del throttling anche dopo lunghe sessioni di benchmark. Oltretutto lo smartphone riesce a mantenersi poco caldo anche quando i carichi dei lavori raggiungono valori importanti.
Da tenere presente anche da un punto di vista delle connessioni visto che parliamo di uno smartphone con supporto alla rete 5G per la connessione veloce. Anche qui nessun problema con la rete che prende bene la connessione anche in situazioni più disagevoli.
Impressionante lato audio. Lo Xiaomi 12T Pro 5G possiede infatti una coppia di speaker stereo che raggiungono un livello sonoro davvero elevato. Gli smartphone di ultima generazione dovrebbero prendere esempio da Xiaomi in questo perché avere un comparto audio così rende piacevole ogni tipo di contenuto multimediale.
XIAOMI 12T Pro 5G | ||
Browser | Sunspider | 434,4 ms |
JetStream 2.0 | 58.321 punti | |
CPU | GeekBench 5 | COMPUTE 6.374 |
CPU Single-core: 1.246 CPU Multi-core: 3.899 |
||
GPU | GFXBench 5 | Aztec Ruins: On 80 Fps / Off 112 Fps Car Chase: On 68 Fps / Off 99 Fps Manhattan 3.1: On 114 Fps/ Off 170 Fps |
Machine Learning | GeekBench ML | 289 punti |
Storage | Androbench | Lettura seq.: 1860,29 MB/s |
Generico | 3D Mark | 2.672 punti |
Generico | AnTuTu | 1.024.877 punti |
INTERFACCIA GRAFICA: MIUI sempre la stessa
Xiaomi 12T Pro 5G arriva con la nuova MIUI 13 ossia l’interfaccia grafica personalizzata da Xiaomi e basata su Android 12. Il nuovo launcher introduce un'interfaccia sempre più pulita, uno schermo sempre attivo migliorato, modalità Dark estesa, suoni di notifica intelligenti e un miglior editor di documenti.
È un’interfaccia molto elaborata con tantissime feature e anche tantissimi menù che forse dovrebbero essere semplificati per rendere il tutto più semplice ed intuitivo. Sì, perché ammettiamo che per chi conosce già Xiaomi, la MIUI sarà completa e anche piena di utility capaci di migliorare la vita quotidiana ma è palese che se si usa per la prima volta uno smartphone Xiaomi la difficoltà nel trovare ogni impostazione, rispetto ad altri device della concorrenza, sarà decisamente elevata.
Il comparto audio, quello delle notifiche ma anche semplicemente il pannello di controllo dei toggle rapidi è fortemente rivoluzionato rispetto ad altri device e questo potrebbe in qualche modo spiazzare l’utente finale. Nelle impostazioni c’è l'always on display come anche i temi e l'animazione della notifica. Le funzioni gestuali sono davvero molteplici: dallo screenshot parziale con tre dita, l'attivazione della fotocamera, della torcia, l'assistente Google.
È possibile usare la MIUI con app Drawer oppure avere tutte le tue app saranno disposte nelle varie pagine della schermata principale, chiaramente raggruppandole anche all’interno delle cartelle. L’interfaccia possiede un aspetto raffinato con meno pesantezza alla vista e non solo. Si possono notare gli sforzi di Xiaomi verso un design minimalista anche e soprattutto nelle varie sezioni del menu delle impostazioni. Il selettore del multitasking non è stato modificato e mostra tutte le tue app recenti in due colonne. Toccando e tenendo premuta una scheda si avrà il collegamento a schermo diviso, mentre scorrendo verso sinistra o destra si avrà la chiusura della stessa.
FOTOCAMERA: 200 MPx possono bastare?
Passiamo al comparto fotografico che è effettivamente una delle prerogative di questo nuovo smartphone. Xiaomi 12T Pro è dotato di un sistema a tripla fotocamera sul retro, ed è una scheda tecnica che impressiona ma anche un po’ delude allo stesso tempo. Il sensore principale è costituito da una fotocamera da 200 MP, un grande numero che fa grandi promesse e sarà un ottimo sensore come vedremo. Il resto invece delude un po’ visto che troviamo un poco significante ultrawide da 8 MP non solo datato ma anche poco incisivo nei risultati al quale si affianca un'unità macro da 2 MP ancora meno entusiasmante.
La fotocamera principale utilizza il sensore Samsung HP1, un design Tetra2pixel che ha lo scopo di raggruppare i suoi minuscoli pixel da 0,64 µm da 16 a 1, per avere pixel combinati di 2,56 µm. È anche uno dei sensori più grandi in assoluto nel settore, con un formato ottico di 1/1,22". Un importante aggiornamento rispetto all'unità da 108 MP (1/1,52", 0,7 µm) del modello dell'anno scorso. Un altro sviluppo positivo è che l'obiettivo qui è stabilizzato, cosa che non era disponibile sull'11T Pro. Questa fotocamera ha un campo visivo di 85 gradi secondo le specifiche Xiaomi, che si traduce in una lunghezza focale equivalente di 23-24 mm (i dati EXIF dichiarano 23 mm).
