HUAWEI P40: il miglior ''gregario'' a 799€. La recensione

HUAWEI P40: il miglior ''gregario'' a 799€. La recensione

E’ il fratello minore di HUAWEI P40 Pro. Non ha il suffisso ‘’Pro’’ per la mancanza di alcune componenti hardware come il periscopio. Di fatto sembra rispettare i canoni dell’azienda cinese in fatto di qualità. Sa il fatto suo e per 799€ è effettivamente un vero e proprio top di gamma anche senza servizi di Google. Ecco perché nella recensione.

di pubblicata il , alle 12:41 nel canale Telefonia
Huawei
 

Gli smartphone top di gamma più compatti sembrano risultare sempre più una nicchia per i brand che osano sempre di più e nascondono quello che a tutti gli effetti risulta comunque un’ammiraglia. Gli utenti si sono forse abituati ai display sempre più grandi ma di fatto molti ancora sono alla ricerca di smartphone più compatti capaci di entrare facilmente in tasca e che siano anche meno pesanti dei 200 e passa grammi che i vari Ultra e Pro sono aiutati a ''sfondare''. HUAWEI sembra saperlo e con la presentazione della sua serie P40 di qualche settimana fa oltre al già visto P40 Pro ha portato sui mercati anche il più piccolo P40 Lite oltre a questo HUAWEI P40 che è forse la giusta via di mezzo in tutto.  

[HWUVIDEO="2929"]HUAWEI P40: il miglior ''gregario'' a 799€. La recensione[/HWUVIDEO]

Il nuovo HUAWEI P40 è più piccolo e meno costoso della versione Pro recensita qualche settimana fa. Si affida ad uno schermo OLED da 6,1'' che in qualche modo possono essere valutate come dimensioni ragionevoli per molti aspetti. Certamente non vede la presenza del refresh rate a 90Hz ma dalla sua possiede un'elevata nitidezza e il medesimo chip proprietario Kirin 990 5G da top di gamma. Lo schermo vibra per rendere possibile la propagazione del suono dalla capsula auricolare che non è effettivamente presente e lo scanner di impronte digitali sotto il display possiede la medesima velocità e precisione della versione Pro. 

HUAWEI P40 è uno smartphone della famiglia P e quindi incentrato sulla fotografia. Per questo offre alcune delle caratteristiche chiave della fotocamera che si trova sul fratello maggiore come il nuovo obiettivo principale da 50 MP, completo di filtro RYYB, OIS e 4K con acquisizione a 60 fps. La gamma di zoom è limitata a 3x vista l’assenza di un obiettivo a periscopio, mentre il sensore Ultra Grandangolare utilizza un obiettivo da 16 MP più tradizionale rispetto a quello da 40MP presente sul Pro. Non esiste poi la  quarta fotocamera (ToF) sul retro del P40 invece presente sulla versione Pro. Per quanto concerne la fotocamera selfie parliamo del sensore ad alta risoluzione da 32 MP disponibile sul modello Pro, ma non vi è l'autofocus (peccato). Almeno ha la fotocamera a sensore IR per lo sblocco veloce e sicuro con il riconoscimento facciale.

Più piccolo nelle dimensioni ma anche nella batteria. Ecco che HUAWEI P40 possiede una batteria da 3.800 mAh. Velocità di ricarica ferma a 22,5 W, ma comunque abbastanza veloce per ricaricare senza dover attendere troppo. Manca però la ricarica wireless che forse potrebbe far storcere il naso ad alcuni. 

Indice

HUAWEI P40: prezzo e promo di lancio

HUAWEI P40 viene venduto in una sola versione ossia con 8GB di RAM e 128GB di memoria interna che potrà comunque essere integrata con schede NMCard fino a 256GB. 

HUAWEI P40 Pro da 8GB + 128GB: 799,90 € 

 

 

UNBOXING

Il bundle di vendita del nuovo HUAWEI P40 è degno di un device top di gamma e praticamente identico a quello della versione Pro. 

Nella nostra dotazione abbiamo ricevuto:

  • Huawei P40 il caricabatterie SuperCharge da 22,5W, un cavo Type-C, lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento di SIM e NM Card, e un paio di auricolari con connettore Type-C. È probabile che nella confezione in vendita ci sia anche l'adattatore jack per cuffie da Type-C a 3.5mm.

Lo smartphone viene esposto all'utente non appena si rimuove il coperchio della scatola, che è in cartone e super-minimalista: sulla parte frontale vediamo il logo Huawei e il nome del device scritto con un carattere color ambra in materiale riflettente. Per quanto riguarda gli auricolari presenti, invece, nessuna sorpresa: la qualità audio non è il massimo, ma possiamo dire che sono più che buoni per le chiamate e soddisfacenti anche per la musica soprattutto se non si hanno pretese.

