Wiko View3: ottima autonomia ma l'esperienza utente si può migliorare. La recensione

In questa recensione abbiamo provato lo smartphone intermedio nella nuova gamma Wiko View3! Ecco come ci siamo trovati per quanto riguarda autonomia, prestazioni complessive e capacità fotografiche per un prodotto sotto i 200 euro.
di Mattia Speroni pubblicata il 17 Luglio 2019, alle 13:21 nel canale TelefoniaWikoAndroidMediaTek
Abbiamo avuto un primo contatto con Wiko View3 durante il MWC 2019 di Barcellona, dove è stato presentato al pubblico. Recentemente ha fatto il suo debutto sul mercato italiano dove la società ha rivelato i prezzi dei tre modelli della gamma e la disponibilità effettiva. Ma come sarà effettivamente utilizzare Wiko View3?
Durante la nostra prova estesa di due settimane abbiamo potuto saggiare le capacità di questo smartphone Android, che è il modello intermedio tra la versione Lite e quella Pro. Rispetto alla precedente generazione, il salto in avanti fatto dal produttore è evidente sotto diversi aspetti, soprattutto per quanto riguarda il design.
Se nella precedente generazione si poteva osservare un richiamo a iPhone X, in questa la tacca/notch si è fatta più contenuta. Anche gli angoli e il bordo inferiore di Wiko View3 hanno visto alcuni "ritocchi" in meglio rendendo il risultato complessivo abbastanza gradevole, come vedremo in seguito.
Wiko ha scelto di non utilizzare un processore Qualcomm, ma ci si è affidati a una soluzione Mediatek Helio che promette di essere un sostituto di Snapdragon. Al SoC sono abbinati 3 GB di RAM che potrebbero risultare un po' troppo pochi considerando l'insieme. Ma vedremo in seguito come si sarà comportata la piattaforma hardware.
Design: un passo avanti rispetto a prima
Partendo dalla scocca esterna, si può notare il buon passo in avanti fatto rispetto alla precedente serie. Wiko View3 rinuncia alla tacca/notch di dimensioni generose in favore di una soluzione più compatta, anche in virtù della mancanza di un sistema di scansione del volto avanzato.
Lo schermo anteriore di Wiko View3 ha una diagonale di 6,26" con bordi che non sono propriamente tra i più sottili sul mercato. Si notano in particolare quelli superiore e inferiore, ma è comunque una soluzione più pulita rispetto a View 2.
La maneggevolezza dello smartphone durante le nostre prove è risultata buona, anche utilizzandolo con una mano. Un altro aspetto è dato dalla qualità costruttiva, considerando il prezzo e le esperienze passate con il marchio Wiko, anche in questo caso non possiamo che notare un passo avanti interessante. Chiaramente non ci troviamo di fronte a uno smartphone perfetto, ma migliore di quanto siamo stati abituati in passato.
Wiko ha comunque utilizzato un "trucco" realizzando la cover posteriore in plastica e non in vetro. Se si utilizza una cover questo non sarà un problema e anzi, permetterà di ridurre il peso complessivo. Anche senza cover sarà difficile (ma non impossibile) accorgersi della differenza.
Sul mercato sono presenti tre colorazioni chiamate: night blue, blush gold ed electro bleen (quest'ultima oggetto della recensione). Nella zona posteriore è presente il lettore d'impronte che non è stato possibile integrare sotto il vetro per via dello schermo LCD IPS.
Nella zona inferiore troviamo una porta microUSB 2.0 anziché la più recente Type-C. Il brand ha scelto anche di mantenere il jack audio da 3,5 mm così da non costringere gli utenti a utilizzare adattatori o cuffie Bluetooth.
Lo slot SIM è di tipo ibrido e ha il supporto per una nanoSIM e una nanoSIM/microSD. Questo permetterà all'utente di scegliere se ampliare lo storage oppure impiegare la doppia SIM. In termini di flessibilità sarebbe stato più interessante un carrello in grado di ospitare sia le SIM che la microSD senza sacrifici, ma è anche una soluzione meno comune sul mercato.