Abbiamo già visto questo sensore una volta sul Motorola Edge 30 Ultra, ma queste due fotocamere non sono esattamente identiche. L'obiettivo della fotocamera del Motorola aveva una lunghezza focale di 6,88 mm (secondo EXIF) rispetto a 7,01 mm dello Xiaomi. L'apertura sullo Xiaomi è da f/1.7, in contrasto con l'f/1.9 sul Motorola. Tutto ciò indica che l'HP1 può essere confezionato in modo diverso in base alle esigenze del brand.
L'ultrawide si basa sul sensore Samsung S5K4H7 ISOCELL Slim da 1/4" da 8 MP con un pixel pitch di 1,12 µm. L'obiettivo ha una messa a fuoco fissa, un'apertura f/2.2 e un campo visivo che dovrebbe essere di 120 gradi. La fotocamera macro si basa su un sensore GalaxyCore GC02 da 2 MP con un obiettivo f/2.4. La messa a fuoco è fissata a circa 4 cm di distanza. Per i selfie, abbiamo il sensore Sony IMX596 da 20 MP, che dovrebbe avere un design Quad Bayer. Xiaomi afferma che ha un formato ottico da 1/3,47" e una dimensione dei pixel di 0,8µm. L'obiettivo a fuoco fisso ha un'apertura f/2,2. Per quel che vale, è lo stesso selfiecam configurazione vista sul Mix Fold 2.
L'app della fotocamera è un'implementazione piuttosto semplice. Scorrendo da una parte all'altra è possibile cambiare modalità. Per ottenere il cambio di inquadratura è necessario tappare sul cerchio nella ripresa e poter scorrere tra le quattro fotocamere nelle posizioni dell’ 1x principale, tele 2x e ultra-wide 0,6x. C'è una modalità Pro in cui è possibile modificare i parametri di scatto. In questo caso è possibile scegliere uno dei 4 preset di bilanciamento del bianco o regolare la temperatura della luce con un cursore, c'è un cursore di messa a fuoco manuale e velocità dell'otturatore (da 1/4000 a 30 sec/0,8 sec per principale/ultrawide) e controllo ISO (da 50 a 6400/ 1600 per principale/ultrawide). È disponibile un minuscolo istogramma dal vivo. Per usare la risoluzione massima di 200 Megapixel è necessario entrare nella modalità Ultra HD e qui tappare sul pulsante dei 200MP perché in caso non lo si facesse lo scatto avverrà sì in ultra HD ma a 50 Megapixel.
Ma come scatta questo potente sensore da 108 MP?
Le foto diurne della fotocamera principale del 12T Pro hanno un aspetto Xiaomi piuttosto caratteristico, il che significa che sono molto espressive. Puoi contare su una riproduzione dei colori vibrante, con la saturazione un po’ troppo alta. Anche sul contrasto siamo su livelli piuttosto elevati come anche un'ampia gamma dinamica. La quantità di dettagli acquisiti nella risoluzione predefinita di 12,5 MP è molto buona ed è resa con una quantità misurata di nitidezza, quindi sembra abbastanza naturale. Il rumore è minimo o inesistente. L'interruttore AI garantirà un ulteriore aumento del contrasto e della saturazione del colore. È particolarmente efficace nelle scene con cielo azzurro e vegetazione, che tendono a diventare ancora più colorate.
C’è la possibilità, come detto, di avere anche un'opzione di risoluzione in più come quella intermedia da 50 MP che forse risulta anche la più interessante. C’è effettivamente un reale aumento dei dettagli rispetto alle foto standard da 12,5 MP, anche se a scapito di un po' di rumore extra e di un piccolo, quasi impercettibile, calo della gamma dinamica: un compromesso molto sensato. Le dimensioni dei file non sono trascurabili a 13-30 MB, ma la definizione migliorata lo compensa. Questo non si può davvero dire della modalità a 200 MP, in cui le dimensioni dei file sono piuttosto significative (45-85 MB) e comportano poco aumento dei dettagli rispetto agli scatti a 50 Megapixel. Insomma il consiglio è quello di scattare a 50 Megapixel se si vuole effettivamente portare a casa un significativo risultato in termini di dettagli.
Le modeste specifiche della fotocamera ultrawide stabiliscono aspettative piuttosto basse ed è forse un vantaggio per il risultato finale. La risoluzione di 8 MP fornisce solo una quantità adeguata di dettagli, mentre la leggera morbidezza che si insinua ai bordi estremi non è certamente il massimo che si possa avere. Oltretutto non c’è grande luminosità negli scatti con colori forse troppo caldi e saturi rispetto alla fotocamera principale. Insomma non una prestazione eccezionale ma in qualche modo si può portare a casa il risultato anche se stiamo parlando sempre di un telefono da 849€ e dunque con aspettative decisamente più alte.