DESIGN: display ''flat'' ma che posteriore!

Huawei P40 somiglia davvero molto al modello Pro non appena lo si guarda. Prendendolo in mano però qualche logica differenza c’è e quel display a quattro lati curvi che avevamo davvero tanto elogiato sulla versione P40 Pro qui è solo un ricordo. Non ci sono curvature sul display del HUAWEI P40 e forse questo potrebbe essere un forte vantaggio per tutti coloro che non amano utilizzare i pannelli anteriori curvi. 

La presa di HUAWEI P40 è immediata, precisa e fortemente ergonomica. Lo smartphone non può davvero scivolare una volta in mano mantenendo comunque una sensazione di device premium con il dettaglio di materiali esigenti come  l’alluminio rispettivamente per la scocca e la cornice. La parte anteriore presenta dunque uno schermo OLED da 6,1" con foro per la fotocamera anteriore posto nella parte superiore sinistra. L’ingombro complessivo del device è davvero minimale vista anche la riduzione delle cornici che lasciano spazio alla superficie dello schermo e mantengono il device relativamente compatto in mano.  

Proprio come su P30 Pro e P40 Pro, il display funge anche da auricolare. Vibra per produrre suono nelle chiamate vocali e il suono è impeccabile proprio come se fosse presente una vera e propria capsula auricolare. Sfortunatamente, non può divenire anche altoparlante, quindi niente ascolto stereo proprio come avveniva già nella versione Pro.

Il lettore di impronte digitali sotto il display è molto buono: è tra i più veloci disponibili sul mercato, con precisione e affidabilità eccellenti. Ha un'area di scansione maggiore del 30% rispetto alla generazione P30 e funziona davvero più velocemente e senza errori nella scansione quotidiana.

La parte posteriore vede una cover in alluminio completamente opaca e capace di rendere davvero molto in termini estetici. Il pannello è bello da vedere con giochi di riflesso in base alla luce e soprattutto anche da toccare con una facilità di presa in mano elevata. In alto è presente la struttura del comparto fotografico che è dimensionalmente importante ma meno di quanto visto con HUAWEI P40 Pro. Qui la configurazione a 3 sensori è abbastanza sporgente rispetto alla linea della back cover ma è palese che l’hardware risulta importante e al momento difficile mantenere uno spessore del device basso con un comparto tecnico fotografico del genere. Più in basso è presente il sensore Ultra Grandangolare da 16MP, quindi salendo il principale da 50MP e in alto il teleobiettivo da 8MP affiancato da un doppio Flash LED.

Il resto vede la presenza di una cornice in alluminio lucido con la presenza sulla destra del classico pulsante di accensione e spegnimento con la colorazione arancione quindi il bilanciere unico del volume. Nella parte inferiore il carrellino per la nanoSIM, una porta USB-C, il microfono e l’unico altoparlante.

Come detto sono le dimensioni a caratterizzare molto la compattezza del nuovo HUAWEI P40 con i suoi 148,9 x 71,1 x 8,5 mm ed un peso di 175 grammi. Le dimensioni sono una piacevole sorpresa di questo HUAWEI P40 rispetto ai tradizionali flagship caratterizzati da  grandi schermi. 

DISPLAY: niente 90Hz ma elevata nitidezza

HUAWEI P40 è in possesso di un display OLED da 6,1" con risoluzione Full HD+. Lo schermo, a differenza del modello Pro, supporta solo la frequenza di aggiornamento standard a 60Hz e questa è probabilmente è l’unica e più importante differenza tra le due versioni. La risoluzione effettiva dello schermo è di 2.340 x 1.080 pixel il che rende la densità pari a 422ppi che equivale dunque ad uno schermo fortemente nitido soprattutto per la compattezza del display. Presente sul device già una pellicola per lo schermo pre-applicata. 

A livello tecnico il pannello misura una luminosità massima di 440 nits in modalità manuale che effettivamente è in linea con la maggior parte degli OLED. Con la modalità automatica invece il P40 raggiunge superando i 600 nit, che permettono dunque un’ottima visione soprattutto alla luce diretta del sole. A livello di precisione dello schermo da un punto di vista del colore, HUAWEI fa uso di due modalità, Intensa e Normale, il cui punto di bianco è in entrambi i casi configurabile dall'utente a mano o attraverso due ulteriori impostazioni per la temperatura colore: Fredda e Calda. Come spesso avviene su smartphone le due modalità fanno riferimento ad uno standard: Intensa si avvicina molto al P3, Normale invece allo standard sRGB, meno esteso e che permette di riprodurre livelli inferiori per quanto riguarda la saturazione.

