Occhio alla truffa su WhatsApp: in Italia annunci di smartphone fraudolenti

TrenDevice ha avvisato le Autorità di alcuni tentativi di truffa a nome della società avvenuti attraverso il client di messaggistica online
di Nino Grasso pubblicata il 27 Settembre 2017, alle 10:01 nel canale TelefoniaA denunciare l'ennesima truffa su WhatsApp in opera oggi in Italia è TrenDevice, che è la vittima indiretta della nuova azione criminosa intrapresa sfruttando il client di messaggistica di Koum. L'azienda, specializzata nel ritiro e nella vendita di iPhone e iPad ricondizionati, ha ricevuto diverse segnalazioni da parte dei propri clienti vittime - a loro volta - di tentativi di truffa. WhatsApp rappresenta il primo mezzo di contatto per poi completare l'illecito.
TrenDevice spiega che bisogna stare attenti ad eventuali "tecnici e commerciali dell'azienda" che contattano potenziali clienti su WhatsApp. La compagnia non usa l'app per smartphone per erogare il servizio di "Ritiro usato" quindi, se capita, è un'assoluta certezza che si tratti di una truffa. I presunti tecnici contattano gli utenti che hanno inserito un personale annuncio di vendita dello smartphone sui vari servizi online appositi (Subito, eBay) inviando il seguente messaggio.
"Buonasera, mi scuso per il disturbo. La contatto in merito al suo annuncio, nome telefono, per conto di TrenDevice. Abbiamo visto il suo prodotto e siamo interessati all’acquisto diretto del prodotto al prezzo che ha messo.
Non si tratta di un conto vendita ma siamo interessati a comprare il prodotto, in modo diretto, come azienda. Le vogliamo offrire l’oppurtunità di vendere il suo prodotto in maniera istantanea e sicura, senza inutili perdite di tempo. Ci prendiamo responsabilità e costi di spedizione. Nel caso scelga di vendere il suo prodotto attraverso il nostro servizio, avrà anche un regalo del 20% su qualsiasi prodotto che desidera nel nostro negozio fisico ed online
Se le interessa le spiego la procedura semplice e gratuita per vendere il suo prodotto attraverso il nostro servizio, altrimenti possiamo solo augurarle una buona vendita tra privati".
Una volta agganciata la vittima, i truffatori comunicano un indirizzo di spedizione e in alcuni casi segue anche una telefonata proveniente da un numero straniero. Dopo aver ricevuto il dispositivo, fa sapere l'azienda, si perdono le loro tracce. TrenDevice ha già contattato le Autorità competenti e la Procura della Repubblica per rintracciare i delinquenti dietro alla nuova truffa su WhatsApp e per "bloccare rapidamente ed efficacemente questa azione criminosa tuttora in corso".
25 Commenti
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Per ogni cosa che metto in vendita su subito, arriva una mail quasi sempre costa d'avorio o similari, che la vuole comprare, anzi mi da più soldi di quelli che chiedo io, però:
1) devo anticipare le spese di spedizione
2) manda un falso certificato di pagamento tramite bonifico/paypal
3) altre ed eventuali...
Ho anche una vecchia stufa a legna, che pare sia assai richiesta per affrontare i rigidi inverni che ci sono in nigeria
Il più bello è stato uno che come indirizzo di consegna, aveva messo una fermata di autobus !
La regola base è prima prendere i soldi, NON TRAMITE PAYPAL, poi quando vedi materialmente i soldi, allora spedisci !
no seriamente, se vendi in rete e non sai che devi prima vedere i soldi e poi consegnare la merce meriti di essere raggirato
Soprattutto se lo vai a spedire a tue spese in nigeria !
Dici non tramite paypal perchè l'utente può annullare il pagamento e chiedere il rimborso con una scusa qualsiasi?
Ma chi vende non ha nessun genere di protezione da questo punto di vista?
Non so.. dopo che un pagamento è stato effettuato quanto è il tempo massimo per poter chiedere indietro i soldi?