Le dimensioni del Wiko View3 sono pari a 159 x 76,5 x 8,2 mm con un peso di 178 grammi. Confrontato con altre soluzioni simili (Redmi Note 7, Motorola One Vision, etc.) si può notare come il peso sia leggermente inferiore rispetto alla concorrenza mentre le dimensioni sono più o meno simili.
Display: un buon compromesso
Per View 3 Wiko ha scelto un display IPS da 6,26" a risoluzione HD+, con precisamente 1560x720 pixel nel formato 19:9 con notch a goccia centrale. Il pannello vanta un rapporto schermo-cornici di circa l'80% e una densità di pixel di 269ppi. Nei nostri test abbiamo misurato una luminanza massima di 516cd/m², un valore in assoluto più che soddisfacente per la consultazione di contenuti testuali e visivi sotto la luce del sole. Una buona visibilità sotto la luce del sole è garantita anche dal rapporto di contrasto, pari a 1210:1 in base alle nostre misure.
Quello che troviamo sul nuovo device economico dei francesi non è di certo un pannello di pregio, ma nonostante ciò si difende benino sul fronte della precisione cromatica. Sul device è presente solo un preset per quanto concerne la calibrazione dei colori, il quale prende come riferimento lo standard sRGB (meno esteso in termini di saturazione rispetto al DCI-P3). Il gamut di riferimento è coperto quasi nella sua interezza, con un'estensione soddisfacente, anche se alcuni colori (ad esempio il magenta) si discostano parecchio rispetto allo standard.
Neanche il punto di bianco è precisissimo, ma vista la linearità dei valori ottenuti sui tre colori primari un'eventuale calibrazione non sarebbe così difficile. Nel suo software, però, Wiko non dà alcuna possibilità di ritoccare la resa cromatica (problema di poco conto considerando il prezzo di listino del prodotto). Il risultato è un rosso un po' timido nei confronti del blu, che presenta una dominante lievemente percepibile nell'immagine. È abbastanza preciso invece il verde rispetto al riferimento.
Hardware: non il "solito" Snapdragon
A differenza di molte soluzioni presenti sul mercato, nel caso di questo Wiko View3 non troviamo un processore Qualcomm Snapdragon ma un SoC realizzato da MediaTek. In particolare del Mediatek Helio P22 (codice MT6762WB) che ha una struttura octacore e frequenza massima di 2 GHz.
WIKO View3 | |
OS | Android 9.0 Pie |
Processore | MediaTek Helio P22 |
RAM | 3 GB |
Display | LCD IPS 6.26" HD+ |
Risoluzione | 1560 x 720 px |
Storage | 64 GB |
Fotocamera Posteriore |
Tripla Camera: |
Fotocamera Anteriore | 8MP (f/2.0) |
Extra |
4G LTE |
Porte | microUSB + jack da 3.5mm |
Batteria | 4.000 mAh |
Dimensioni | 159 x 76.5 x 8.2 mm |
Peso | 178 gr |
Si tratta di una soluzione di fascia medio-bassa presentata a metà dello scorso anno e che ha una struttura con otto core Cortex-A53 uniti a una GPU PowerVR GE8320. Il processo produttivo è a 12 nm e sono supportate funzionalità di intelligenza artificiale (come quella dedicata alla gestione delle fotografie).
La configurazione prevede anche 3 GB di RAM e 64 GB di spazio di storage (che sono espandibili con schede microSD fino a 256 GB). Se per lo spazio di archiviazione la capacità è buona, una maggiore quantità di RAM, 4 GB, avrebbe migliorato la gestione complessiva delle applicazioni.
I benchmark hanno mostrato come la configurazione di Wiko View3 non sia particolarmente performante. Benché i test sintetici non siano sempre un indice assoluto in termini di prestazioni reali, in questo caso non si discostano da quanto provato nell'esperienza utente.
Benchmark | |
AnTuTu 7 | 75840 |
Geekbench 4 (ST) | 758 |
Geekbench 4 (MT) | 3598 |
Androbench | 282 MB/s |
SunSpider 1.0.2 | 1434 ms |
In generale le prestazioni sono ben lontane da quelle di soluzioni che utilizzano Snapdragon della serie 600 (sia 636 che 660). Un risultato più soddisfacente è invece quello della lettura sequenziale che è in linea con la concorrenza.