La modalità Intensa di P40 Pro è precisa a livello di saturazione, con piccole divergenze rispetto allo standard per quanto riguarda alcuni dei colori primari e secondari, mentre è molto precisa la modalità sRGB. Se nell'uso quotidiano la modalità Intensa risulta preferibile per la sensazione di maggior vividezza, i professionisti che hanno la necessità di effettuare postproduzioni al volo su foto e video potrebbero preferire la modalità Normale. Stesso discorso anche per la fedeltà cromatica preferibile  preferibile nella modalità Normale anche se entrambe risultano abbastanza precise sotto questo punto di vista.

HARDWARE: 5G anche su questo ''compatto''

HUAWEI P40 possiede il medesimo chipset Kirin 990 5G che abbiamo analizzato con la versione di HUAWEI P40 Pro. A livello tecnico non possiamo che ripetere quanto detto ossia che Kirin 990 5G risulta essere un processore Octa-Core con un set familiare di CPU Cortex ossia 2 Cortex-A76 + 2 Cortex-A76 + 4 Cortex-A55. In questa versione 5G del SoC il clock rate massimo raggiunge i 2,86GHz con cluster da 2,36GHz e 1,95GHz per i due rispettivi altri cluster. Il non-5G abbassa il cluster centrale a 2,09 GHz e il piccolo a 1,86 GHz. La GPU è la Mali-G76 a 16 core ossia la medesima che troviamo anche sul Kirin 990 (non 5G). Presente chiaramente anche l'unità di elaborazione neurale (NPU) che si affianca al Kirin 990 5G e che risulta composta da due core "grandi" e uno "piccolo" a differenza di quella del non 5G che possedeva due core grandi solamente. 

HUAWEI P40 presenta come sempre nei top di gamma una modalità Performance in cui non si avrà conservazione in termini di calore e consumo della batteria ma offrirà prestazioni elevate sopprimendo appunto a possibili surriscaldamenti del device sotto stress. Oltretutto sono presenti 8GB di RAM e 128GB di storage interno che potranno essere comunque espansi con NM Card. 

  HUAWEI P40
OS (al lancio) Android 10 con EMUI 10.1
Processore Kirin 990 5G Octa-Core a 2.86GHz
RAM 8 GB
Display OLED 6.1" Full HD+
Risoluzione 2340x1080 px
Storage (al lancio) 128 GB + NM Card fino a 256GB
Fotocamera Posteriore

Quad Camera:
Principale 50MP (23mm - f/1.9) OIS +
Ultra Grandangolare 16MP (17mm - f/2.2) +
Teleobiettivo 8MP (80mm - f/2.4) OIS Zoom 3X
Video 4K UHD @60fps

Fotocamera Anteriore 32MP
Extra

5G NSA/SA
NFC
Sensore impronte digitali

Porte USB Type-C
Batteria 3.800 mAh + Ricarica rapida
Dimensioni 148.9 x 71.1 x 8.5 mm 
Peso 175 gr 

Guardando i risultati della CPU in Single-Core del HUAWEI P40 Pro in GeekBench sono in linea con le aspettative anche se leggermente più bassi della versione P40 Pro. Passo in avanti rispetto ai dispositivi con Snapdragon 855 sebbene i core personalizzati sovradimensionati di Exynos siano ancora senza rivali nel mondo Android. Tuttavia gli iPhone di Apple continuano a superarli.

Per i carichi Multi-core la situazione cambia in modo significativo. L'iPhone 11 Pro è ancora inarrivabile, ma HUAWEI P40 è avanti a tutti tranne rispetto ad Oppo Find X2 Pro con Snapdragon 865 sebbene la differenza tra HUAWEI e Oppo sia piuttosto sottile. Le prestazioni grafiche sono degne di nota anche se non sono in cima alla classifica. Infine, il test AnTuTu conferma come tutti i telefoni siano veloci e come HUAWEI P40 e il suo Kirin 990 5G siano vicini a ciò che offrono Galaxy S20 Ultra (Exynos 990) e OnePlus 8 Pro (S865). Lo Snapdragon 865 è il vincitore con un margine abbastanza importante. 

Benchmark

Insomma HUAWEI P40 eccelle nei benchmark sintetici e questo garantisce un notevole vantaggio nella vita reale. Non si tratta di un dispositivo da primato in classifica, anche se si difende molto bene proprio come la sua gestione termica mai esagerata.

INTERFACCIA GRAFICA: niente Google ma tanta Huawei

HUAWEI P40 arriva sul mercato con la EMUI 10.1 proprio come il fratello maggiore. È l'ultima versione dell’interfaccia grafica di Huawei ed è basata su Android 10 ma in versione Open Source. Questo significa che non ha i servizi di Google e non ha accesso al Play Store  non permettendo dunque di scaricare in quel modo le applicazioni. Conosciamo ormai questa situazione e abbiamo visto che proprio da questo punto di vista l’azienda cinese ha iniziato a creare i propri HUAWEI Mobile Services che garantiscono agli utenti di sfruttare quasi allo stesso modo il telefono grazie anche al rilascio dell’AppGallery, un vero e proprio store proprietario dove gli sviluppatori possono pubblicare le proprie applicazioni. 

