Prossimi smartphone ZTE come Nexus: Google Now Launcher sarà nativo

ZTE ha annunciato che sui prossimi smartphone distribuiti in commercio, il launcher installato nativamente sarà quello proprietario di Google, tipico dei dispositivi Nexus
di Nino Grasso pubblicata il 22 Luglio 2014, alle 10:01 nel canale TelefoniaGoogleZTENexus
Nel corso del tempo i vari produttori Android si sono progressivamente discostati dall'incarnazione originale di Google con personalizzazioni grafiche più o meno estreme. Per offrire dispositivi il più distinguibili possibile, società come Samsung, HTC, o la stessa Motorola, approntano layout specifici per introdurre nuove funzionalità esclusive e una grafica più accattivante.
Si allontana da questo trend, non sempre apprezzato dagli utenti più scafati, troviamo ZTE. La società ha annunciato il lancio di nuovi smartphone che utilizzeranno Google Now Launcher in via predefinita, proprio come avviene sui dispositivi Nexus distribuiti da Google. Questi supporteranno l'integrazione del comando vocale "Ok, Google" per attivazione dell'assistente vocale senza interagire fisicamente con lo smartphone.
Il primo dispositivo con le funzionalità descritte sarà la versione per l'Hong Kong di Blade Vec 4G, già disponibile in Europa e Cina senza la feature. Lo smartphone verrà lanciato il prossimo 24 luglio, insieme ad un altro dispositivo premium di ZTE (non meglio specificato) con il launcher di Google. In futuro seguiranno altri modelli con le stesse caratteristiche software e con l'implementazione del Google Now Launcher.
Al momento la società non ha rilasciato i piani per il lancio delle funzionalità anche sulle versioni europee e cinesi di Blade Vec 4G, anche se gli utenti possono semplicemente scaricare il launcher da Google Play Store. Google Now Launcher è un software decisamente limitato se paragonato ad altre soluzioni di terze parti: nel caso di ZTE, l'unico valore aggiunto sarebbe infatti l'implementazione delle schede di Google Now sulla schermata principale del dispositivo.
Proprio per questo riteniamo improbabile che una novità di tale portata venga introdotta su dispositivi della concorrenza più blasonata, che da tempo percorrono la via delle personalizzazioni più estreme snaturando, talvolta, l'essenza minimalista dello stesso Android. Per una compagnia come ZTE, che produce dispositivi a basso costo e da grandi volumi, una strategia di questo tipo ha più di un senso. La società può offrire ai propri utenti i tool di lavoro essenziali proposti da Google, garantendo probabilmente aggiornamenti più rapidi.
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