Immuni: l'applicazione contro il coronavirus potrebbe diventare obbligatoria per tutti?

Il dpcm rilasciata nella serata di ieri prevede alle Asl l'obbligo di caricare il codice chiave nell'app Immuni in caso di positività del paziente e dunque dell'utente. L'idea però è anche quella di rendere obbligatorio il download dell'applicazione per riuscire ad avere un tracciamento davvero efficace.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 19 Ottobre 2020, alle 15:06 nel canale TelefoniaNella serata di ieri il Governo ha rilasciato un nuovo Dpcm pronto a contenere la diffusione del Coronavirus che nelle ultime settimane ha visto crescere in modo esponenziale i contagi tra gli italiani, con un trend in crescita anche per tutta l'Europa. Durante la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non è stata direttamente citata ma di fatto nel testo viene menzionata l'app Immuni che vedrà un paio di novità importanti da quando è stata introdotta.
Immuni: cosa cambia per il futuro?
La prima cosa che viene alla luce leggendo il Dpcm del 19 ottobre 2020 è il fatto che l'applicazione Immuni, che conosciamo come app nazionale per la ricerca del contact tracing, per renderla più efficace obbligherà l'operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, a caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività. Questo vuole dire che il decreto impone il funzionamento del sistema di Immuni fino al renderlo operativo con la segnalazione della positività nella banca dati delle Asl e dunque del ''centralone'' di Immuni.
Il dpcm impone dunque il caricamento nel sistema del codice generato dall'applicazione di chi segnala la sua positività al COVID-19, possiede l'app Immuni nel proprio smartphone e chiaramente decide di comunicarlo per avvisare tutti gli utenti, anche essi in possesso dell'app, con cui è stato a contatto nei 14 giorni precedenti. In questo caso secondo la normativa, il codice generato dall'applicazione, deve essere preso in carico dall'operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione delle Asl, Ats e Usl in base alle Regioni.
Immuni: diventerà obbligatorio il download?
Secondo La Stampa, il Premier Conte, avrebbe idea di rendere Immuni obbligatoria al download per tutti i cittadini italiani. L'idea sarebbe arrivata dal capo politico Crimi del Movimento 5 Stelle, che avrebbe pensato in questo modo di togliere la volontarietà per il download dell'app permettendo dunque in questo modo (con l'obbligo) di avere effettivamente la possibilità di tracciare in maniera precisa la positività degli utenti visto il gran numero di malati, sia asintomatici che non, delle ultime settimane.
Una proposta che probabilmente è solo un'idea per riuscire a tappare le ali al Coronavirus che in questi ultimi mesi ha visto crescere in modo impressionante la sua diffusione. Di fatto però non tutti potrebbero avere lo smartphone a disposizione per scaricare l'app Immuni. Ecco che in quel caso, se diventasse obbligatoria, è palese che il Governo dovrebbe farsi carico di quei cittadini magari incentivando l'acquisto anche di un device di fascia bassa che supporti comunque l'applicazione Immuni. Ricordiamo che a Singapore il governo ha rilasciato in comodato d'uso alcuni smartphone agli utenti proprio per permettere il tracciamento dei positivi da Coronavirus.
Abbiamo visto che l'applicazione Immuni è stata scaricata ad oggi da quasi 9 milioni di utenti. Un numero importante ma ancora decisamente sotto le stime per un buon tracciamento dei contagi. Di fatto proprio nelle ultime settimane il numero ha visto un aumento esponenziale proprio dopo la notizia dell'aumento dei positivi degli ultimi tempi, segno che i cittadini stanno capendo la necessità di scaricare un sistema tecnologico come Immuni che permette di avere un tracciamento più efficace ed immediato rispetto ad uno manuale con le Asl.
Nel contempo Immuni permetterà di scambiare i propri dati di tracciamento con le applicazioni della Germania e dell'Irlanda per una cooperazione internazionale importante nel caso di viaggi di cittadini dei rispettivi paesi europei. Immuni, infatti, è già stata collegata al sistema della Commissione Europea che permette dunque il tracciamento anche in paesi al di fuori di quello di residenza. In questo caso è imminente l'aggiornamento dell'applicazione che permetterà di ufficializzare il tutto.