HUAWEI P40 può essere sbloccato sia con l'impronta digitale sia tramite il Face Unlock 3D. Il sensore ottico di impronte digitali è il più veloce attualmente disponibile ed è alla pari degli scanner convenzionali: si illumina con una luce nel momento in cui lo si tocca e velocemente si è già sulla schermata iniziale. Grazie alla fotocamera frontale ToF, il Face Unlock risulta sicuro proprio come quello che potremmo avere sugli altri concorrenti. Funziona anche al buio ed è spesso più veloce del lettore di impronte digitali nella scansiona e nel riconoscimento del viso. 

Con il display OLED è possibile utilizzare la modalità di schermo sempre attivo andando a scegliere tra le varie skin per l'orologio. Come tutti i dispositivi basati su EMUI, è possibile impostare uno stile di blocco della Home che cambia l'immagine ogni volta che si attiva lo schermo. Scorrendo dal basso si apriranno scorciatoie per alcune utility di uso comune.

HUAWEI cerca di sostituirsi ai servizi di Google anche introducendo alcune applicazioni proprietarie che permettano di avere una certa confidenza con le attività quotidiane. In questo caso arriva c’è la sostituzione del feed di news di Google che nella nuova versione della EMUI si chiama Today. In questa pagina che si può attivare scorrendo da sinistra a destra è possibile trovare un campo di ricerca, collegamenti ai contatti preferiti, foto ma anche alcune notizie quotidiane prese dal web.  

L’importante notch in alto può essere nascosto lato software e con il display OLED è praticamente impossibile osservarlo anche se è chiaro che parte del display in altezza viene ''rubato'' dal sistema. Riprogettato anche il menu a tendina delle notifiche e dei toogle rapidi. Gli elementi sono ora circolari e risultano anche in linea non solo con il design di Android 10 ma anche con quell’essere più moderno e minimale dell’intera interfaccia di HUAWEI. 

La EMUI 10.1 basata su Android 10 è un grosso passo in avanti in fatto di modernità ed efficacia grafica da parte di HUAWEI. Le icone sono più belle da vedere, troviamo la modalità scura di sistema e molti menu sono meno invasivi e più immediati. Il multitasking è qualcosa di famigliare con un selettore delle attività che consente la modalità a schermo diviso o pop-up.

Anche su HUAWEI P40 sono disponibili tre sistemi per la navigazione. Per impostare quello di vostro gradimento è sufficiente accedere alle Impostazioni del dispositivo, selezionare la voce Sistema (l'ultima della lista) e poi premere su "Navigazione di sistema". Qui è possibile scegliere fra tre voci:

  • Gesture: la navigazione via Gesture, che avevamo già visto, consente di sfruttare tutto lo schermo nella sua interezza, anche la parte che tipicamente viene occupata e resa indisponibile dall'interfaccia standard di Android. Con questa tutte le operazioni essenziali del sistema operativo possono essere effettuate con una gesture: per tornare Indietro si usa uno swipe orizzontale da uno dei due bordi laterali; per tornare alla Home uno swipe verticale dal bordo basso verso l'alto; per le app in background lo stesso swipe ma lasciando il dito sullo schermo per qualche istante in più.

  • Navigazione a Tre tasti: la Navigazione a Tre tasti consente invece di impartire i comandi essenziali del sistema operativo (Indietro, Home, Attività recenti) attraverso tre tasti personalizzabili posizionati sulla parte inferiore dello schermo. Di default la barra di navigazione è sempre attiva e quella porzione dello schermo occupata, ma si può nascondere abilitando l'opzione apposita. In questo caso per richiamarla è sufficiente effettuare uno swipe dal basso verso l'alto.

  • Menu veloce: il Menu veloce è un sistema particolarmente artificioso, a nostro avviso, per navigare fra le schermate del sistema operativo. Una volta attivato compare un piccolo tasto circolare sullo schermo che può essere posizionato dove si vuole: premendo sul tasto si torna Indietro; tenendolo premuto nella schermata Home; trascinandolo verso destra o sinistra si va nelle Attività recenti. Questo sistema può essere utilizzato in parallelo a uno degli altri due che abbiamo già segnalato.

