TIM: attivata a Torino la prima antenna 5G in Italia. Connessione oltre i 20 Gigabit/s

L'operatore italiano ha realizzato il primo passo verso la rete mobile di prossima generazione. In collaborazione con Ericsson e Qualcomm ha attivato la prima antenna in Italia 5G capace di raggiungere 20GB/s con latenza infinitesimale. Ecco i dettagli.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 14 Dicembre 2017, alle 18:01 nel canale TelefoniaTIM
TIM accende i motori del 5G e a Torino, grazie alla collaborazione di Ericsson e Qualcomm, attiva la prima antenna ad onde elettromagnetiche operante a 28GHz in Italia per la rete mobile ultra veloce di prossima generazione. Un nuovo primato su territorio nazionale che ha permesso di totalizzare una velocità pari ad oltre 20Gbit/s ossia 20 volte superiore all'attuale record realizzato dall'attuale rete LTE oltretutto con una latenza talmente ridotta da poter essere impiegata in moltissimi ambiti anche di criticità come quelli medici o dell'industria di nuova generazione.
Durante l'evento di presentazione è stato possibile avere un assaggio di quello che sarà possibile fare con questa nuova generazione di connessioni mobile. Parliamo ad esempio della possibilità di visitare "virtualmente" parlando un determinato luogo a distanza di chilometri e chilometri. In questo caso direttamente dal Politecnico di Torino è stato possibile visitare Piazza Carlo Alberto pur trovandosi dall'altra parte della città. Addirittura una guida "avatar" capace di accompagnare il visitatore (dotato di visori e sensori) nella storica piazza permettendo di sperimentare le capacità della virtual reality.
Quello che gli invitati hanno potuto osservare è l'alto livello della velocità della rete 5G che ha permesso di avere una interazione immediata tra la guida, l'ambiente virtuale e il visitatore. Questo è il vantaggio del nuovo 5G e, come dichiarato da TIM, è solo l'inizio perché si potrà ad esempio entrare in un museo torinese stando comodamente seduti in qualsiasi altra città del mondo.
La connessione record segue il protocollo d’intesa siglato lo scorso marzo tra TIM e il Comune di Torino, per la realizzazione del progetto “Torino 5G”, che prevede una progressiva copertura della città con la rete di nuova generazione entro il 2020. Con la partnership su Torino, TIM ed Ericsson, rafforzano una collaborazione avviata lo scorso anno con il programma “5G for Italy”, che sta dando vita ad un ecosistema aperto per la realizzazione di progetti innovativi e servizi abilitati dalla rete di quinta generazione.
E' palese sotto questo punto di vista lo sviluppo di un ecosistema creato ad hoc proprio per la rete veloce capace di valorizzare anche il patrimonio culturale delle città in cui verrà adottato. Ecco che per Torino si sta pensando già alla creazione di applicazioni atte a far conoscere le risorse culturali e artistiche con soluzioni di smart city ma anche monitoraggio dell'ambiente, automotive ma anche educazione, sanità e molti altre categorie che permetteranno quel processo di trasformazione digitale dell'Italia programmato.
"La dimostrazione di oggi, prima nel suo genere in Italia, ci proietta nel futuro offrendo uno sguardo concreto su come il 5G consentirà alle persone, agli oggetti e ad intere industrie di connettersi, trainando la nascita di nuovi servizi", ha voluto ribadire Federico Rigoni, Amministratore Delegato di Ericsson in Italia.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi...
Scordarsi di usarla all'interno di abitazioni, in auto, ecc.ecc...
il problema delle frequenze più alte è che sono maggiormente soggette a disturbi ma per il corpo umano da quanto mi risulta la frequenza elettromagnetica più pericolosa è 2450 MHz... quella dei ripetitori wifi di casa per intenderci (anche se le potenze in gioco in questo tipo di apparecchi sono per legge molto molto basse) e che è la stessa frequenza usata dai forni a microonde per trasferire il massimo dell'energia all'acqua contenuta nei cibi.