L'applicazione può essere scaricata sia sugli smartphone Android che su quelli iOS. Per i device di nuova generazione di HUAWEI (e dunque anche HONOR) l'app è in arrivo e permetterà come avviene per gli altri due sistemi operativi di tracciare i positivi tramite i cosiddetti HMS ossia i servizi di HUAWEI. L'applicazione, che sia Android, iOS e in futuro anche HUAWEI, deve essere scaricata direttamente dal sito ufficiale di immuni o dallo store di Google ed Apple, stando però attenti in questo secondo caso a scaricare l'applicazione giusta.
- SITO Ufficiale IMMUNI ----> QUI
- Applicazione IMMUNI su ANDROID ---> QUI
- Applicazione IMMUNI su iOS ---> QUI
Abbiamo visto nella spiegazione dei dettagli tecnici dell'applicazione Immuni che su alcuni smartphone più vecchi non sarebbero adatti all'installazione dell'applicazione. Nello specifico l'applicazione può venire scaricata ed installata in questi device:
- iOS: iPhone con iOS versione 13.5 o superiore. I modelli di iPhone che supportano iOS 13.5 sono iPhone 11, 11 Pro, 11 Pro Max, Xr, Xs, Xs Max, X, SE (seconda generazione), 8, 8 Plus, 7, 7 Plus, 6s, 6s Plus, SE (prima generazione)
- Android: smartphone con Bluetooth Low Energy, Android versione 6 (Marshmallow, API 23) o superiore e Google Play Services versione 20.18.13 o superiore (tutti e tre i requisiti sono necessari per usare Immuni).
436 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info[SIZE="1"]Sono ovviamente sarcastico[/SIZE]
Ma visto che sul mio iPhone 6 l'App Immuni non gira mi aspetto che il governo mi recapiti a casa un nuovo smartphone ...andrebbe benissimo anche un nuovo iPhone 12 Pro.
Cosa dice in merito la costituzione?
Prendendo ad esempio un anziano in uno degli 8000 Comuni del territorio che magari non superano i 15.000 abitanti e ove le persone vivono di socialita' reale vera e usano un telefono di vent'anni fa; e' possibile rendere obbligatorio comprare quindi obbligatorio successivamente usare lo smartphone che non e' un prodotto pubblico ma di pochi player commerciali esteri sul mercato; rendere quindi obbligatorio accettare vari "contratti" alla prima accensione degli stessi, registrarsi accounts a servizi software legati a carte di credito e/o email quindi obbligatorie anche esse, poi rendere obbligatorio registrarsi e usare un app store privato commerciale e infine obbligatorio installare e usare l' app. Poi ovviamente dopo tutto questo, immaginare di rendere quindi obbligatoria la manutenzione dell' ecosistema hardware e software per garantire un funzionamento h24? (es. si rompe lo smartphone, si scarica la batteria, non si hanno i soldi per mangiare etc...)
Imho non credo sia realisticamente probabile sebbene ritengo l'app utile.
Ma visto che sul mio iPhone 6 l'App Immuni non gira mi aspetto che il governo mi recapiti a casa un nuovo smartphone ...andrebbe benissimo anche un nuovo iPhone 12 Pro.
Il 6 e' davvero vecchio ormai, non e' aggiornato da qualche anno. Ti vuoi proprio male
Prendendo ad esempio un anziano in uno degli 8000 Comuni del territorio che magari non superano i 15.000 abitanti e ove le persone vivono di socialita' reale vera e usano un telefono di vent'anni fa; e' possibile rendere obbligatorio comprare quindi obbligatorio successivamente usare lo smartphone che non e' un prodotto pubblico ma di pochi player commerciali esteri sul mercato; rendere quindi obbligatorio accettare contratti ala prima accensione degli stessi, registrarsi accounts a servizi software legati a carte di credito e/o email (quindi obbligatorie anche esse?); poi rendere obbligatorio registrarsi e usare un app store privato commerciale e infine obbligatorio installare quindi usare l' app. Poi ovviamente dopo tutto questo, immaginare di rendere quindi obbligatorio anche la manutenzione dell' ecosistema hardware e software per garantire un funzionamento h24? (es. si rompe lo smartphone, si scarica la batteria, non si hanno i soldi per mangiare etc...)
Imho non credo sia realisticamente probabile sebbene ritengo l'app utile.
Forse basterebbe introdurre l'obbligo, senza prevedere sanzioni, per l'accesso ai locali ed ai mezzi pubblici. Entri solo se hai o sei accompagnato da qualcuno che ha l'app sullo smarphone.
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