L’applicazione Musica non fa altro che portare in concreto anche in Italia ed Europa quello che è il progetto ipotizzato da alcuni mesi dall'azienda a posteriori del ban degli USA nei suoi confronti. AppGallery è stato il primo vero ed importante servizio capace di sostituire il Play Store, anche se solo parzialmente vista l'assenza dei servizi sviluppati da Google. In questo caso HUAWEI ha deciso di progettare anche altre applicazioni e di rendersi indipendente anche nella musica cercando fortuna con le entrate dei servizi. L’app è disponibile su App Gallery, lo store online di Huawei su cui l’azienda punta molto e su cui sta investendo milioni di dollari. Musica è un’app che prevede un abbonamento mensile per avere la modalità Premium, proprio come accade con gli altri servizi di musica streaming.

Lo stesso vale per l'app Video proprietaria: riproduce video locali, ma include anche il servizio di streaming video di Huawei simile a YouTube. Huawei ha collaborato con la BBC per offrire contenuti più interessanti oltre a tutti i video divertenti e creativi che troverai nei server di streaming di Huawei. Infine anche l’app Health di Huawei è preinstallata e offre il conteggio dei passi oltre a collegarsi con tutti i device wearable presenti sul mercato.


Huawei deve ancora lanciare la sua app Maps basata su TomTom, ma qui spera che ciò accada abbastanza presto. E poiché al P40 manca un sostituto del framework di localizzazione di Google, app come Pokemon Go e Harry Potter: Wizards Unite non possono funzionare.

HUAWEI e i servizi di Google

HUAWEI non possiede i servizi Google preinstallati su HUAWEI P40. Cosa comporta questo? Non avere a bordo il Play Store per scaricare le app e non avere nemmeno le GApps preinstallate come GMail, Google Maps ma anche Google Chrome e altro.  

HUAWEI sta cercando di risolvere la questione non tanto sul filo politico ma più su quello pratico ed è in questo senso che l’azienda ha lanciato nei mesi scorsi la sua rinnovata AppGallery ossia un vero e proprio catalogo delle applicazioni più famose: un vero e proprio antagonista del Play Store di Google. HUAWEI sta cercando di investire cifre importanti nei confronti degli sviluppatori e ammettiamo che lo store si è arricchito e non di poco rispetto a quando avevamo provato il Mate 30 Pro. Non c’è tutto e chiaramente non ci sono le app di Google ma quello che è presente funziona al 100%. 

L’applicazione Phone Clone è senza dubbio una delle applicazioni più utili nella configurazione iniziale dello smartphone. L’app permette di copiare in modo del tutto automatico e tramite la rete Wi-Fi tutto quello che era presente sullo smartphone precedente. E nel procedimento, immediato e con procedura guidata, sono comprese tutte le app installate sullo smartphone precedente, ad eccezione di Google (e alcune app bancarie), quindi i contatti ma anche i messaggi e il registro di chiamate. Tutto viene traslato direttamente sul nuovo HUAWEI P40 in modo anche piuttosto veloce.  

Come poter installare le applicazioni che non troveremo su AppGallery? Le soluzioni sono diverse. Da una parte è sempre presente il comodo ed utile Amazon App Store ossia il raccoglitore di applicazioni del colosso dell’e-commerce che permette di trovare alcune applicazioni che non sono ancora presenti su AppGallery. Basterà scaricare l’app dal sito ufficiale di Amazon, accedere con il proprio account e scaricare qualsivoglia app. 

Anche qui non tutte le app potranno essere trovate. Ecco dunque che sarà necessario utilizzare l’installazione tramite file APK scaricati direttamente dal web o magari dal sito ufficiale, se presente, del servizio che si vuole usare o ancora usando APKPure. Trovare le applicazioni in questo modo non sarà un problema e quello che di buono avremo sui dubbi di installare app scaricate da terze parti, sarà quella di avere un controllo di certificazione di app sicure prima della loro installazione direttamente tramite l'algoritmo del HUAWEI P40, che permetterà di far scattare un campanello d'allarme in caso di situazione anomala.  APKPure è un vero e proprio repository di app, funziona bene per app e giochi gratuiti con la possibilità di perfezionare il tiro scaricando gli aggiornamenti delle app direttamente dal sistema dello store alternativo. 

FOTOCAMERA: una triade di tutto rispetto

HUAWEI P40, proprio come il P40 Pro, è dotato di un obiettivo principale da 50MP denominato Ultra Vision Camera. Oltre a questo il nuovo P40 offre anche un obiettivo Ultra Grandangolare da 16 MP e un Teleobiettivo da 8 MP con zoom ottico 3x.

A livello tecnico la fotocamera principale 'Ultra Vision' utilizza un sensore Quad Bayer da 1/1,28" da 50 MP, con un filtro RYYB. Il sensore è fisicamente più grande ad esempio del sensore da 108 MP da 1/1,33" del Galaxy S20 Ultra di Samsung. Lo stesso vale per le dimensioni dei pixel in rilievo: 2,44 µm contro 2,4 µm. L'obiettivo ha una lunghezza focale equivalente di 23 mm e un'apertura f/1,9 ed è stabilizzato.

