LG è morta, lunga vita a LG: ecco gli smartphone memorabili della storia dell'azienda

LG ha appena dichiarato l'addio al mondo degli smartphone e, sebbene ultimamente i suoi smartphone non siano stati al top delle classifiche di vendita, vale la pena ricordare i device memorabili dell'azienda e l'impronta che hanno lasciato all'intero mercato globale
di Nino Grasso pubblicata il 06 Aprile 2021, alle 13:41 nel canale TelefoniaLG
LG non è più fra i competitor nell'affollato mercato degli smartphone, e la notizia del suo abbandono ha sicuramente lasciato con l'amaro in bocca i più attempati fra gli appassionati di telefonia. E' vero che LG non produce smartphone di successo da alcuni anni rispetto alle continue e inarrestabili evoluzioni provenienti dalla Cina (spesso proposte ai clienti sottocosto), ma è altrettanto vero che in passato i coreani hanno proposto innovazioni interessanti lasciando un segno indelebile nel mercato degli smartphone.
L'azienda coreana, che comunque rimarrà attiva in innumerevoli mercati oltre a quello degli smartphone, non merita di essere ricordata come una presenza periferica nel settore nonostante i suoi cellulari di rado siano stati grossi successi commerciali. Immaginate oggi uno smartphone privo di fotocamera ultra grandangolare sul retro? Ecco, LG è stata la prima a farlo. Ma ancora peggio, immaginate oggi uno smartphone senza design "all-screen", privo di tasti? Ancora una volta: i primi sono stati proprio loro.
I primi passi di LG nel settore degli smartphone
L'esperienza di LG nel settore della telefonia arriva ancor prima dell'avvento dei primi smartphone, e i coreani sono stati i primi a lanciare sul mercato un telefono cellulare con display di tipo capacitivo con interfaccia utente gestibile solo ed esclusivamente con le dita: LG KE850 Prada. Piccolo excursus temporale: prima di allora gli smartphone avevano grossi tasti capacitivi davanti e, quando presente il touchscreen, si basava sulla tecnologia resistiva che prevedeva una pellicola sopra il display vero e proprio. Si usavano con il pennino, spesso, perché l'input con le dita era una tragedia.
LG KE850 Prada
A dicembre 2006, LG KE850 Prada è stato il primo telefono a prevedere un display capacitivo con la UI a supporto dell'hardware. Certo, un mese dopo è arrivato iPhone e ha rubato del tutto la scena al - mai arrivato in Italia - dispositivo di LG. Oggi l'opinione diffusa è che sia stato l'iPhone a introdurre la tecnologia sul mercato, anche perché il suo successo è stato decisamente superiore, tuttavia LG ha dato un contributo indiscutibile.
LG KU990 Viewty
Fra gli smartphone dimenticati di LG c'è anche LG KU990 Viewty. Era il 2007 quando l'azienda coreana lanciava per prima i video in slow-motion, altra consuetudine oggi. Lo smartphone riusciva a raggiungere la ragguardevole soglia dei 120fps, alla (non altrettanto ragguardevole) risoluzione di 320p. Garantiva immagini non troppo nitide, ma con capacità di rallentamento di quattro volte rispetto ai 30fps standard. LG Optimus 2X è stato, inoltre, nel 2011, il primo smartphone a registrare video in Full HD (1080p). Lo stesso anno veniva lanciato LG Optimus 3D, con doppia fotocamera per la produzione di contenuti in tre dimensioni.
I primi smartphone Android di LG
LG G2
In un epoca in cui il mercato Android era letteralmente dominato da Samsung e HTC, LG si è subito proposta fra le alternative più valide. Oltre ai dispositivi che abbiamo menzionato poco sopra, quelli che hanno riscosso maggiore successo sono stati LG Optimus G e LG G2. Quest'ultimo ha occupato per anni la prima posizione delle nostre classifiche di autonomia, implementando inoltre alcune caratteristiche in voga oggi come ad esempio il design con cornici ridotte in dimensioni. Sempre nel 2012 LG ha realizzato per Google Nexus 4, costruito sulla base di Optimus G ma con la versione stock di Android, così come pensato dalla casa madre. E' stato il primo smartphone a supportare lo standard di ricarica wireless Qi.
