Netflix blocca l'accesso ai dispositivi Android con permessi di root

L'ultima versione dell'app Netflix utilizza la tecnologia DRM Widevine di Google che, fra le tante novità, impedisce il download del client su dispositivi con permessi di root
di Nino Grasso pubblicata il 15 Maggio 2017, alle 15:21 nel canale TelefoniaNetflixAndroid
Avete un dispositivo Android con permessi di root sbloccati e non potete più scaricare Netflix? No, non siete gli unici e non è arriveranno soluzioni. Si tratta invece di un cambio di strategia per la protezione dei contenuti nell'app di streaming multimediale per eccellenza, confermato dalla stessa società. Netflix ha infatti dichiarato che la sua app non sarà più disponibile su Google Play per chi possiede un dispositivo "non certificato da Google o che è stato alterato".
La novità è stata introdotta con il rilascio della recente versione 5.0 dell'app Netflix per Android, che si basa interamente sul tool di gestione DRM Widevine di Google per impedire la pirateria sui contenuti presenti. Ed è per questo che a partire dall'ultima versione chi utilizza un dispositivo cosiddetto "rootato" non può accedere a Netflix. Un cambiamento che crea qualche problema, ma che non sorprende più di tanto se consideriamo le ultime novità introdotte negli scorsi mesi.
Netflix permette adesso di scaricare alcuni dei contenuti presenti, caratteristica che facilita enormemente le procedure di copia per un uso non previsto dai termini del servizio e la conseguente diffusione illecita. In altre parole è più facile - sul piano puramente teorico - eliminare la protezione alla copia sul file scaricato, che effettuare il rip dello stream nella sua interezza. E con un dispositivo con permessi di root sbloccati si può ottenere maggiore controllo sul SO.
Questo di riflesso comporterebbe chance maggiori di aggirare il sistema DRM integrato nei file e una maggiore possibilità di divulgare illecitamente i contenuti protetti da diritti d'autore presenti sul servizio. Se da una parte le motivazioni che hanno spinto Netflix ad apportare il cambiamento sono condivisibili, dall'altra la novità potrebbe impedire l'uso dell'app ad un numero molto sostenuto di utenti che effettuano il root del proprio dispositivo per moltissimi altri motivi.
Al momento però il blocco è particolarmente "soft", visto che impedisce il solo download dell'app via Google Play. Gli utenti possono scaricare l'applicazione da altre fonti per poi installarla aggirando del tutto lo store ufficiale di Android, tuttavia il cambiamento di strategia da parte di Netflix è chiaro e coinvolge anche gli utenti che effettuano il root sul proprio dispositivo esclusivamente per motivi di personalizzazione. Di seguito riportiamo la nota che Netflix ha rilasciato ad AndroidPolice:
"Con la nostra ultima release 5.0 ci basiamo interamente sul DRM Widevine fornito da Google; pertanto molti dispositivi non certificati da Google o che sono stati alterati non funzioneranno con la nostra ultima app, e questi utenti non vedranno più l'app Netflix su Play Store".
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info...disse quello che confronta un servizio(che può piacere o meno) con un'azione illegale...
...e poi accusa loro di essere truffatori...ma proviamo a seguire il ragionamento...in cosa consisterebbe la loro truffa legalizzata?
A dire il vero offrono un servizio di qualità quasi unico nel suo genere con decine di serie e anche film prodotti da loro.
Per il gratis, mi sa che confondi rubare con entrare in possesso a titolo gratuito.
...e poi accusa loro di essere truffatori...ma proviamo a seguire il ragionamento...in cosa consisterebbe la loro truffa legalizzata?
Lol, la gente sta fuori
Consiglio d'amico? Cambia spacciatore.......
Cioè, se si tratta del primo caso, quanto ci vorrà mai a scaricare l'apk da apkmirror, aptoid o altri lidi?
Molto meno faticoso che stare lì a cercare e scaricare dai bassifondi della rete, illegalmente peraltro.
Non capisco la questione della certificazione: quindi non sarà disponibile su telefoni non certificati, come i Meizu?
Comunque a me pare una violazione di libertà, tra l'altro se una persona volesse piratare qualcosa non potrebbe usare il PC dove per fortuna non esiste il concetto di root non abilitato?
@sdomenico588
Illegalmente e con malware a non finire.
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