Il filtro colore RYYB ha i sub-pixel verdi sostituiti da quelli gialli. HUAWEI afferma che il giallo consente al sensore di raccogliere fino al 40% di luce in più rispetto ai normali filtri RGGB e questa modifica dovrebbe tradursi in una migliore qualità dell'immagine in condizioni di scarsa luminosità. La fotocamera ha migliorato la messa a fuoco automatica: ora possiede una messa a fuoco automatica a rilevamento di fase omnidirezionale, il che significa che utilizza tutti i pixel come pixel di messa a fuoco e ciò dovrebbe contribuire ad una messa a fuoco più rapida e accurata in condizioni di scarsa illuminazione.

Per impostazione predefinita la fotocamera produce scatti da 12,5 MP con una lunghezza focale dichiarata di 27 mm, diversa rispetto alla lunghezza focale nominale di 23 mm pubblicizzata che la fotocamera dovrebbe avere. Quando si passa però dalla modalità 50MP a 12,5MP (impostazione predefinita), si può effettivamente notare che le foto ad alta risoluzione offrono un campo visivo più ampio, il che significa che vengono effettivamente effettuati alcuni ritagli per ottenere le foto da 12 megapixel.

La fotocamera ultra-wide sembra essere la stessa del P30: un obiettivo da 16MP con obiettivo 17mm f/2.2. L'autofocus è disponibile e permette di scattare buoni primi piani oltre alle foto ultrawide. Anche il sensore teleobiettivo rimane il medesimo del HUAWEI P30 ossia un sensore da 8MP dietro un obiettivo 80mm f/2.4 ed uno zoom ottico 3x. Presenti anche la stabilizzazione ottica e l'autofocus. Anche la configurazione selfie è stata aggiornata e ora include due fotocamere ma senza l'autofocus. La fotocamera principale utilizza un sensore da 32 MP con un obiettivo da f/2.2 e 26 mm. 

L'app della fotocamera di Huawei è piuttosto funzionale e ormai la conosciamo molto bene. Presente un selettore per la modalità in basso che puoi scorrere verso sinistra o destra. Qui ci si trova di fronte ad alcuni miglioramenti rispetto al passato grazie soprattutto all’Intelligenza Artificiale. L’AI riconosce e riproduce impostazioni addirittura per oltre 1.500 scene diverse. E’ possibile ora spegnere ed accendere direttamente l’interruttore nel mirino senza dover andare nelle impostazioni. 

Presente anche la modalità Pro in cui è possibile regolare i parametri da soli: ISO (da 50 a 409.600), velocità dell'otturatore (da 1 / 4000s a 30s), compensazione dell'esposizione (da -4 a + 4EV con incrementi di 1/3 di stop) e bilanciamento del bianco (preimpostazioni e temperatura della luce specifica). 


Come scatta le foto? 

  • Foto di giorno

Nelle foto di giorno lo smartphone raggiunge ottimi equilibri negli scatti a 50MP che vengono salvati per impostazione predefinita a 12.5MP e presentano una qualità davvero importante. I dettagli risolti sono molteplici anche in aree di elevata complessità con una gamma dinamica importante e davvero pochi rumori visibili. I colori sono vivaci anche se a volte più caldi della realtà. La fotocamera del P40 migliora grazie al nuovo Huawei XD Fusion Engine, il nome che sta dietro il processo di elaborazione di Huawei. 


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Come accaduto per la versione HAUWEI P40 Pro anche qui la modalità ad alta risoluzione non può beneficiare di tutte le modifiche software utilizzate dalla modalità predefinita e i 50MP sono morbidi con un livello di dettaglio non così interessante. Se ridimensionati manualmente ai 12,5 MP, non mostreranno maggiori dettagli rispetto alle foto predefinite, ma si otterrà solo un campo visivo più ampio. Insomma nella nostra esperienza non vale la pena scattare in 50MP, ma l'opzione è lì, se qualcuno vuole comunque usarla. 
  • Modulo Ultra Wide

Qui il sensore è da 16MP a 17mm ed f/2.2 il che significa avere il medesimo sensore presente su P30, ma non impressionante quello presente sul nuovo P40 Pro da 40MP. Ad ogni modo, gli scatti da 16MP sono abbastanza buoni. Nitidi al centro con gli angoli forse un po’ troppo morbidi a causa della correzione automatica della distorsione. I colori però risultano belli, il contrasto è davvero ottimo così come la gamma dinamica. Certo non si hanno dettagli come quelli provenienti dal P40 Pro ma sono tuttavia scatti buoni soprattutto per un punta e scatta. 