Google Nexus 5
Un grandissimo successo per gli appassionati è stato invece Nexus 5, proposto a un prezzo estremamente concorrenziale rispetto alle sue ottime doti tecniche. L'autonomia non era il suo punto di forza (ma in quegli anni era la prassi per la stragrande maggioranza degli smartphone di dimensioni normali), e la fotocamera non era da riferimento, ma Nexus 5 ha rappresentato un acquisto d'obbligo nella sua generazione per gli utenti più esigenti che volevano spendere il giusto per uno smartphone di qualità.
LG G5
LG G3 e LG G4 (con finitura in vera pelle al posteriore) hanno rappresentato un'evoluzione naturale rispetto a LG G2, senza neanche impensierirlo troppo in realtà per via del fatto che la personalizzazione software di LG era troppo pesante da gestire per l'hardware dell'epoca. In abbinamento alla risoluzione elevata dei display dei due smartphone (1440 x 2560 pixel), lag e impuntamenti erano all'ordine del giorno. Ulteriori grandi innovazioni sono arrivate con LG G5, uno degli smartphone più memorabili nel passato più recente dei coreani. LG G5 è stato però anche lo smartphone che ha iniziato a spingere l'azienda verso il baratro.
Da LG G5 in poi tante idee, nessun percorso chiaro
Nel 2016 si parlava spesso di smartphone modulari, con Google che spingeva la narrazione sul suo Project Ara. LG è stata l'unica fra i grandi nomi a vendere in massa un device modulare, LG G5 per l'appunto, dal momento che neanche Google è riuscita a concretizzare il suo ambizioso progetto. La novità, del tutto unica nel suo genere nel settore, non è stata accolta in maniera troppo calorosa dal pubblico a tal punto che LG ha del tutto abbandonato l'approccio modulare già con LG G6.
LG G6
Insomma, chi nel 2016 aveva investito centinaia di euro nei moduli per il G5 (ad esempio per il DAC Hi-Fi o per l'impugnatura a mo' di fotocamera), nel 2017 non avrebbe potuto più utilizzarli con G6, che aveva già abbandonato il supporto dei moduli (integrandone alcune feature nativamente) a favore del design full-screen. LG G5 è stato, inoltre, il primo smartphone con fotocamera ultra grandangolare al posteriore attraverso l'uso di due moduli: uno da 16 MP con campo visivo di 75°, l'altro da 8 MP ma capace di uno strabiliante (ancora per i canoni odierni) campo visivo di 135°.
All'epoca l'unico modo per scattare foto ultra grandangolari con gli smartphone era comprare accessori esterni, spesso di qualità infima, che fungevano da obiettivo aggiuntivo a quelli integrati. I risultati erano penosi nella stragrande maggioranza delle circostanze. Dopo LG G5, l'azienda ha faticato a creare proposte distintive sul mercato, a tal punto che i top di gamma potevano essere acquistati anche a metà prezzo solo dopo pochi mesi rispetto al debutto ufficiale. Non dimentichiamoci poi di LG Flex, anno 2014, il primo smartphone con display curvo e componenti flessibili (anche la scocca!). Innovazione indiscutibile, ma qual era l'utilità?
LG G Flex
LG G7 ThinQ spingeva principalmente sull'Intelligenza Artificiale in ambito fotografico (feature su cui puntano massicciamente moltissimi produttori ancora oggi) e non solo, e sul formato all-screen, mentre LG G8X ThinQ veniva proposto con doppio schermo attraverso una custodia che non si presentava come molto comoda. Prima di quest'ultimo modello era stato ufficializzato LG G8 ThinQ con sblocco attraverso il sistema venoso dell'utente e tecnologia Air Motion per il controllo senza touch. Insomma, tante idee, ma molte sono state considerate da critica e utenti come orpelli inutili, più scomodi che efficaci nell'uso quotidiano dello smartphone.
