Google spiega la tecnologia HDR+ con Bracketing degli smartphone Pixel

Gli smartphone Pixel 5 e Pixel 4a (5G) di Google utilizzano nativamente, all'interno dell'app fotocamera, la tecnologia HDR+ con Bracketing che promette di essere migliore del solo HDR+ quando si scatta con illuminazione difficile.
di Mattia Speroni pubblicata il 28 Aprile 2021, alle 08:41 nel canale TelefoniaGoogleAndroidPixel
Non è la prima volta che Google spiega agli utenti (soprattutto quelli più curiosi), come funzionano alcune delle tecnologie integrate nei suoi smartphone Pixel. Lo aveva già fatto nel caso della modalità Portrait Light qualche tempo fa e ora la società ha voluto spiegare l'HDR+ con Bracketing.
Questa nuova modalità è stata introdotta ancora una volta con i modelli Google Pixel 4a (5G) e Pixel 5. Entrambi questi smartphone Android non sono ufficialmente disponibili in Italia ma rimangono le soluzioni di punta del produttore statunitense. Quindi non è strano vedere anche il meglio degli algoritmi legati all'AI.
Google e l'HDR+ con Bracketing
Come spesso accade in questi casi, la tecnologia per integrare funzioni sempre più avanzate passa dall'Intelligenza Artificiale. Lo scopo alla base dell'HDR+ con Bracketing è quello di "ottenere colori più naturali, dettagli e texture migliori e rumore ridotto" sfruttando l'unione di più immagini scattate con tempi di esposizione diversi.
Ovviamente quando si introduce una nuova versione è per migliorare i difetti della precedente. Con l'HDR+ "standard" si acquisivano delle immagini sottoesposte per evitare di perdere dettagli nelle alte luci, cercando di compensare il rumore presente nelle zone in ombra con più scatti in sequenza che vengono poi "fusi". Questa tecnica ha alcuni limiti soprattutto quando il range dinamico è molto ampio.
Sopra la modalità HDR+, sotto la modalità HDR+ con bracketing
Gli scatti in sequenza introducono però la problematica del rumore shot che dipende solamente dalla quantità totale di luce catturata. Per questo viene spiegato che la somma di un numero di fotogrammi (N), ciascuno con un tempo di esposizione (E) ha la stessa quantità di rumore di un singolo fotogramma risultante dalla combinazione N x E.
Il bracketing può risolvere?
Per risolvere questo problema si è pensato all'HDR+ con Bracketing. Per riuscire nell'impresa, Google ha dovuto però rivedere completamente la modalità con la quale le fotografie vengono catturate. Con questa tecnica viene catturato un fotogramma a lunga esposizione che però non viene mostrato all'utente, oltre a quelli breve esposizione.
In rosso la modalità HDR+, in verde la modalità HDR+ con bracketing
Quando vengono uniti i vari fotogrammi catturati, viene scelto un fotogramma a breve esposizione come base per evitare di mostrare soggetti mossi o altri artefatti. Tutti gli altri fotogrammi sono allineati a quest'ultimo e poi uniti. Per evitare l'effetto ghosting, Google ha introdotto un nuovo algoritmo, che agisce all'inizio dell'elaborazione, che sceglie quali immagini unire basandosi sull'analisi pixel-per-pixel. A Mountain View sono decisamente soddisfatti del risultato. Nonostante si tratti di immagini a lunga esposizione con rumore diverso, alte luci e sfocatura da movimento, le fotografie finali sono molto buone. Il tutto con una velocità superiore del 40% rispetto ai precedenti.
La nuova modalità HDR+ con Bracketing è disponibile su Pixel 4a (5G) e Pixel 5 come impostazione di default (anche in modalità ritratto e in modalità notturna). Per i modelli meno recenti, Pixel 4 e Pixel 4a (quest'ultimo disponibile anche in Italia), questa nuova funzione è prevista solo nella modalità notturna. L'utente non deve scegliere se attivare o meno questa opzione, ma sarà l'app a decidere se la scena necessita del suo utilizzo.
Seguiteci anche su Instagram per foto e video in anteprima! |
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".