Vertu Aster P: il ritorno sul mercato con un modello da 4000 euro

Vertu Aster P è il modello della rinascita per il brand, dopo aver dichiarato bancarotta a metà 2017. Come per gli altri smartphone realizzati in passato il prezzo di lancio è alto, superiore ai 4000 euro.
di Mattia Speroni pubblicata il 19 Ottobre 2018, alle 14:41 nel canale TelefoniaVertuAndroid
Vertu Aster P è il nuovo smartphone Android realizzato dalla società e che ne segna il rilancio: a metà 2017 il brand di cellulari di lusso aveva dichiarato bancarotta e ora si ripresenta puntando allo stesso segmento di mercato. Come già accaduto in passato anche in questo caso il prezzo è salato considerato che si parla di oltre 4000 euro per il modello base.
Il nuovo Vertu Aster P ha un design che richiama quello di altri modelli visti in passato con forme che si discostano di molto dagli smartphone a cui siamo abituati. Nella zona posteriore troviamo l'utilizzo di vero pellame mentre il corpo è realizzato in titanio con il vetro anteriore che deriva da un unico cristallo zaffiro da 133 carati.
Nonostante tutto però Vertu Aster P non utilizza il meglio della tecnologia quando si parla della parte hardware: al suo interno c'è un SoC Qualcomm Snapdragon 660 accoppiato a 6 GB di RAM e 128 GB di spazio di storage. Lo schermo anteriore ha una diagonale di 4,97", in controtendenza rispetto ai più noti brand che propongono soluzioni con diagonali spesso superiori ai 5,5". Il pannello impiegato è di tipo AMOLED mentre la risoluzione è FHD (1920 x 1080 pixel).
La batteria integrata nel Vertu Aster P ha una capacità di 3200 mAh con supporto alla ricarica QC 3.0 mentre le fotocamere hanno una risoluzione di 12 MPixel e 20 MPixel, rispettivamente per quella posteriore e anteriore. Tra le particolarità (e per giustificare, in parte, il prezzo) c'è un pulsante sul lato che lancia un'app che funziona come un "maggiordomo" personale sempre disponibile e che impara con l'utilizzo le abitudini dell'utente mentre con l'app V Talk vengono criptati gli SMS e le chiamate che non possono essere registrate.
La suoneria è stata scritta e registrata ad hoc dalla London Symphony Orchestra per questa serie. Particolare è dove si trova lo slot dual-SIM del Vertu Aster P: anziché avere uno carrello come per altri smartphone, c'è un vano che si apre "ad ali di gabbiano" e realizzato presumibilmente in metallo. Il sistema operativo è Android Oreo che è stato personalizzato dal produttore.
19 Commenti
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menata
assurda
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Falliranno di nuovo
Il mercato smartphone è molto saturo, fortemente competitivo e in rapida e continua evoluzione.
Questo lo rende a mio parere terreno molto arido per un genere di clientela disposta a spendere 400 euro per un cellulare.
Anche se sei super danaroso vai a scegliere status symbol più generici e duraturi come abbigliamento firmato e accessori di lusso (penne, orologi, gioielli ecc) piuttosto che uno smartphone.
Mi piacerebbe conoscere di persona chi è interessato realmente ad un prodotto del genere...
Mi piacerebbe conoscere di persona chi è interessato realmente ad un prodotto del genere...
Di sicuro chi non si fa una domanda del genere
Del resto anche Nokia ha fatto lo stesso errore. Questi fini analisti del mercato non hanno ancora capito che c'è una fetta di utenza che detesta gli stupidphone android/ios, e spesso è proprio gente con un sacco di soldi da spendere.
Del resto anche Nokia ha fatto lo stesso errore. Questi fini analisti del mercato non hanno ancora capito che c'è una fetta di utenza che detesta gli stupidphone android/ios, e spesso è proprio gente con un sacco di soldi da spendere.
Non è palesemente vero, altrimenti ci sarebbero ancora telefoni mainstream con i pulsanti in giro. Queste affermazioni le fate sul mercato reale o sui vostri desideri? (che poi desideri restano perchè quando effettivamente esce un telefono del genere non lo vuole nessuno)
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