WhatsApp, in Italia non è reato usarlo per segnalare posti di blocco e autovelox: ecco perché

Sta facendo un gran parlare la reazione dei Gip di Genova, che ha assolto quarantanove membri di un gruppo WhatsApp creato all'occorrenza per evitare le pattuglie in strada. Ecco le motivazioni
di Nino Grasso pubblicata il 28 Gennaio 2020, alle 17:21 nel canale TelefoniaIn queste ore si sta parlando parecchio della sentenza del gip di Genova, che ha assolto i quarantanove membri di un gruppo WhatsApp che erano stati denunciati lo scorso settembre per aver utilizzato il gruppo per informare i partecipanti della presenza di pattuglie e posti di blocco nella zona della Valle Scrivia. All'interno del gruppo erano presenti anche insulti espliciti rivolti alle forze dell'ordine, ma anche in questo caso non è reato.
Il fatto: una chat di gruppo per evitare le pattuglie
Lo scorso settembre è finita sotto agli occhi delle Autorità liguri una chat utilizzata principalmente da giovanissimi e pensata con lo scopo principale di informare tutti i partecipanti della presenza di, soprattutto, pattuglie e posti di blocco delle Forze dell'Ordine impegnati nei canonici controlli di rito. L'obiettivo era quello di evitare scomodi controlli all'etilometro dall'esito incerto, e non solo, in modo da ridurre ai minimi termini la possibilità di imbattersi in sanzioni.
Idea sulla carta molto interessante, ma all'atto pratico pericolosa. Hanno rischiato una grave ripercussione nella "vita reale", infatti, i 49 denunciati per aver fatto uso attivo del gruppo WhatsApp. Le accuse: interruzione di pubblico servizio e favoreggiamento, vilipendio all'Arma. Nel gruppo, infatti, pare che non ci fossero limiti nell'uso di parole poco gradevoli rivolte nei confronti delle Forze dell'Ordine, un metodo per rendersi forti contro le Autorità.
Gli sviluppi: assolti tutti i partecipanti della chat
L'idea di formare un gruppo per evitare le pattuglie non è neanche così originale, tuttavia ha fatto forse ancor più notizia l'esito del processo riportato nelle scorse ore da varie testate giornalistiche online. I 49 ragazzi denunciati sono stati difesi dagli avvocati Matteo Carpi, Nicola Scodnik, Alessandro Costa e Barbara Costantinio e, secondo il gip, la creazione del gruppo "non avrebbe comportato alcuna alterazione del servizio che è sempre stato svolto regolarmente", soprattutto in considerazione del "numero limitato dei partecipanti alla chat" in relazione al numero di utenti della strada.
Decadono anche le accuse di "vilipendio pubblico", visto che comunque la chat di gruppo è limitata a un numero circoscritto di utenti e tutte le conversazioni sono di natura privata. Insomma, l'esito del processo è che in Italia non è reato utilizzare dei trucchi per aggirare le "insidie" della strada provenienti dalle Autorità, a patto che siano fatte in luogo privato.
58 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSembra che non sia reato perché la chat è privata e circoscritta a poche persone.
Ma il navigatore Waze è pubblico, utilizzato da milioni di persone e permette di segnalare autovelox sia fissi che mobili e posti di blocco ....
Quindi? Perché questa causa ad una chat Whatsapp?
Poverini... bello guidare ubriachi e drogati... Poi quando qualcuno viene falciato da uno di questi magnifici esemplari che hanno evitato le "insidie" della strada, la musica e' un'altra.
non so piu usare telefono mentre guidi.
quoto.
spero anche che una banda di rumeni/zingari/immigrati gli svaligi la casa, e riescano a fuggire ed evitare i posti di blocco grazie alla loro intelligente chat o a qualcuno che "gli fa i fari".
'sti cretini se lo meritano. E' favoreggiamento, 'sto gip cosa aveva bevuto?
nient'altro da aggiungere..
120 min. di applausi!
Sì, infatti... come è uscita fuori questa cosa del gruppo di Whatsapp?
Che un membro del gruppo li abbia denunciati? Se faceva parte del gruppo sarebbe stato complice...
Che uno di questi sia stato fermato e gli abbiano perquisito (o come si può dire) il cellulare? Non dovrebbero poterlo fare.
Che Whatsapp abbia divulgato qualche notizia?
Perchè l'articolo non lo spiega?
Ma poi è come se uno trovasse un amico per strada e gli dicesse: Oh, guarda che c'è il posto di blocco.
Che sia con offese inerenti o senza, non può dirglielo? E' cessato anche il diritto di parola qui in Italia?
Che uno di questi sia stato fermato e gli abbiano perquisito (o come si può dire) il cellulare? Non dovrebbero poterlo fare.
Che Whatsapp abbia divulgato qualche notizia?
di tutte direi la prima, anche perché le forze dell'ordine non ti possono perquisire senza un mandato e che la società di whatsapp abbia denunciato un gruppetto di scemi mi pare assurdo..
Che sia con offese inerenti o senza, non può dirglielo? [U]E' cessato anche il diritto di parola qui in Italia?[/U]
Certo che sì.
Stiamo andando spediti verso questo.
E lo si capisce molto bene anche dagli altri commenti.
https://www.youtube.com/watch?v=vspukvqxTSg
Stiamo andando spediti verso questo.
E lo si capisce molto bene anche dagli altri commenti.
https://www.youtube.com/watch?v=vspukvqxTSg
Guidare ubriachi o drogati è reato. Punto.
Prego e spero che nessuno si trovi mai un disgraziato di questi quando il proprio figlio attraversa la strada.
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