TIM: sanzione da 4,8 milioni di euro per pratiche scorrette. AGCOM punisce per le offerte winback e servizi non richiesti

L’AGCM conclude l’istruttoria nei confronti di TIM, accertando due violazioni del Codice del Consumo e ponendo sanzioni per un importo complessivo di 4,8 milioni di euro, dopo le segnalazioni pervenute da Iliad Italia e Altroconsumo.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 14 Gennaio 2020, alle 14:01 nel canale TelefoniaTIM
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso un’istruttoria nei confronti di Telecom Italia, accertando due violazioni del Codice del Consumo, e irrogando sanzioni per un importo complessivo di 4,8 milioni di euro. E' questa la notizia di oggi che arriva pesantemente sulla testa di TIM che dovrà dunque fare i conti con una sanzione importante realizzata da parte dell'AGCM.
TIM: violazione per le pratiche di winback e servizi non richiesti
L’Autorità ha rilevato come Telecom, violando l’art. 22 del Codice del Consumo, da giugno 2018 non ha fornito informazioni chiare ed immediate nella promozione di offerte “personalizzate” di winback per i servizi di telefonia mobile rivolte ad ex clienti. Questi venivano contattati prevalentemente tramite sms o call center, limitandosi ad indicare le sole condizioni del piano tariffario proposto in termini di prezzo mensile e traffico incluso ma omettendo nel messaggio e nel corso della telefonata di dar conto di ulteriori costi o di vincoli di fruizione delle offerte.
Secondo AGCM tale condotta è stata ritenuta idonea ad indurre in errore il consumatore rispetto alla proposta effettiva facendogli assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso. Ecco alcuni esempi di messaggi inviati agli utenti:
"30GIGA con la MIGLIORE RETE TIM 4G di SEMPRE + MINUTI ILLIMITATI! Passa a TIM a 10,82€/mese. Valida solo per POCHISSIMI giorni. Corri nei negozi TIM entro il ***.
INCREDIBILE: 30GIGA con la MIGLIORE RETE TIM 4,5G di SEMPRE + MINUTI ILLIMITATI! Passa a TIM a 10€/mese. Valida solo x POCHISSIMI giorni. Corri nei negozi TIM."
Ma questo non è tutto perché oltre a questo, l'Autorità ha anche accertato la violazione dell’art. 65 del Codice del Consumo, nella fase di adesione a tutte le offerte di telefonia mobile. TIM avrebbe pre-attivato diversi servizi o anche opzioni aggiuntive rispetto all’offerta principale, con aggravio di costi, senza il preventivo ed espresso consenso del consumatore. In questo caso è stato accertato che durante la sottoscrizione delle offerte proposte venivano anche attivati servizi accessori come:
- Segreteria Telefonica: prevede un costo di 1,50 euro a chiamata al 41919 (per ascoltare i messaggi ricevuti), indipendentemente dalla durata.
- 1 Giga di scorta: per navigare in Italia e in UE con pacchetti da 200 MB al costo di 1,90 euro ciascuno, fino ad un massimo di 1 GB ogni 30 giorni (per un importo complessivo di 9,50 euro).
- TIM in Viaggio Full: per parlare, inviare SMS e navigare da smartphone, tablet o pc quando l’utente è all’estero (fuori UE) e che prevede una tariffa a consumo per il traffico fonia e gli SMS e un bundle dati giornaliero per la navigazione, variabile a seconda del Paese in cui si utilizza.
Servizi che possono essere disattivati in modo gratuito dagli utenti su richiesta ma solo dopo la sottoscrizione del contratto e l'attivazione della SIM. Oltretutto molti di questi servizi non erano di facile rilevazioni agli utenti meno esperti essendo opzioni accessorie al contratto principale.
Secondo quanto scritto nel testo del provvedimento, Iliad ha denunciato la diffusione da parte di TIM di pubblicità e comunicazioni commerciali relative ad offerte dedicate a predefinite categorie di utenti (ex clienti o clienti di altri operatori), che sarebbero ingannevoli ed omissive per la mancata indicazione degli ulteriori costi addebitati obbligatoriamente ai consumatori in caso di adesione, che modificherebbero radicalmente il valore dell'offerta. Oltretutto la stessa Iliad ha voluto evidenziare che non esistono limitazioni di spazio degli SMS che renderebbero impossibile fornire al consumatore tutte le informazioni necessarie sulle condizioni economiche dell’offerta, in quanto TIM stessa invia messaggi molto più lunghi di quelli utilizzati nelle offerte “winback”, come quelli in occasione delle modifiche contrattuali unilaterali.
TIM dovrà quindi pagare la sanzione di 2.280.000 euro per la condotta relativa alle offerte "windback" a cui si dovranno sommare 2.520.000 euro per quella relativa ai servizi e/o alle opzioni pre-attivate sulle utente dei clienti.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa per Wind e altri che avevano fatto la stessa cosa si sa nulla?
L’AGCM*conclude l’istruttoria nei confronti di*TIM, accertando due violazioni del Codice del Consumo e ponendo sanzioni per un importo complessivo di*4,8 milioni di euro, dopo le segnalazioni pervenute da*Iliad Italia*e*Altroconsumo.
Click sul link per visualizzare la notizia.
Ben gli sta, magari una sanzione anche doppia o tripla..........
Continuano perchè la sanzione spesso viene ampiamente ripagata (ammesso che la paghino nella sua interezza e chissà quando) dal "difetto" di comunicazione o la pratica scorretta posta in essere.
Quando si tratta di un certo tipo di società, andrebbe comminata una sanzione percentualmente al fatturato.
Già un buon 5% credo che ammazzerebbe qualsiasi manager fantasioso della Triade.
...che arriva pesantemente sulla testa di TIM
Ci vuole coraggio a scrivere "che arriva pesantemente sulla testa di TIM" visto che si tratta della solita ridicola multa all'italiana.Devi effettuare il login per poter commentare
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