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Huawei offre una modalità Super Macro dedicata che utilizza la fotocamera Ultra Grandangolare per scattare foto ravvicinate. Si attiva automaticamente quando un soggetto è vicino per metterlo a fuoco con la camera principale. Le immagini sono buone, anche se forse conviene allontanarsi dal soggetto e usare la fotocamera principale per avere delle immagini più dettagliate da vicino. 

  • Modulo Teleobiettivo

In questo caso non c’è il periscopio rispetto al fratello maggiore HUAWEI P40 Pro. Qui il sensore è da 8MP e capace di offrire uno zoom ottico 3x e uno zoom ibrido 5x. Come fatto per la passata generazione anche in questo caso Huawei decide di ingrandire le sue foto per abbinare la risoluzione 12,5 della fotocamera principale. Queste immagini però sono nitide e dettagliate con i colori e il contrasto buoni così come la gamma dinamica. Avremmo preferito forse che Huawei lasciasse gli scatti a 8MP invece di fare il sovradimensionamento. Le foto con zoom ibrido 5x rimangono buone con ancora qualche dettaglio anche se chiaramente non potranno risultare confrontabili con il teleobiettivo zoom 5x ottico. 


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  • Foto di notte

La fotocamera principale della P40 scatta foto notturne buone ma non sempre perfette. Queste mostrano un medio livello di dettaglio, un'esposizione equilibrata, buoni colori, del rumore a volte eccessivo che non riesce ad essere mitigato dall'algoritmo. La modalità notturna è forse ancora da migliorare con artefatti che a volte tendono a mostrare qualche limite di troppo. Di sicuro con futuri aggiornamenti il tutto verranno risolti.


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La fotocamera selfie principale su Huawei P40 ha lo stesso sensore da 32 MP che abbiamo già incontrato sulla serie P30 ed è posizionata sul foro presente sul display.  Obiettivo con apertura da f/2.0 da 26 mm, proprio come sul P30. A differenza del P40 Pro però qui non è presente l’autofocus. Peccato. La qualità dell'immagine dei selfie è buona con un dettaglio nella media ma con eccellente contrasto, colore e dinamica. 


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Huawei P40 registra video fino alla risoluzione 4K a 60fps con le sue fotocamere principali e con quella anteriore. I video sono migliorati, sono buoni con un contrasto importante sia a 30 che a 60 fps. La gamma dinamica è buona e ampia e i colori sono per lo più precisi.

AUTONOMIA: non grande ma ottimizzata al massimo

Huawei P40 è dotato di una batteria da 3.800 mAh. Supporta la Super Charge di prima generazione di HUAWEI con una potenza nominale da 22,5 W. Naturalmente, il P40 è in bundle questo caricatore. La ricarica da 22,5 W potrebbe non essere la più veloce in circolazione, può ricaricare la batteria del P40 dallo 0% al 60% in soli 30 minuti, mentre un'ora di ricarica permette di arrivare al 90%. Competitivo ma non il più veloce in circolazione. Da sottolineare il supporto alla ricarica intelligente della batteria: se si aggancia il P40 per una ricarica durante la notte, la velocità quasi al termine si abbasserà e completerà la ricarica appena prima dell'alba. A differenza della versione Pro, il P40 non supporta la ricarica wireless.

Sulla durata della batteria nella situazione di utilizzo senza i servizi di Google abbiamo notato dei notevoli incrementi di autonomia. Lo smartphone può durare anche 15 ore continuative durante la navigazione Web o più di 20 ore durante la riproduzione di video. L’autonomia con l’assenza dello schermo a 90Hz e grazie anche all’ottimizzazione del Kirin 990 5G raggiunge ottimi livelli e HUAWEI P40 risulta un ottimo device anche sotto questo punto di vista.  

CONCLUSIONI

Huawei P40 si conferma un ottimo ''gregario'' al premium HUAWEI P40 Pro. Un terminale a tutto tondo, ma soprattutto molto compatto e comodo da usare quotidianamente. Non possiede forse il fascino degli angoli smussati e delle curve del display che abbiamo visto con la versione Pro ma è chiaro che qualcosa doveva essere differenziato. 

HUAWEI P40 è potente e supporta il 5G. Ci piace anche la fotocamera UltraVision da 50 MP che rimane un punto in comune con la versione Pro. Manca un pannello con refresh rate a 90 Hz e forse questo poteva dargli un maggiore spirito di modernità e qualità. Manca l'autofocus nei selfie come anche la ricarica veramente veloce. HUAWEI P40 è chiaro non vuole eccellere come il fratello maggiore ma vuole ricordare a chi ha necessità di un device compatto che P40 c’è e vale la pena scoprirlo. 