Come con gli altri Xiaomi, anche il 12T Pro possiede una modalità Auto Night nelle impostazioni della fotocamera, che viene pre-attivata negli scatti con meno luminosità. Di conseguenza, le foto in condizioni di scarsa illuminazione hanno l'elaborazione della modalità notturna applicata per impostazione predefinita quando il telefono lo ritiene appropriato (ossia praticamente sempre). I risultati in questo caso sono identici a quelli che si otterrebbe con l’impostazione della modalità notturna vera e propria. Con questo preambolo diciamo solo che le foto in condizioni di scarsa illuminazione dalla fotocamera principale del 12T Pro sono buone ma migliorabili. La modalità Notte è piuttosto conservativa, quindi otteniamo esposizioni dall'aspetto naturale senza un drammatico schiarimento delle ombre. Tuttavia, le aree più scure sono ben sviluppate, mentre le alte luci non vengono eliminate: la gamma dinamica è davvero buona. Anche il dettaglio è buono, anche se con una nitidezza un po’ esagerata a volte.
Xiaomi 12T Pro può registrare video fino a 8K di risoluzione a 24fps, un downgrade dalla modalità 8K@30fps che avevamo sull'11T Pro. Le altre risoluzioni disponibili includono 4K fino a 60 fps con la sua fotocamera principale ed è possibile anche fare 4K a 60fps anche con uno zoom 2x, mentre l'ultrawide ha un limite di 1080p a 30fps. La stabilizzazione è disponibile in tutte le risoluzioni e frame rate ed è sempre attiva.
Le riprese 8K sono buone sebbene la qualità per pixel non sia all'altezza dello standard che la pura risoluzione di 7680 x 4320px dovrebbe avere. Offre alcuni vantaggi di dettaglio rispetto al 4K, cosa che raramente accade con gli smartphone 8K. Contrasto e gamma dinamica sono buoni e i colori vivaci delle foto possono essere visti anche nei video acquisiti. La risoluzione 4K molto più sensibile mantiene le proprietà globali dell'8K, offrendo allo stesso tempo dettagli a livello di pixel solidi come ci si aspetterebbe da un 4K, specialmente a 30 fps (50-63 Mbps). La modalità 60fps (stesso bit rate) produce risultati leggermente più morbidi.
AUTONOMIA: è un vero carro armato di autonomia
Xiaomi12T Pro 5G è alimentato da una batteria da 5.000 mAh che garantisce quello che gli utenti si aspetterebbero da un device Xiaomi di questo tipo. È senza dubbio una delle qualità di questo smartphone che ottiene anche la ricarica rapida da 120W grazie all'adattatore che viene fornito con il telefono nella confezione di vendita. Il caricabatterie da 120 W ricarica completamente il device in nemmeno 30 minuti anche se purtroppo manca completamente la ricarica wireless come anche il reverse charging. Peccato per uno smartphone di questo prezzo.
Come detto però lo smartphone ci è piaciuto lato autonomia. La sua resistenza lo ha portato a sera senza alcun battery drain particolare e il display a 120 Hz non appesantisce per nulla il comportamento della batteria che si mantiene comunque in linea con altri device.
CONCLUSIONI
Xiaomi 12T Pro 5G è uno smartphone di livello nelle specifiche con qualche ma sulla pratica. Partendo dalla fotocamera si vede la volontà di stare al passo con le novità tecnologiche come un sensore da 200 Megapixel che Xiaomi ha subito implementato in questo device. È un buon sensore che permette scatti davvero dettagliati con il compromesso del peso. Peccato per gli altri sensori ultra grandangolare e macro che sono un po’ datati e potevano davvero essere d’aiuto al principale se più potenti e più spinti, soprattutto visto il prezzo di vendita.
Sì, perché lo Xiaomi 12T Pro 5G viene venduto a ben 849€ nella versione con 8GB e 256GB di storage oppure a 899€ con 12GB e 256GB di memoria. Sono prezzi decisamente importanti che non vanno di pari passo con la qualità ad esempio del telaio che è in policarbonato e che vede addirittura una conformazione stilistica del display che ricorda i vecchi tempi dei Redmi o degli Xiaomi più economici. L’azienda cinese sa fare molto meglio a livello costruttivo soprattutto perché le versioni T dei suoi device sono sempre state versioni con qualcosa in più o con qualcosa di innovativo e dunque trovare un passo falso sulla costruzione non va bene per niente.
Per il resto è palese che ha le sue carte da giocare con un display buono con refresh rate a 120Hz ma anche una batteria imbattibile che supera la giornata senza alcun problema e che può essere ricaricata velocemente con i 120W dell’alimentatore. E poi ancora la MIUI che supporta una miriade di funzionalità utili all’utente finale anche se, suggerimento che diamo, speriamo che vengano semplificati i menù per gli utenti non abituati a questo tipo di personalizzazione. Insomma Xiaomi 12T Pro è uno smartphone sicuramente da tenere d’occhio non appena il suo prezzo scenderà divenendo più appetibile di ora.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info...p.s. ma si usano ancora per telefonare questi affari ???
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