In sostanza più ci si allontana dalla frequenza di risonanza dell'acqua ed inferiore è lo scambio di energia quindi 28Ghz da quel punto di vista dovrebbero essere molto meno pericolosi (dico dovrebbero in quanto essendo frequenze non ancora utilizzate al momento lo sa solo dio se non ci possano essere in seguito problemi di differente natura a noi attualmente ancora ignoti..)
Con un utente solo, anche le vecchie Ethernet 10mb andavano velocissime...
Anche per gli studi piccoli/medi è più che sufficiente
il problema delle frequenze più alte è che sono maggiormente soggette a disturbi ma per il corpo umano da quanto mi risulta la frequenza elettromagnetica più pericolosa è 2450 MHz... quella dei ripetitori wifi di casa per intenderci (anche se le potenze in gioco in questo tipo di apparecchi sono per legge molto molto basse) e che è la stessa frequenza usata dai forni a microonde per trasferire il massimo dell'energia all'acqua contenuta nei cibi.
In sostanza più ci si allontana dalla frequenza di risonanza dell'acqua ed inferiore è lo scambio di energia quindi 28Ghz da quel punto di vista dovrebbero essere molto meno pericolosi (dico dovrebbero in quanto essendo frequenze non ancora utilizzate al momento lo sa solo dio se non ci possano essere in seguito problemi di differente natura a noi attualmente ancora ignoti..)
In realtà il 5G arriverà fino a 60Ghz, ma la frequenza conta poco per gli eventuali danni al nostro organismo. Ci saranno migliaia di antenne in una città, il rapporto più o meno è di 40 antenne 5G ogni antenna 2/3/4G. L'intera stazione radio comprensiva di banda base trasmettitori ed antenne sarà grande quanto un router WiFi, in realtà si tratterà proprio di hot spot, posti ogni 50m, con una potenza massima inferiore al W ma che alla fine lavorerà intorno ai 100mW esattamente come i nostri router WiFi in casa. Considerate che uno smartphone emette mediamente 2/3W durante una chiamata e ce lo abbiamo attaccato all'orecchio.
Il 5G permetterà di ridurre notevolmente le onde radio nelle città quando 2G e 3G verranno dismessi (sarà il 3G il primo a scomparire)
Scordarsi di usarla all'interno di abitazioni, in auto, ecc.ecc...
Infatti gli operatori faranno anche reti indoor negli uffici o nei condominii, probabilmente daranno in comodato d'uso anche dei piccoli apparati da mettere dentro casa e da attaccare alla fibra di casa per avere il segnale indoor, magari inserito in un abbonamento dati. Negli uffici e nei luoghi pubblici ci saranno sicuramente. Le vetture avranno delle virtual sim integrate con antenna esterna e hot spot wifi per collegare gli apparati dei passeggeri oltre per erogare i servizi dell'auto stessa cosa che in parte già avviene con 3g/4g.
Nei centri direzionali con grattaceli la rete sarà anche verticale, altrimenti il segnale non arriverebbe ai piani più alti.
Tutto questo ovviamente funziona solo se la fibra sarà presente ovunque nelle città. Tim e Fastweb prevedono all'inizio di mettere le prime picocelle 5G dentro gli armadi delle VDSL, useranno frequenze medio basse, intorno ai 6Ghz che gli permette di avere una rete continuativa anche se tra gli hot spot c'è circa 1km. Ma per passare a frequenze e bande più alte i cabinet non bastano, servirà attaccare questi hot spot direttamente sui muri dei palazzi a circa 3m di altezza ogni 50/150m connessi in serie, il che vuol dire, fibra ovunque.
Queste reti 5G sarano presenti soprattutto nei grossi centri abitati, in quelli più piccoli o nelle zone rurali si useranno bande più basse o rimarrà il 4G
Prendo atto ma non ne capisco l'utilità...
Se sei in casa ed hai la fibra, a meno che non vuoi fare benchmark di velocità con il cellulare, un access point, è sufficiente...
Questo lo vedo già più sensato...
E di questo ne ero sicuro, da me 4g a vita !
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".