Lo smartphone è davvero ottimo in tutto quello che fa e che possiede a livello di scheda tecnica anche se con qualche piccola imperfezione ''da fratello minore''. Mancanze che si vedono anche nel prezzo a cui viene venduto che risulta pari a 799€ che sì, è un prezzo importante, come però risultano importanti i suoi dettagli e le sue prestazioni. Sicuramente si poteva limare di più ma la qualità progettuale c’è, la qualità fotografica anche, quella hardware sicuramente e dunque ci sembra impossibile non dire che il device sia in linea con i concorrenti. Vero, manca il Google Play Store e i servizi di Google ma è anche vero, come abbiamo visto, che l’azienda ormai è sulla strada dello sviluppo serio e AppGallery e i suoi HMS non sono più una base di partenza ma sono divenuti una realtà per gli sviluppatori.

 

 

10 Commenti
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rob-roy06 Maggio 2020, 12:56 #1
Senza i GMS gli dò 300 euro max.

Vodolaz06 Maggio 2020, 13:45 #2
Con i GMS non lo prenderei neppure se mi danno 300 euro loro. In ogni caso troppo caro, come tutti i dispositivi di fascia medio-alta del resto, display con asola ed angoli eccessivamente stondati. Bocciato.
rob-roy06 Maggio 2020, 13:54 #3
Bravo!

tu si che sei un alternativo..
demon7706 Maggio 2020, 15:09 #4
Originariamente inviato da: Vodolaz
Con i GMS non lo prenderei neppure se mi danno 300 euro loro. In ogni caso troppo caro, come tutti i dispositivi di fascia medio-alta del resto, display con asola ed angoli eccessivamente stondati. Bocciato.


Buono a sapersi.
Il restante 99% degli utenti android invece i GMS li usa di brutto e non averli fa un differenza notevole.
colmar5806 Maggio 2020, 20:10 #5
Ok va bene, tutte le qualità di questo mondo... Ma se non mi funzionano le app bancarie... Ciao ciao Huawei. X me sono BASILARI su tutte le altre dello store... Poi ognuno valuti le proprie esigenze ovviamente
Giuss07 Maggio 2020, 09:24 #6
Sul mio P10 c'è l'AppGallery che sarebbe lo store proprietario, immagino che in questi nuovi ci sia lo stesso.
Se fosse cosi è bocciato, ho visto che mancano parecchie app necessarie.
roccia123407 Maggio 2020, 10:20 #7
800€ e manco è il top di gamma?
Questi sono fuori, anzi, non solo loro. Gli smartphone hanno prezzi sempre più fuori di testa.
Poi NM card? Nel 2020 ancora ci provano con formati proprietari? Eppure dovrebbero averne abbastanza di esempi (negativi)...
Volpino929208 Maggio 2020, 17:35 #8
Originariamente inviato da: rob-roy
Senza i GMS gli dò 300 euro max.


Ma come?! Ha dei componenti che il prezzo lo valgono tutto.
La mancanza dei GMS non è poi così grave.
Alla fine con phoneclone riesci a trasferire tutto dal vecchio telefono a quello nuovo, e con trovapp si riescono a scaricare le app che ancora mancano su appgallery. Si, al momento c'è ancora qualche lacuna ma ancora po' di tempo e sono sicuro che sistemeranno tutto
Volpino929208 Maggio 2020, 17:39 #9
Originariamente inviato da: demon77
Buono a sapersi.
Il restante 99% degli utenti android invece i GMS li usa di brutto e non averli fa un differenza notevole.



Guarda, non credere...
Secondo me per la stra grande maggioranza degli utenti questi dispositivi vanno benissimo! Alla fine gli unici per cui non vanno bene sono quelli che hanno assolutamente bisogno delle Gapps sul telefono, per lavoro o per studio
demon7708 Maggio 2020, 18:16 #10
Originariamente inviato da: Volpino9292
Guarda, non credere...
Secondo me per la stra grande maggioranza degli utenti questi dispositivi vanno benissimo! Alla fine gli unici per cui non vanno bene sono quelli che hanno assolutamente bisogno delle Gapps sul telefono, per lavoro o per studio


Guarda che le gapps comprendono Gmail, Maps, calendario, contatti ed anche i certificati di sicurezza necessari per app di banche e servizi di pagamento.
È qualcosa di ben più complesso di quello che hai inteso tu.

L'alternativa sono i servizi proprietari di Huawei, che oltre ad essere più scarsi ti obbligano a legarti al brand come accade con Apple. Cosa che mi dà parecchio fastidio.. e non solo a me.
Si aggiunga da ultimo che i milioni di utenti che usano da anni Gmail e tutti i servizi annessi non sono certo propensi a cambiare parrocchia in favore di un servizio più scarso che oltretutto è legato al brand.

Sarà roba da poco per quei pochissimi che fino ad ora hanno usato Android facendo a meno dei servizi Google.. ma per la stragrande maggioranza degli utenti basta ed avanza a puntare su un altro marchio che non ha di questi problemi.

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