Immuni arriva su AppGallery, lo store dei device HMS di Huawei: ecco su quali modelli funziona

L'app di contact tracing ideata per contrastare la diffusione della pandemia di COVID-19 è adesso disponibile su tutti gli ultimi smartphone Huawei
di Nino Grasso pubblicata il 02 Febbraio 2021, alle 15:01 nel canale TelefoniaHuawei
Immuni è finalmente disponibile su AppGallery, e quindi può essere installata anche sugli smartphone che vengono venduti senza Google Play Services. L'app di contact tracing per individuare eventuali focolai di COVID-19 si basa sulla variante disponibile per dispositivi Android, ma gode dell'implementazione delle Contact Tracing API di Huawei per i dispositivi proprietari.
Immuni anche sui dispositivi HMS di Huawei
Sfruttando la tecnologia Bluetooth Low Energy, Immuni è capace di stabilire un eventuale contatto fra due smartphone e quindi due utenti anche senza utilizzare in alcun modo dati di geolocalizzazione, siano essi derivati dalle antenne, sia dal modulo GPS del dispositivo. L'app non è in grado di ottenere alcun dato che identifichi l’utente, determinando solo se è avvenuto un contatto fra due o più utenti senza sapere chi siano effettivamente e dove si siano incontrati.
👉L'App #Immuni aumenta la sua compatibilità con sempre più dispositivi.
— Immuni App (@immuni_app) February 1, 2021
❗Se hai uno smartphone #Huawei cerca #ImmuniApp nell'AppGallery del tuo telefono o scaricala dai link presenti sul nostro sito ufficiale ⤵️https://t.co/k4vzA5SXUa pic.twitter.com/ruefqxboCZ
Il suo particolare funzionamento garantisce massima privacy a chi installa Immuni sul proprio cellulare, tuttavia ad oggi non possiamo purtroppo descrivere l'app di contact tracing come una soluzione efficace per il contrasto della diffusione pandemica di COVID-19. E' comunque una notizia positiva che Immuni sia disponibile anche sui diffusi smartphone Huawei, fattore che consente di avere una distribuzione più capillare della tecnologia in tutto il suolo nazionale.
"Nella lotta all’epidemia di COVID-19, l’app aiuta a notificare gli utenti potenzialmente contagiati il prima possibile, anche quando sono asintomatici", si legge nella descrizione dell'app su AppGallery. "Questi utenti possono poi isolarsi per evitare di contagiare altri, con l’effetto di minimizzare la diffusione del virus e velocizzare il ritorno a una vita normale per la maggior parte della popolazione. Venendo informati tempestivamente, inoltre, gli utenti possono anche contattare il proprio medico di medicina generale, riducendo così il rischio di complicanze".
Proprio come avviene con le applicazioni rilasciate su Google Play Store e iOS, fra i dati raccolti dall'applicazione abbiamo: il giorno in cui si è verificata l'esposizione, la durata dell'esposizione e informazioni sull'attenuazione del segnale utilizzate per stimare la distanza tra i dispositivi dei due utenti durante l'esposizione. L'app può inviare a un server centrale alcune fra queste informazioni per valutare il rischio di trasmissione, insieme alle chiavi di esposizione temporanee. Quando un operatore sanitario comunica all'utente la sua positività a un test COVID-19, verranno caricati anche tutti i dati epidemiologici disponibili dei 14 giorni precedenti. In questo caso, l'upload deve essere avviato dall'utente e approvato dall'operatore sanitario.
Immuni su HMS, quali sono i dispositivi compatibili
Immuni può essere scaricata sui seguenti device Huawei con HMS Core versione 5.1.0.300 o superiore. Ecco i modelli compatibili:
Huawei Mate 40 Pro, P Smart 2021, P40 Pro+, P Smart S, P40 Lite 5G, Y5p, Y6p, P40 Pro, P40, P40 Lite E, Mate Xs, P40 Lite, Mate 30 Pro e modelli successivi.
Proprio per evitare eventuali tentativi di frode, consigliamo agli utenti di scaricare Immuni solo da AppGallery, dai vari store nativi preinstallati sullo smartphone o dal sito ufficiale, e non da sistemi di terze parti. Di seguito riportiamo i link
- SITO Ufficiale IMMUNI ----> QUI
- Applicazione IMMUNI su device HMS ---> QUI
- Applicazione IMMUNI su ANDROID ---> QUI
- Applicazione IMMUNI su iOS ---> QUI
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPosto che la aapp in se era pure funzionante in compenso NON LO ERA (e non lo è
A questo aggiungiamo che la hanno instaallata quattro gatti e che quindi era pressochè inefficace.
MAH!! Il sistema di tracciamento dei postivi non ha mai funzionato... e sul mio iPhone diverse si è bloccata... Un inutile orpello markettaro... Peccato perchè poteva essere uno strumento davvero efficace per limitare i contatti...
Spero abbiano imposto a tutti quelli curati e vacinati di installare la App perchè è inutile rompere con la privacy.
Poi ai tempi passavano giorni se non settimane per i tamponi ora dovrebbe essere più rodato il sistema
"Spero abbiano imposto a tutti quelli curati e vaccinati di installare la App"
vedo che ne ha compreso il senso.
non mi dilungo spiegare cosa intendo, tanto capirebbe il contrario
quindi desisto.
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sul fatto che l'organizzazione che doveva essere fatta non c'è stata
ringraziate le regioni, visto che c'è stato chi ne ha fatta fare una
su base regionale.
se lo stato avesse demandato a se la gestione dell'intero sistema
ospedaliero e affini vi,
e faccio i nomi per non rischiare di sparare nel mucchio,
AlexSwitch e demon77
(il commento di maxsy non l'ho capito quindi, non la inserisco
non se la prenda), sareste messi a sparlare di autoritarismo,
di accentramento del potere e via sproloquiando.
purtroppo hanno reso il SSN su base regionale,
quindi sono loro che lo governano, ed il risultato, italiano, è questo:
la APP non è stata fatta funzionare e voi ne siete complici
aumentando, in chi legge, il dubbio che non serva a nulla
e, grazie al ca (diceva Proietti)
in Germania, 25,2 milioni di installazioni al 21/12/2021, e
128.638 casi (al 16/12/2020) sono stati segnalati dall'APP.
-
ritengo il suggerimento di Ginopilot corretto.
L'avro' installata su almeno 4 iphone, mai un problema, anzi, non consuma neanche la batteria.
Il problema e' che l'alternativa al tracciamento, necessario se si vogliono isolare e spegnere i focolai sul nascere, è fare che quello che si sta facendo, cioe' chiudere le persone a casa appena i numeri salgono troppo. E' un approccio disastroso per l'economia, ma non c'e' altro da fare.
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