TIM, FiberCop e la Rete Unica: ecco cos'è e come cambierà da marzo 2021. Tutto quello che dovete sapere

Una società unica per la gestione della rete a banda larga. Si chiamerà FiberCop e sarà l'unione della rete di TIM con quella di OpenFiber, ossia la cosiddetta ''Fibra di Stato''. Nascerà a marzo 2021 e vi spieghiamo cosa cambierà per gli utenti.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 01 Settembre 2020, alle 17:01 nel canale TelefoniaOpen FiberTIMFastweb
Entra nel vivo la creazione di FiberCop ossia la società unica che nascerà entro Marzo 2021 e che vedrà al suo interno TIM con la rete secondaria in rame ma anche FlashFiber, la joint venture di TIM e Fastweb. In questo caso TIM deterrà il 58% di FiberCop mentre il 37,5% sarà acquistato da Kkr ossia il fondo americano. Per il restante 4,5% invece andrà a Fastweb con la partecipazione di FlashFiber. Nella giornata di ieri é stato dato il via libera da parte del Sda di TIM sul Memorandum con il Cpd sulla rete approvando appunto la creazione di FiberCop. In questo caso è stato il Cda di Cassa Depositi e Prestiti che ha finalizzato l'ok per la creazione di una società che andasse a controllare l'unica rete nazionale per lo sviluppo digitale in Italia.
FiberCop: come funzionerà la nuova società?
Le basi per la creazione della FiberCop, ossia la società unica di rete italiana, erano state poste in essere qualche giorno fa dal Governo che aveva già dato il via libera alle aziende nella stretta sulla decisione di accordarsi per la creazione della società. In quel frangente il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, aveva ribadito: "Il dialogo tra Tim e CDP è il primo passo di un percorso verso una società delle reti e delle tecnologie a governance pubblica. Percorso che dovrà essere oggetto di monitoraggio costante da parte del Governo affinché si raggiunga l'obiettivo finale: colmare il gap infrastrutturale del nostro Paese e garantire a cittadini e imprese l'accesso ai servizi digitali".
TIM e Cdp si erano già incontrati con i loro rispettivi amministratori delegati, Luigi Gubitosi e Fabrizio Palermo, nella giornata del 25 agosto e poi ieri quando hanno comunicato l'effettivo accordo con la definizione di un Memorandum of Understanding (Mou), ossia un'intezione già prima del consiglio di amministrazione che avrebbe scorporare nella nuova società FiberCop la rete secondaria di TIM prevedendo l'ingresso del fondo americano Kkr. Nello specifico dunque Kkr acquisisce il 37,5% della società per 1,8 miliardi a cui sarà conferita la rete secondaria di Tim. Fastweb, apportando la sua partecipazione con Tim in Flashfiber avrà una quota del 4,5% della nuova società. TIM deterrà il 58% della nuova società e Fastweb il 4,5%. Ma non solo perché è previsto che che FiberCop avrà un Ebitda di circa 0,9 miliardi ed Ebitda - Capex positivi a partire dal 2025 e non richiederà iniezioni di capitale da parte degli azionisti. La futura rete unica delle telecomunicazioni sarà aperta anche ad altri operatori e apporti di asset.
FiberCop: cosa cambia per l'utente finale?
La creazione di una rete unica arriva dopo anni di dibattiti soprattutto a livello politico ma anche industriale e finanziario. Un progetto sullo scorporo di TIM che era stato ideato già nel lontano 2006 ma che era stato considerato scandaloso per i tempi concludendosi con le dimissioni del consigliere Rovati. Poi si era affrontato il problema successivamente con l'idea di un Cpd che acquistasse il 51% della rete. Quindi continuarono a realizzarsi idee e mandati fino alla creazione di Open Fiber e all'avvento del lockdown con la necessità di avere una rete efficace che ha portato appunto alla creazione ideale di FiberCop.
La nuova rete unica in Italia arriverà entro Marzo 2021. TIM, ne deterrà la maggioranza, ossia il 50,1%, mentre Open Fiber, che sappiamo sta lavorando per cablare l'Italia con la Fibra Ottica FTTH il restante. La nuova rete, nel suo stadio finale, si chiamerà AccessCo e fornirà in wholesale ossia ''all’ingrosso'', la connettività a tutti i gestori che già sono già presenti o che vorranno utilizzarla in futuro.
