WindTre truffe ai clienti: parte l'indagine della procura, sequestrati 21 milioni di euro

La compagnia telefonica italiana si presenta nuovamente davanti al giudice. L'accusa è reato per frode informatica. Incriminati i banner a "zero click" che attivano servizi a pagamento in cui i clienti spesso cascano inconsciamente. La procura di Milano sequestra preventivamente 21,2 milioni di euro
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 14 Gennaio 2021, alle 16:58 nel canale TelefoniaWindTreWIND
La celebre compagnia telefonica italiana è stata nuovamente richiamata davanti al giudice dopo l'accusa della procura di Milano, che ha avviato un'indagine. "Concorso in frode informatica" è il reato incriminato alla società di telecomunicazioni, come scrive il Corriere, a cui sono stati sequestrati preventivamente 21 milioni di euro, ovvero "la percentuale incamerata da Wind per i servizi attivati pacificamente con modalità fraudolente fino al novembre 2018 dalle società produttrici di contenuti Brightmobi e Yoom per il tramite della piattaforma tecnologica Pure Bros".
WindTre nella bufera, il reato: frode informatica
Wind era già stata accusata dello scandalo di truffe tecnologiche la scorsa estate, dove ci furono ben 11 indagati tra cui 3 dirigenti dell'azienda. La lezione di luglio però non sembra essere servita alla compagnia che, proprio nelle scorse ore, è ricaduta nella bufera dei business illeciti ai danni dei clienti. Spesso accade di vedere attivati servizi e abbonamenti a pagamento come gossip, oroscopi o musica, senza il consenso del cliente. Questi servizi fraudolenti sono severamente proibiti, e vengono attivati tramite un meccanismo chiamato "machine to machine" che è in grado di aggirare la procedura dei consensi da parte del cliente. Gli abbonamenti "click zero" a pagamento si attivano in automatico anche se il banner ingannevole non viene cliccato. Esatto, è sufficiente visitare la pagina web incriminata che l'abbonamento è già partito sul conto telefonico del cliente. Wind si difende affermando di aver già rimborsato i loro clienti per una cifra pari a 20 milioni di euro con annesso blocco dei servizi a pagamento. La procura conferma la tesi di Wind ma specifica che i rimborsi non hanno rilevanza in quanto risultano effettuati nel 2019, ovvero successivamente al periodo relativo all'inchiesta, datato novembre 2018.
Secondo le stime, le grandi compagnie telefoniche hanno un importante guadagno da questi giri di denaro illecito, cifre che superano il miliardo di euro ogni anno. Se vengono considerati anche i precedenti sequestri a carico delle società produttrici di contenuti Brightmobi e Yoom, WindTre si è vista sequestrare un totale di 38 milioni di euro. É curioso notare come dopo l'intervento della procura di Milano l'attivazione di questi abbonamenti ingannevoli a pagamento sia diminuita da circa 40.000 al giorno a soli 100 al giorno.
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46 Commenti
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Più che altro, finché faranno pagare multe pari a 1/10 di quanto rubato. Inizino a fare il contrario: rubi 10? Paghi 100! Vedrai come smettono.
Ma torniamo indietro io mi ero accorto di questi abbonamenti che si erano attivati e avevo gia chiesto rimborso chiamando il servizio clienti mi era stato detto di aspettare che andavano in pagamento sulla bolletta ma non mi fidavo cosi avevo scritto anche al assisstenza web tramite facebook
Arrivata la bolletta chiamo e mi dicono “e no ormai sono stati fatturati li deve pagare” non vi dico gli insulti che ho lanciato ..... alla fine mi hanno passato un “responsabile” del servizio clienti al quale ho ripetuto tutta la faccenda e gli ho detto anche che avevo scritto tramite facebook .... momento di silenzio .... mi dice che mi richiama ...dopo circa 15 minuti mi richiama e mi dice “avendo la chat di facebook scritta la rimborsiamo “
Quindi in pratica mi sono salvato solo perche era rimasta la chat di facebook dove cera la prova .... quello che dicono a voce vale zero
Quindi in pratica mi sono salvato solo perche era rimasta la chat di facebook dove cera la prova .... quello che dicono a voce vale zero
Mi stupisce che non abbia semplicemente cancellato la chat di Facebook
Ciò fa capire quanto siano davvero richiesti questi servizi fuffa, e non escludo che quei 100 siano click veri ma involontari. Questi servizi servono SOLO per truffare, andrebbero chiusi o messo il barring di default come per i numeri a sovrapprezzo.
Il triste è che saranno 20 anni che ci sono queste truffe sul credito telefonico, ma finché non è capitato personalmente ad un magistrato di mani pulite non se ne è mai occupato nessuno. Le authority dormono, le associazioni di consumatori denunciano i fatti ma le autorità se ne fregano.
Gli altri vedendo l'esempio dei big impuniti si adeguano al peggio (vedi 28gg che si stava estendendo dal cellulare all fisso, poi a sky e altro se non li fermavano).
Io personalmente ho telefonato al numero verde di un'autority per denunciare un fatto ma mi hanno rimbalzato con la scusa che dovevo compilare e firmare form in pdf ecc. quando non era vero, c'è il numero verde apposta.
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