Se non si considerano i numeri, anche l'esperienza utente di Wiko View3 è abbastanza deludente. Nonostante il sistema operativo sia sostanzialmente in versione "vanilla", il passaggio tra le varie app è lento così come l'elaborazione delle immagini (quando si utilizzano effetti come HDR e bokeh).
La connettività mobile comprende il supporto a 4G LTE B1/B3/B5/B7/B8/B20/B28B/B40, H+/3G+/3G HSPA+, GSM/GPRS/EDGE. Non manca poi il Wi-Fi 802.11n, Bluetooth 4.2, OTG tramite USB, GPS/AGPS/GLONASS/Galileo/Beidou. Non è presente l'NFC mentre è stata integrata una radio FM.
Interfaccia utente: una soluzione stock
Wiko View3 è aggiornato con Android 9 Pie con il produttore che ha personalizzato solo marginalmente il sistema operativo. Questo significa che l'utente avrà un'esperienza quasi completamente "stock" a tutto vantaggio delle prestazioni (che sono comunque limitanti). Una delle piccole modifiche è data dalla "modalità gioco" che funziona quando il sistema rileva un'applicazione ludica permettendo di incrementare le prestazioni dando priorità al processo piuttosto che ad altre app.
Durante la nostra prova il sistema ha ricevuto un aggiornamento comprese le patch di sicurezza per Aprile 2019. L'utente non avrà quindi lo stesso livello di aggiornamento di altri brand, ma la società dovrebbe comunque riuscire a garantire un minimo di protezione.
Avendo l'ultima versione del sistema operativo, è presente anche il monitoraggio delle attività dell'utente per il "benessere digitale" che fornisce informazioni interessanti circa l'utilizzo dello smartphone. Ci sono anche tre diverse visualizzazioni per la tacca/notch: una senza bordi, una con bordi più rotondeggianti e infine una banda nera che la maschera.
Non ci sono pulsanti fisici e quindi Wiko View3 si affida alle gesture per il multitasking, per tornare alla home oppure per tornare alla schermata precedente. Tra le applicazioni preinstallate c'è anche un gestore delle prestazioni che consente di monitorare lo stato del sistema, pulire la cache e cercare di recuperare un po' di performance.
Fotocamera: normale o grandangolare?
Nella zona posteriore di questo modello troviamo tre fotocamere. La principale ha una risoluzione di 12 MPixel con pixel da 1,25 μm unita a una versione da 13 MPixel (grandangolare da 120°) e infine quella da 2 MPixel per la profondità. Nella zona immediatamente sotto agli obiettivi troviamo il flash che ha una buona capacità di illuminare la scena.
La resa della fotocamera principale di Wiko View3 è buona in condizioni di utilizzo "normale". Quando c'è una buona luminosità il bilanciamento dei colori è soddisfacente (anche se in alcuni casi può non essere eccelso) e anche i dettagli per un utilizzo sui social network è buono considerando la fascia di prezzo di questo prodotto. Certo, non bisogna aspettarsi fotografie da top-di-gamma, ma per la maggior parte degli utenti che guardano a questa categoria di prodotti sarà in grado di realizzare buoni scatti.
La fotocamera grandangolare ha una distorsione molto accentuata. Come si può vedere nelle immagini di prova (con un confronto tra fotocamera standard e grandangolare) ai bordi delle immagini è evidente soprattutto quando si fanno fotografie a edifici. Quando si tratta invece di panorami o con pochi elementi verticali vicino ai bordi (come le fotografie nel parco), le immagini risultano più gradevoli.
Utilizzando effetti HDR o bokeh, come evidenziato più sopra, bisognerà aspettare qualche secondo prima di vedere il risultato finale. In particolare con l'effetto sfumato si ha comunque un più che discreto risultato con lo smartphone che scontorna correttamente le immagini, anche quando non si tratta di figure umane. L'effetto HDR non è ai livelli di altri algoritmi ma, anche in questo caso, "l'utente tipo" di questo smartphone potrà comunque ottenere buoni risultati complessivi.
