La ragione scientifica per cui i cavi degli auricolari si attorcigliano

Il Dipartimento di Fisica dell'Università della California ha spiegato su basi scientifiche i motivi per cui si attorcigliano i cavi degli iPhone
di Nino Grasso pubblicata il 14 Giugno 2014, alle 10:38 nel canale TelefoniaiPhoneApple
Sotto i nomi di Dorian M. Raymer e Douglas E. Smith troviamo un nuovo studio atto a dimostrare il fenomeno dell'avviluppamento dei cavi delle EarPods, ovvero i nuovi auricolari che Apple fornisce in dotazione con iPhone e iPod. Alla base di questo fenomeno ci sarebbe una spiegazione scientifica, che i fisici hanno sintetizzato in un grafico.
A riportare la notizia è un divertito Jim Edwards di Business Insider, che scrive: "Accade a chiunque possieda un iPhone. Li estrai dalla borsa o da una tasca per ascoltare un brano o rispondere ad una chiamata, e gli auricolari sembrano cospirare contro di voi. Si sono aggrovigliati in un nodo così feroce che rischi di spezzare lo stesso cavo per disfarlo".
"Succede a tutti gli auricolari, non solo a quelli Apple", continua il giornalista di BI. "Ma i grovigli di iPhone sono più evidenti perché i cavi sono bianchi, come di consueto per Apple". Non sembrerà vero, ma l'argomento dei "grovigli dei cavi degli auricolari dell'iPhone" è diventato materia di dibattito alla University of California, in cui il Dipartimento di Fisica ha realizzato uno studio specifico.
La ricerca ha dimostrato che c'è un motivo specifico per cui questo accade. I nodi degli auricolari di iPhone sono dovuti alla lunghezza del filo e alla quantità di "agitazione" a cui vengono sottoposti. Mettendo in relazione i due fattori - lunghezza e agitazione - si scopre che la percentuale con cui si formano nodi e grovigli obbedisce ad un andamento statistico che descrive una curva.
Il documento, chiamato "Spontaneous knotting of an agitated string" dimostra il fenomeno: si scopre, così, che un cavo di lunghezza inferiore ai 46cm sarà in grado di non produrre grovigli in quasi alcuna circostanza, quando posto all'interno di una scatola rotante per un periodo di tempo stabilito dai ricercatori. È tra i 46 e i 150cm che aumenta drasticamente la percentuale con cui è possibile che si formi un nodo.
Con un cavo di lunghezza superiore a 150cm, la percentuale raggiunge il 50%. I due fisici hanno eseguito ben 3.415 prove per giungere ai risultati della stramba dimostrazione scientifica. Nello specifico, i cavi utilizzati per gli auricolari da Apple misurano 139 cm, per cui la percentuale con cui si forma un nodo è prossima al 50%, come è possibile notare dal grafico riportato nella pagina.
La ricerca dimostra che l'aggrovigliamento dei cavi non è dovuto esclusivamente all'imperizia da parte dell'utente, mostrando come l'annodatura possa avvenire anche in maniera del tutto spontanea, e indipendentemente da come lo stesso utente ha sistemato e riposto gli auricolari in tasca o nella borsa. Il motivo è relativo alla lunghezza e all'agitazione del "contenitore".
Apple fornisce auricolari con i propri prodotti a partire dal 2001, con il rilascio del primo iPod, modello che è stato sostituito dal 2012 con le nuove EarPods. Anche la società ha prestato attenzione al problema dell'aggrovigliamento, presentando un brevetto in cui venivano proposti cavi di diametro maggiore per prevenire piegature e nodi di varia natura.
53 Commenti
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"La ricerca dimostra che l'aggrovigliamento dei cavi non è dovuto esclusivamente all'imperizia da parte dell'utente, mostrando come l'annodatura possa avvenire anche in maniera del tutto spontanea"
Mio cugino una volta ripose nell' armadietto 2 paia di auricolari diversi, dopo un po' cominciarono ad aggrovigliarsi tra di loro e infine si riprodussero ... fu emozionante.
TRUE STORY
TRUE STORY
e fu così che in un armadietto della centrale di Fukushima (o come si scrive) nacque il primo auricolare transgenico BT a carica perenne.
1° Ma perché in ogni notizia si finisce a parlare di Apple e di quanti brevetti deposita al giorno?
2° La notizia è olderrima
3° Se non sbaglio era Nokia che forniva degli auricolari con cavo piatto.. mai visto aggrovigliarsene uno di quelli.
CIAWA
Ricordo ancora la pubblicità in cui spacciavano per figata estremamente innovativa il poter fare una carrellata di foto di gente che altrimenti sarebbe andata fuori obiettivo, poi via software unite in un'unica foto panoramica ... mio fratello faceva già la stessa cosa con un catorcio di samsung di 250 anni fa con windows phone, che più che "touch screen" era "hammer screen" vista la forza richiesta per far riconoscere il touch ...
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