Graffi su smartphone: ecco perché la situazione non migliora nonostante i nuovi materiali

I graffi su smartphone sembrano essere un problema sempre più consueto, e pare che la sua soluzione non sia prevista in tempi brevi
di Nino Grasso pubblicata il 22 Ottobre 2018, alle 17:01 nel canale TelefoniaGli smartphone si stanno migliorando di anno in anno su più versanti: aumentano le prestazioni, migliorano qualità dei display e le fotocamere, e avanza la sicurezza. Tuttavia sul fronte della resistenza ai graffi non sembra che la situazione stia migliorando, anzi pare che i nostri dispositivi stiano addirittura peggiorando. Questo è dovuto principalmente alla percezione che hanno le società sulle nostre esigenze: si pensa, cioè, che gli utenti preferiscano una maggiore resistenza alle rotture, e non ai graffi. Non si possono avere, oggi, entrambe le caratteristiche.
La maggior parte degli smartphone utilizza lastre in vetro Gorilla Glass, prodotte da Corning, che utilizzano diverse miscele di materiali per offrire la migliore trasparenza possibile abbinata a un compromesso ben specifico per quanto riguarda la resistenza, un po' alle cadute, un po' ai graffi. Sembra, però, che il mercato richieda smartphone che resistano alle cadute, e non ai graffi, ed è per questo che, con le ultime generazioni di Gorilla Glass, Corning sta prediligendo la prima caratteristica. I produttori di vetri devono fare una scelta, e la priorità è sugli urti.
Perché? Il motivo è un mix fra la richiesta del mercato e le qualità naturali del vetro: visto che il vetro non può essere sia resistente agli urti che ai graffi bisogna scegliere in fase progettuale a cosa dare la preferenza. Il primo Gorilla Glass nasceva dall'esigenza di Steve Jobs di creare un vetro che proteggesse l'iPhone originale da graffi e rotture, e Corning aveva circa sei mesi di tempo per progettarlo: prima del primo iPhone, infatti, gli smartphone usavano un touch resistivo con una pellicola in plastica, idoneo per l'uso con il pennino, meno per l'uso con il dito.
Proprio come allora, la progettazione del Gorilla Glass da parte di Corning si è basata sulle richieste dei produttori di smartphone, e fino ad oggi hanno cercato pannelli sempre più sottili e leggeri, al tempo stesso resistenti alle cadute. Negli scorsi mesi Digital Trends ha intervistato John Bayne, VP della divisione Gorilla Glass di Corning, che ha dichiarato che "la paura numero uno degli utenti è ancora di rompere il proprio dispositivo", ed è per questo che in tutte le ultime generazioni di pannelli la compagnia ha dato priorità alla resistenza alle rotture, e non ai graffi.
La stesso Corning ha dichiarato che Gorilla Glass 6 può resistere a 15 cadute da un metro di altezza, facendo intuire che la tendenza è ancora quella di ricercare un vetro che risponda bene più alle rotture che ai graffi. Corning utilizza vari processi chimici, fra cui bagni di sale per la tempra chimica, ma con questo processo il vetro diventa più prono alla flessione, e quindi anche alle cadute, ma la superficie diventa più suscettibile ai graffi. Come sottolinea a The Verge William L. Johnson, professore di scienza dei materiali del California Institute of Technology, un vetro con queste caratteristiche non è più duro, ed è la durezza che stabilisce la resistenza ai graffi.
Gorilla Glass non si migliora sul fronte della resistenza ai graffi dal 2014 e, secondo questo documento riportato dalla fonte, in un test del 2016 sembra quasi che Gorilla Glass 3 sia molto più resistente ai graffi del 4, e Gorilla Glass 5 abbia registrato risultati fra gli altri due modelli. C'è comunque da dire che un test specifico non può stabilire la resistenza ai graffi di un particolare vetro, ed è questa la linea adottata dalla compagnia per spiegare quei risultati. La stessa Corning, infatti, sostiene di non aver mai messo in secondo piano la resistenza ai graffi, e che le differenze riscontrabili nel test non sarebbero visibili ad occhio nudo.
Una risposta al problema potrebbero essere i nuovi vetri Gorilla Glass SR+ e DX+, creati per smartphone e wearable (già usati su Galaxy Watch) con l'obiettivo di "raggiungere la resistenza ai graffi dello zaffiro". Al momento, però, questa tecnologia pare ancorata sui display più piccoli degli smartwatch per problemi relativi alla progettazione su superfici di maggiori dimensioni. Il nuovo vetro, però, potrebbe non risolvere del tutto i problemi summenzionati, con la pellicola protettiva aggiuntiva che sembra rappresentare la soluzione al problema anche sul lungo periodo.
16 Commenti
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Vorrei proprio sentirlo uno che dopo che gli è volato il telefono e lo va a raccogliere esclama:"Oh che cuxo, si è rotto ma per fortuna non si è graffiato!"
prdi trasparenza e vabè...
Lo pensavo anche io, ma una volta mi caddé il telefono nuovo di due mesi e si ruppe lo schermo. La riparazione mi costó quasi quanto il prezzo del telefono
quest'estate al mare si era riempita la custodia di cricca nei bordi e nelle feritorie
nonostante lo avessi usato in una ulteriore custodia di plastica
per pulirle ho preferito farlo a secco o quasi: il liquido lavaocchiali è poco efficace (al massimo sulla pellicola indirettamente), ho provato col pulisci schermi (sempre indirettamente) ma non sgrassa: l'unico che ha fatto qualcosa è il pulisci frigo e microonde (senza risciaquo), quello color violaceo
altrimenti per sgrassare bisognerebbe andare con lo chanteclair ma li fa schiuma e si deve risciaquare inoltre rischia di essere troppo aggressivo...
L'ignoranza....
tale test esiste da 1912, poi migliorato
Alcune scale usate epr materiali diversi
Brinell
Vickers
Rockwell
Mohs
Esistono anche delle formule matematiche che definiscono bene la cosa.
Quindi la durezza si misura. Da 150 anni.
L'ignoranza....
tale test esiste da 1912, poi migliorato
Alcune scale usate epr materiali diversi
Brinell
Vickers
Rockwell
Mohs
Esistono anche delle formule matematiche che definiscono bene la cosa.
Quindi la durezza si misura. Da 150 anni.
Esattamente.
E non è che nel prossimo futuro la situazione potrà essere molto diversa...a meno che, non hanno intenzione di fare un display completamente in diamante che, in natura, è il materiale più duro esistente sulla faccia della terra.
Quoto.
Se fai un po di attenzione, è difficile rovinarlo.
Il mio smartphone è ammaccato sui bordi perché mi caduto per terra diverse volte, ma il display è come nuovo.
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