I limiti vengono evidenziati quando la luminosità è scarsa dove i dettagli si fanno sempre meno nitidi e non si può neanche sperare di recuperare luminosità attraverso l'apertura. La fotocamera frontale da 8 MPixel e apertura di f/2.0 ha una buona qualità, sempre considerando il target di mercato e supporta l'effetto bokeh così da permettere un effetto più scenico.
L'interfaccia dell'app fotocamera integrata nello smartphone è pulita e priva di particolari fronzoli che potrebbero distrarre l'utente. Le impostazioni sono quelle indispensabili come l'autoscatto e alcune "avanzate" come la possibilità di escludere l'Intelligenza Artificiale nell'elaborazione dello scatto. Per le nostre prove abbiamo comunque preferito tenere attiva (che è anche attiva di default) questa funzione così da evidenziare il lavoro del SoC MediaTek e del software nella modifica delle fotografie.
Autonomia: il vero punto di forza
Il vero punto di forza di questo Wiko View3 è però l'autonomia operativa. La batteria ha una capacità di 4000 mAh che, secondo il produttore, arriva a 327 ore in standby e 22 ore di chiamate su rete 3G.
Nei nostri test siamo riusciti ad arrivare fino a 15 ore di utilizzo (con l'8% di batteria rimanente) con oltre 8 ore di schermo. Non abbiamo mai disattiva la geolocalizzazione, abbiamo utilizzato il Bluetooth per cuffie e smartwatch e siamo sempre stati connessi a reti mobile o Wi-Fi.
Certamente il merito è dovuto all'hardware che, pur avendo basse prestazioni, ha un consumo molto ridotto. L'utente potrà anche utilizzare due modalità di risparmio energetico che permetteranno di aumentare ulteriormente l'autonomia operativa.
Conclusioni
Come scritto in apertura, Wiko View3 rappresenta un netto passo avanti rispetto alla generazione precedente. Il nuovo design è in linea con quello che richiede il mercato e la qualità costruttiva è buona, pur utilizzando plastica per la zona posteriore.
Come abbiamo avuto modo di evidenziare la problematica principale è legata alla piattaforma utilizzata (MediaTek) che non garantisce prestazioni complessive in linea con quanto si può trovare ora sul mercato (a parità di fascia di prezzo). Non si tratta solamente di numeri, ma anche di un'usabilità che spesso è compromessa.
La connettività comprende il supporto a reti 4G LTE, 3G e 2G ma la qualità del segnale non è particolarmente buona. Ricordiamo poi che non c'è la più recente porta USB Type-C (al suo posto c'è una microUSB) ma è stato mantenuto il jack audio 3,5 mm che è sicuramente un pregio.
Alle fotocamere si può dare un punteggio complessivo buono. Le prestazioni quando si tratta di scene ben illuminate sono più che discrete (sempre considerando il prezzo) mentre vengono compromesse con poca luce. Risultati interessanti invece quando si utilizzano HDR e bokeh anche se l'algoritmo potrebbe essere migliore per quanto riguarda il primo.
L'autonomia è il vero punto di forza di Wiko View3. Anche utilizzandolo intensamente si hanno diverse ore di utilizzo e la giornata lavorativa sarà superata "di slancio" senza alcuna preoccupazione. Questo è sicuramente un pregio da sottolineare in un mercato dove gli smartphone tendono a non arrivare alla fine della giornata lavorativa.
Complessivamente dunque, il nuovo Wiko View3 offre un comportamento quasi in linea con la concorrenza sotto i 200 euro anche se in un mercato sempre più competitivo ci auguriamo che la prossima generazione potrà offrire ancora quel "qualcosa in più" per migliorare ulteriormente la gamma.
PRO
- Buon rapporto qualità/prezzo
- Ottima autonomia
- Buone prestazioni della fotocamera standard
- Buona qualità costruttiva
CONTRO
- Fotocamera grandangolare distorce troppo
- Prestazioni complessive sotto la media
- Aggiornamenti non puntuali
1 Commenti
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