Microsoft Defender, l'antivirus è in arrivo su iOS e Android: ecco a cosa servirà

L'antivirus di Microsoft potrebbe arrivare presto su iOS e Android, con l'obiettivo di prevenire malware e attacchi di phishing
di Nino Grasso pubblicata il 22 Febbraio 2020, alle 09:01 nel canale TelefoniaMicrosoftiOSAndroid
Microsoft sta portando il suo software antivirus, Microsoft Defender, anche su iOS e Android. Ad annunciarlo è la stessa società con un post sul blog ufficiale. Purtroppo nella pagina non si leggono molti dettagli relativamente all'iniziativa, ad eccezione che durante la RSA Conference scopriremo dettagli in più a riguardo che si terrà dal 24 al 28 febbraio 2020 a San Francisco.
Microsoft Defender ATP (Advanced Threat Protection) è già disponibile su macOS e su Linux sotto forma di anteprima pubblica (è arrivata proprio in queste ore). La società madre del sistema Windows ha inoltre dichiarato nel post che il supporto a Linux è stata una caratteristica particolarmente richiesta dagli utenti, e adesso è possibile provarla per tutti gli interessati.
Le novità in ambito Defender ATF fanno parte della più ampia strategia Microsoft 365. L'azienda desidera che tutti i servizi proprietari siano utilizzabili a prescindere dalla piattaforma in uso, quindi ovviamente gli stessi servizi devono essere compatibili con macOS, Linux, Android e iOS, senza eccezioni. La sicurezza è uno dei focus principali dell'azienda, e Microsoft non nasconde di ritenersi in una posizione migliore nel settore rispetto ad altri competitor.
Per quanto riguarda Defender su iOS e Android, non è chiaro quale sarà la funzione delle applicazioni, soprattutto sul sistema operativo Apple. iOS nasce come sistema chiuso e con limitazioni di varia natura, anche e soprattutto nei confronti di software che gioco forza devono intervenire con le parti più profonde del sistema operativo (come proprio un antivirus). Sulla piattaforma della Mela Defender potrebbe essere limitato all'uso con le sole app Microsoft, come ad esempio come soluzione per evitare attacchi phishing via email.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDovrebbe essere messo di default direttamente nel Kernel Linux.
Mando subito una mail a Linus Tolvards.
Anche ChromeOS beneficerebbe di Microsoft Defender.
Ovviamente, MS un sistema operativo per Smartphone, no eh? Ah... Windows Phone. Defunto.
Premetto che non sono Stallman!
Non sono Richard Stallman (solo per dire che non sono un super espertone) ma prendere in giro Microsoft perché sta cercando di mettere un antivirus in Linux non lo trovo così divertente,mi sembra la stessa cosa di quando gli utenti osx dicono che l'antivirus non serve su Apple ( cosa smentita dall'aumento del 400% di virus,troian e quant'altro,articoli di qualche manciata di giorni fa).Se dal mese prossimo Microsoft usasse Linux come base e facesse una gui uguale a Windows 10 (come nell'articolo del finto Windows 10) su tutti i computer del mondo che hanno installato Windows,ovvero tanti,sono sicuro che salterebbe fuori che Linux non è così supersicuro come tutti affermano.
Bè se l utente che usava prima Windows si ritrova pari pari ad usare Linux i casini li combinerá ugualmente.
Se usi il pc COME SI DEVE e non clicchi a caso su tutto senza leggere anche Windows è sicuro.
Linux ha il vantaggio di obbligarti ad usare una password per i cambiamenti al sistema, cosa che Windows non fa, ma se l utente ha la password e la usa la sicurezza va a farsi benedire come su Windows.
@aqua84: in realtà né Linux né Windows cercano di proteggersi dall'utente stesso.
Sicuramente c'è da dire che la distribuzione di applicazioni per mezzo di repository controllati aumenta la sicurezza in qualche misura rispetto ad avere applicativi scaricati ed installati da chissà dove. Concettualmente non è molto diverso dall'avere uno store di applicazioni.
@aqua84: in realtà né Linux né Windows cercano di proteggersi dall'utente stesso.
Sicuramente c'è da dire che la distribuzione di applicazioni per mezzo di repository controllati aumenta la sicurezza in qualche misura rispetto ad avere applicativi scaricati ed installati da chissà dove. Concettualmente non è molto diverso dall'avere uno store di applicazioni.
L'utente medio Linux (ed Apple ancora di piú
L'avevo scritto nei commenti di un altra news, in seguito all'apertura di un link arrivato da un contatto WA di mia mamma che aveva reso lo smartphone una pattumiera, ho dovuto piallare completamente il sistema e resinstallare tutto.
Mi chiedo perché non sia possibile impostare una password per l'installazione delle applicazioni e per avviare qualsiasi cosa non a livello utente. È troppo facile spostare una spunta per fare il bello e il cattivo tempo.
Cliccare su sì equivale a spostare la spunta su "permetti installazione da origini sconosciute", servirebbe un sistema che giri a livello utente e una password per le operazioni che lo richiedono, così almeno si spera venga attivato il cervello prima di proseguire e non si rischia nemmeno di cliccarci per errore.
In tutte le distribuzioni Linux che ho avuto modo di provare è la prassi, giustamente.
articolo: "Per quanto riguarda Defender su iOS e Android, non è chiaro quale sarà la funzione delle applicazioni"
"Ecco a cosa servirà: Boh?"
Certo non è la prima volta che succede, ma fa sempre ridere...
Comunque sono confuso, ho letto "ecco" nel titolo e poi mi sono accorto che non è un articolo di Mucciarelli... ci sono gli estremi per fare una denuncia per plagio?
Parlavo di Android, per evitare situazioni come quella descritta nel mio primo post. Windows lo configuro cosí su tutti i dispositivi che mi capitano sotto mano da parecchio, anche non miei.
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