L'obiettivo di FiberCop è chiaramente quello di portare la fibra ultra veloce FTTH in almeno il 56% dei comuni in aree nere e grigie entro il 2025. Per le aree bianche invece si continuerà ad investire sulle linee fibra misto rame FTTC, anche se in questo caso la volontà è convertirle in fibra. In questo caso non è ancora chiaro come il sistema andrà a gestire le reti FTTH di proprietà Infratel ossia quelle del MISE che non sono dunque di Open Fiber. Ci saranno nuovi incontri e nuove regole che di certo potranno essere messe a punto da qui ai primi mesi del 2021.
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPraticamente https://youtu.be/F7e6W3J-yVE?t=81
Spero prima o poi ripartano... Teoricamente la mia area dovrebbe ricevere la FTTH, stranamente quando Tim aveva messo gli armadi con Fastweb e Vodafone eravamo stati tra i primi, ora invece non si capisce una mazza.
Certo che questa fusione non fa ben sperare.
Progetto Infratel in sviluppo nel 2019, spostato nel 2020 e poi rimandato al 2022 con tanto di data sul sito BUL.
Attualmente in FTTH (700m dalla cabina con profilo 17a) a 30 MB in download e 10 in upload.
Per la situazione di Smart Working mi son dovuto munire di SIM 4G LTE di Wind (Unlimited per il mio comune) da affiancare alla vDSL per andare almeno a 100/20 effettivi.
Anche come strade. Cioè non so se sono io, ma mi pare che le cose qui in generale peggiorino, anzi forse ora siamo messi peggio qui al Nord, sia Torino che Milano le strade sono sempre devastate boh non so come sia possibile.
La fibra poi vabbè speriamo bene, in centro c'è ma ci sono ancora aree a caso e pure centri importanti senza FTTH. E questi parlano di cablare percentuali incredibili entro il 2025??? Seeeeeeeeee.
Progetto Infratel in sviluppo nel 2019, spostato nel 2020 e poi rimandato al 2022 con tanto di data sul sito BUL.
Attualmente in FTTH (700m dalla cabina con profilo 17a) a 30 MB in download e 10 in upload.
Per la situazione di Smart Working mi son dovuto munire di SIM 4G LTE di Wind (Unlimited per il mio comune) da affiancare alla vDSL per andare almeno a 100/20 effettivi.
Ma che lavoro fai scusa? Perchè io avrei la 200, che però mi va a 50/20, anzi in down scende sempre più quindi forse ora sono anche sotto i 50, però il ping è bassissimo e durante il lockdown eravamo in due a lavorare e non ha fatto una piega. Alla fine per lavorare già 20-30 mega bastano e avanzano, quello che conta è il ping e la qualità della connessione.
Comunque almeno per me sempre meglio la linea fissa piuttosto che il 4G che sì ti darà anche 100/20 ma come? Poi Wind lasciamo perdere, un incubo! A meno che tu non sia in una zona dove usi solo tu il 4G...
Quotone!
Era quello che mi stavo chiendendo anch'io... Cioè ma alla fine scrivete qualcosa di preciso! Prendete almeno i comuni grossi di Torino, Milano, Roma, Napoli e fate delle chiamate, per capire cosa succederà nei comuni dell'interland dove i lavori non sono ancora terminati, quali sono le previsioni, ecc.
Ma non si faceva così giornalismo una volta?
Era quello che mi stavo chiendendo anch'io... Cioè ma alla fine scrivete qualcosa di preciso! Prendete almeno i comuni grossi di Torino, Milano, Roma, Napoli e fate delle chiamate, per capire cosa succederà nei comuni dell'interland dove i lavori non sono ancora terminati, quali sono le previsioni, ecc.
Ma non si faceva così giornalismo una volta?
Ah, allora non sono solo. Pensavo ad essere io il rincoglionito che non trovava un nesso. Infatti sotto al titolo c'è scritto tutt'altro.
Comunque per come la vedo io, tutta stà gran manfrina per eliminare la concorrenza e far sì che Timmerda resti sempre al comando a fare come minchia gli pare. Probabilmente qualcuno ha ben previsto che OpenFiber gli avrebbe fatto il sederino a strisce e così sono corsi ai ripari.
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