Se non si usa Paypal che cosa si può usare di altrettanto pratico? Postepay o bonifico?
Ma chi vende non ha nessun genere di protezione da questo punto di vista?
Non so.. dopo che un pagamento è stato effettuato quanto è il tempo massimo per poter chiedere indietro i soldi?
Se non si usa Paypal che cosa si può usare di altrettanto pratico? Postepay o bonifico?
Negli anni, la protezione si è spostata al 99% a favore del compratore...
se vendi ecco cosa ti può succedere:
1) Apre un reclamo perchè è diverso da quello che doveva essere, paypal gli da ragione, lui prende una scatola vuota, te la spedisce e paypal gli ridà i soldi e tu non puoi farci nulla.
2) Fa un chargeback alla carta di credito, la carta di credito li toglie a paypal, paypal gli toglie a te.
Quindi, perdi l'oggetto, perdi i soldi perchè paypal gli ridà al compratore e gli perdi nuovamente perchè il compratore ha fatto un chargeback e paypal te li prende la seconda volta.
La beffa, è che quando paghi con paypal paghi la protezione utente ma solo dal lato compratore !
Ci aggiungiamo che ha 180 giorni di tempo, e abbiamo chiuso il cerchio !
Postepay non è un sistema di pagamento, il bonifico invece lo è.
Ma chi vende non ha nessun genere di protezione da questo punto di vista?
Non so.. dopo che un pagamento è stato effettuato quanto è il tempo massimo per poter chiedere indietro i soldi?
Se non si usa Paypal che cosa si può usare di altrettanto pratico? Postepay o bonifico?
Paypal protegge da sempre gli acquirenti e non le aziende che vendono. Lo utilizzo da più di 12 anni e l'ho capito dal primo giorno leggendo i loro termini e condizioni. È palesemente dalla parte del consumatore / utente finale e vive sulle spalle delle aziende che non solo pagano commissioni elevate ma devono anche sottostare a regole che rendono facili ed agevoli le truffe ai loro danni.
L'errore più grande che ha fatto Paypal a mio avviso è stato quello duplicare i sistemi di protezione che già esistono al livello bancario e di carte di credito. Se mi truffano posso annullare il pagamento alzando il culetto dalla sedia presentandomi in banca e dando le opportune spiegazioni. Magari serve anche una denuncia. Paypal ha pensato bene di spostare questo passaggio online permettendo a tutti i lamer del mondo di annullare i pagamenti comodamente a casa fornendo motivazioni false o stupide che in banca non reggerebbero un solo attimo. E poi ce lo vedi un truffatore seriale andare in banca ogni giorno a richiedere di annullare pagamenti? In tempo zero si capirebbe che c'è qualcosa di strano. Però se lo fai online è assolutamente normale. Che c'è di strano in un account che nell'arco di un mese fa decine o centinaia di chargeback? Nulla
Personalmente ho limitato il problema, visto che di Paypal purtroppo non posso farne a meno ed ho un'attività online, utilizzando sistemi di fraud check tipo MaxMind ed attivando gli ordini manualmente con tutta calma solo quando sono perfettamente sicuro della regolarità dell'ordine. Se poi un cliente non truffatore si riprende i soldi sfruttando le scappatoie di Paypal, lo metto in blacklist e non può più darmi un euro nemmeno se vuole. Fosse per me bonifico bancario tutta la vita.
Ma chi vende non ha nessun genere di protezione da questo punto di vista?
Non so.. dopo che un pagamento è stato effettuato quanto è il tempo massimo per poter chiedere indietro i soldi?
Se non si usa Paypal che cosa si può usare di altrettanto pratico? Postepay o bonifico?
Certo che Il venditore ha la protezione, non dar retta ai soliti e tristemente noti fuffologi. L’importante è assicurarsi che il compratore abbia un indirizzo di spedizione e spedire solo a quello con tracciabilità.
Altre info qui
https://www.paypal.com/it/selfhelp/article/cos'è-la-protezione-vendite-cosa-devo-fare-per-essere-coperto-faq1156?app=searchAutoComplete
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