Un SoC mobile Qualcomm con SIM integrata: ecco iSIM

Qualcomm, Vodafone, Samsung e Thales hanno sviluppato in uno smartphone la tecnologia iSIM che integra all'interno del SoC del device le funzionalità di acceso dati fornite tipicamente da una SIM
di Paolo Corsini pubblicata il 23 Gennaio 2022, alle 10:01 nel canale TelefoniaQualcommGalaxySamsungVodafonesmartphone 5g
Un lavoro di collaborazione tra Qualcomm, Vodafone, Samsung e Thales ha portato alla prima dimostrazione di uno smarthone dotato di iSIM o integrated SIM. Con questo approccio la SIM non è più fisicamente inserita all'interno del dispositivo mobile o integrata al suo interno come eSIM, ma direttamente presente all'interno del SoC del device e utilizzabile da qualsiasi provider di servizi telefonici.
Il primo dispositivo di questo tipo è uno smartphone Samsung Galaxy Z Flip 3 abbinato al SoC Qualcomm Snapdragon 888. Vodafone è il partner scelto per la gestione della rete dati con questa nuova iSIM ma dato che sono state verificate le norme di funzionamento definite da GSMA questo design è compatibile con qualsiasi operatore di telefonia.
Un design di questo tipo porta numerosi benefici legati alla costruzione del dispositivo, a motivo della riduzione degli ingombri. Una iSIM è infatti integrata all'interno del SoC dello smartphone o del dispositivo mobile nel quale è utilizzata, non necessitando delo spazio fisico richiesto tanto dalle soluzioni eSIM come dalle schede SIM tradizionali.
Dimensioni più contenute si abbinano ad una inferiore complessità in termini di costruzione e design, così da aprire spazio all'utilizzo anche in dispositivi mobile per i quali le dimensioni siano critiche. Dai PC ai tablet sino ai prodotti VR, passando per smartwatch e ovviamente smartphone oltre che più in generale per tutti i piccoli device di elaborazione del cosiddetto Edge: per tutti la iSIM può rappresentare una via pratica per implementare connettività dati.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVa benissimo passare alla SIM virtuale e via.
Va benissimo passare alla SIM virtuale e via.
Purché rimanga la libertà e semplicità di passarla fra un device e l'altro come avviene ora con le SIM fisiche (nell'articolo non è spiegato), altrimenti è un ulteriore legaccio fra l'utente e il provider.
Anche perche non capisco che vantaggio possa avere il consumatore visto che quelli che la sim non la cambiano, non la cambiano.
Per quelli che invece la cambiano le e-sim portano solo svantaggi.
Chiedo per un amico che aveva la prima sim marchiata SIP
Chiedo per un amico che aveva la prima sim marchiata SIP
Dall'articolo sembra che la differenza sia che la eSIM è un chip a parte, mentre la iSIM è direttamente integrata nel SoC che contiene processore e altre componenti.
A mio parere. è una differenza più commerciale (si presta a forme di pubblicità come questo articolo, potrebbe ridurre i costi di qualche centesimo e forse permette di realizzare cellulari di qualche mm2 in meno) che strutturale: i concetti di base sono gli stessi. Per l'utente non cambia nulla.
A mio parere. è una differenza più commerciale (si presta a forme di pubblicità come questo articolo, potrebbe ridurre i costi di qualche centesimo e forse permette di realizzare cellulari di qualche mm2 in meno) che strutturale: i concetti di base sono gli stessi. Per l'utente non cambia nulla.
Presumo che sia un problema di spazi.
La SIM normale occupa molto spazio e c'è il problema legato alla impermeabilizzazione.
La eSIM è un chip separato che richiede spazio e collegamenti elettrici per funzionare.
La iSIM essendo integrata nel SOC permette di avere nel telefono una motherboard più piccola, più semplice e meno costosa. O almeno credo.
Rimane da capire come funziona il passaggio della eSIM-iSIM da un telefono all'altro. Deve essere facile, ma non troppo facile, altrimenti la clonazione di una SIM diventa alla portata di qualunque ragazzino (ma forse lo è già ora).
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