WhatsApp: torna la truffa che ruba i dati delle carte di credito. Ecco come evitarla

Torna nuovamente nelle chat di WhatsApp una delle truffe più utilizzate dai malintenzionati del web per rubare i dati sensibili della carte di credito. Riguarda Adidas e un'ipotetica vincita di scarpe. Ecco di cosa si parla.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 30 Agosto 2019, alle 11:01 nel canale TelefoniaTante le segnalazioni negli ultimi giorni sul ritorno di una delle più utilizzate truffe su WhatsApp da parte di malviventi pronti a rubare dati sensibili delle carte di credito degli utenti. In questo caso parliamo di Adidas, brand che chiaramente non c'entra nulla se non per il nome usato dai malviventi per la truffa, e di un breve questionario che viene realizzato appunto su WhatsApp permettendo di vincere gratuitamente delle scarpe. Un tormentone arrivato sulle chat qualche tempo fa quindi sparito e ora tornato in auge grazie alla facile condivisione sul sistema di messaggistica di Zuckerberg.
WhatsApp: non rispondete al questionario
La truffa parte da un semplice messaggio inviato su WhatsApp nel quale viene ricordato l'80 esimo compleanno di Adidas la quale per festeggiare ha intenzione di regalare oltre 5000 paia di scarpe semplicemente rispondendo ad alcune domande. Al questionario è possibile accedere tramite un link, chiaramente malevolo, che rimanda proprio ad alcune semplici domande a cui tutti riescono a rispondere facilmente e al termine del quale vengono richiesti dati personali come l'indirizzo per la spedizione o anche quelli della carta di credito. Il tutto chiaramente non permetterà mai di ricevere le scarpe ma servirà solo ai malintenzionati di utilizzare i dati per attivare servizi a pagamento o peggio ancora clonare la carta di credito.
Cosa fare per difendersi? Chiaramente il suggerimento per tutti gli utenti è quello di evitare queste trappole anche se spesso risultano ben fatte e difficilmente capibili almeno a primo impatto. Di fatto quello che viene suggerito è di evitare assolutamente di cliccare su questi link visto che nessun brand regalerà un prodotto dichiarandolo via WhatsApp o su altri sistemi del genere di messaggistica.
Ecco che nel caso in cui riceviate il messaggio segnalato oltre ad evitare di rispondere e bloccare tempestivamente l’account dal quale è arrivato il falso invito al questionario sarebbe buona cosa anche inviare una segnalazione alla Polizia postale in modo da poter eliminare questi tipi di truffe.
21 Commenti
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Chi si fa pecora, il lupo se lo mangia
L'articolo è comico.
Dall'articolo: "Chiaramente il suggerimento per tutti gli utenti è quello di evitare queste trappole anche se spesso risultano ben fatte e difficilmente capibili almeno a primo impatto."
e un link sconosciuto a cazzo a un sito che ti chiede indirizzo, dati personali e quelli della carta di credito sarebbe una trappola ben fatta e difficile da capire almeno al primo impatto ?
Potresti domandarlo direttamente all'utente che ha inviato tale messaggio, del resto WA non serve per comunicare?
Poi magari fai sapere a lui e a tutti gli altri membri del gruppo che è una vecchia truffa oltre che un caso palese di phishing dato che h**p://adidas.com-wallet.org non è ovviamente il vero sito dell'Adidas.
per un essere vivente con capacità senzienti, non è diffcile da capire...
Ma ti assicuro, visti di persona, che ci sono esseri viventi ma non senzienti che glielo devi spiegare e anche dopo rimangono dubbiosi, poi andiamo anche al livello successivo, quelli che ti dicono, " mi dici così perchè te le vuoi prendere te "!
Ovviamente costoro sono imbottiti di virus e malware al limite della capacità fisica, e i dati della loro postepay sono di dominio pubblico.
Vero
Per ricordare poi anche quelli che nel 2020 ancora telefonano per sapere i numeri vincenti del lotto e se andrà bene in Amore, Lavoro ...
Rendiamoci conto...
No anzi, dovrebbe scattare anche il reato di circonvenzione di incapace, semmai è da chiedersi se uno che non capisce che per inviare un regalo non serve accedere alla carta di credito può essere considerato capace di intendere e di volere, e quindi avere diritto di voto, voglio dire perfino un cocorita capirebbe che è una truffa, eppure non può votare, vi sembra giusto?
Ricordo il buon Piero Pelù dei Litfiba che disse in una intervista:
"cerchiamo di essere circoncisi".....
P.S. circonvenzione di incapace
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