LG G8x ThinQ
In fascia alta, LG abbinava ai modelli della Serie G quelli della Serie V, modelli ancor più avanzati dal punto di vista tecnico ma anche più costosi e difficili da vendere. Anche questi modelli, spesso con scocca più resistente anche se non erano veri e propri rugged, presentavano novità di rilievo: LG V20 ad esempio proponeva un Quad DAC di qualità elevatissima; LG V30 un sistema aptico che ricorda quelli moderni. LG V40 ThinQ presentava invece un setup a fotocamera tripla (oggi feature comune), tuttavia per ogni generazione era sempre presente un'alternativa con feature molto più concrete per gli utenti nell'uso di tutti i giorni (basti pensare ai connazionali di Samsung, con i diversi modelli delle famiglie Galaxy S e Galaxy Note).
LG V20
LG ha sempre faticato, inoltre, a proporre smartphone di qualità sufficientemente elevata - in relazione al prezzo - in fascia media, dove invece Samsung prima e i vari produttori cinesi dopo, hanno proposto soluzioni capaci di offrire un'esperienza d'uso di qualità soddisfacente in tutte le fasce di prezzo, anche le più basse e soprattutto in quella intermedia.
LG, gli ultimi tentativi di rinascita
Negli ultimissimi periodi LG ha provato il tutto e per tutto con l'Explorer Project: fra i modelli troviamo LG Velvet, molto curato esteticamente ma con hardware poco potente, e LG Wing, con lo strano doppio display. Di recente l'azienda ha presentato uno smartphone rollable di cui aveva promesso l'arrivo sul mercato che, di fatto, non avverrà mai.
LG Wing
Gli smartphone LG non sono stati quasi mai i migliori sul mercato, e sono stati difficilmente superiori rispetto ai corrispettivi di altri brand nella stessa fascia di prezzo. Ciò nonostante l'azienda ha avuto un impatto significativo sul mercato globale, e in alcuni casi il fallimento delle innovazioni proposte ha rappresentato un esempio da (non) seguire per le altre realtà del settore. Gli insuccessi commerciali di LG sono diventati fin troppo lampanti con l'arrivo in massa dei produttori cinesi nei mercati occidentali: negli ultimi anni sarebbe stato quasi folle consigliare l'acquisto di uno smartphone LG in ogni fascia di mercato, soprattutto con le alternative proposte da brand come OPPO, OnePlus e Xiaomi, solo per citarne alcuni.
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22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon credo ne sentiremo la mancanza, anche se la concorrenza fa sempre bene.
parlo per esperienza diretta.
ciao mitici
Voglio solo dimenticarli... altro che memorizzarne il ricordo
Nessuna innovazione breaktrough? Ma hai letto l'articolo?!
Che poi gli smartphone LG avessero difetti vari è un altro discorso.
Che poi gli smartphone LG avessero difetti vari è un altro discorso.
Resta il fatto che accanto ad alcune innovazioni tecnologiche, le magagne del loro settore smartphone erano tante e tali che meritano la fine che hanno fatto.
Il G2 lo ricordo come uno dei migliori telefoni Android che ho mai posseduto, sicuramente nella top3, uno dei pochi a farmi percepire veramente un salto importante in avanti.
Lato batteria era un altro mondo, fotocamera OIS, display bellissimo.. gran telefono.
Soddisfatissimo di questo modello sono poi passato a G3: disastro totale. L'ho talmente odiato che non ricordo neppure quali erano esattamente i motivi, se non la batteria che faceva pena. Eppure era la stessa da 3000mAh, non so cosa avessero fatto per aumentare in quel modo il consumo.
Ultimo il G4, telefono non male e che mi ha soddisfatto abbastanza, ottima fotocamera, bella costruzione. Abbandonato con un po' di dispiacere quando ho iniziato ad avere anche con lui problemi di consumi, soffriva tantissimo lo stare sotto scarsa copertura mobile. Sono andato a lavorare in un ufficio in cui c'era poco segnale e non arrivavo più a sera. Venduto prima di incorrere in problemi di bootloop (che in generale in quel momento nemmeno si conoscevano ancora).
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