Google rilascia Android 13 Preview 1: tutte le novità, dispositivi compatibili, quando uscirà

A sorpresa arriva la prima Developer Preview 1 di Android 13, che può già essere scaricata su diversi dispositivi della serie Pixel. Ecco cosa sappiamo oggi del nuovo sistema operativo di Google
di Nino Grasso pubblicata il 11 Febbraio 2022, alle 09:59 nel canale TelefoniaGoogleAndroidsmartphone 5g
Lo scorso 9 febbraio Google ha rilasciato Android 12L Developer Preview 3, nuova versione dell'OS del robottino verde attesa per il mese di marzo. Il giorno successivo è stato invece il giorno di Android 13, con la prossima release major che ha già una sua prima Developer Preview, in ampio anticipo - come avviene ormai di consueto - rispetto al rilascio ufficiale atteso per la seconda metà dell'anno. Con la prima versione disponibile per gli sviluppatori possiamo quindi scoprire quale sarà la direzione di Google in ambito mobile, sempre più votata al Material You e alla privacy dell'utente.
Novità nel Material You
I primi riferimenti sulla nuova versione di Android, chiamata Tiramisu, erano già apparsi a dicembre, ma adesso tutti gli utenti di uno degli ultimi smartphone Pixel possono provare le prime novità fra quelle già implementate. Fra le novità principali in ambito estetico abbiamo un'evoluzione del Material You, il linguaggio stilistico presentato su Android 12 in beta, pensato per offrire una maggiore coerenza nello stile dell'OS fra le varie app e all'interno delle schermate. Con Material You l'utente può scegliere alcuni colori che si ripeteranno lungo tutta l'interfaccia utente, sulle app compatibili, e anche le icone a tema: con quest'ultima opzione tutte le icone utilizzano lo stesso stile, diventando rotonde e riprendendo i colori scelti.
L'implementazione attuale è incompleta, dal momento che solo le icone delle app native ricevono questo trattamento, con quelle di terze parti invece che, pur venendo presentate in forma rotonda, rimangono con i colori tradizionali. Gli sviluppatori terzi non hanno la possibilità di creare le icone a tema per le proprie app, mentre con i nuovi requisiti di Android 13 dovranno fornire "un'icona monocromatica", inserendo le "modifiche specifiche all'XML dell'icona adattiva". Con la nuova release quando si selezionerà l'opzione delle icone a tema nelle Impostazioni verrà presentata l'icona con le nuove regole anche per le app di terze parti che ne avranno fornita una.
Difficile pensare che quella delle icone a tema sia una grande idea comunque, ma è una strada che Google sta percorrendo con grande convinzione. Da una parte c'è la coerenza stilistica, con la UI che sembra elegante e ordinata, dall'altra l'utente potrebbe faticare a distinguere un'icona dall'altra (quelle delle app e dei servizi di Google sono già molto, forse troppo, simili fra di loro). La funzione rimarrà comunque disattiva di default, e sarà l'utente a scegliere se abilitarla in base ai propri gusti personali.
Da sinistra: icone a tema disattivate, icone a tema attivate, icone a tema attivate con modalità notte
Nuova interfaccia per la condivisione delle foto
Android 13 implementa una nuova interfaccia per la selezione delle foto o dei video da condividere, che sostituisce il file manager (completo, ma un po' anacronistico) che era presente nelle precedenti versioni. L'obiettivo non è solo estetico, visto che offre un maggior rispetto per la privacy dell'utente pur offrendo una "esperienza dedicata" ai soli contenuti multimediali, lasciando fuori tutto il resto: importante notare che per condividere una foto o un video l'app non avrà bisogno di accedere allo storage del dispositivo. La feature richiede l'uso delle nuove "API photo picker", presenti nel sistema operativo ma che devono essere implementate su ogni singola app.
La parte più interessante è che la funzione di condivisione non sarà esclusiva di Android 13, dal momento che Google vuole distribuirla anche sulle versioni precedenti del sistema operativo attraverso Project Mainline. Quest'ultimo è un sistema che consente di modificare parti core di Android attraverso semplici aggiornamenti scaricabili via Play Store, anche se necessitano di permessi profondi. Il nuovo sistema di condivisione dei media potrebbe quindi arrivare su tutti gli smartphone con Android 11 e successivi. Android 13 sarà ancora più "modulare" da questo punto di vista, dal momento che sulla nuova versione potremmo vedere molti aggiornamenti via Project Mainline che miglioreranno l'esperienza a livello di sistema.
Altre novità
La Developer Preview 1 di Android 13 implementa inoltre la possibilità per le app di richiedere la lista dei dispositivi Wi-Fi nelle vicinanze senza però ottenere il permesso di ricevere la posizione dell'utente. Su Android 13 è presente un nuovo permesso riconosciuto come "NEARBY_WIFI_DEVICES", che può essere utile ad esempio per la configurazione dei gadget per la smart home o in tutti quei contesti in cui la geolocalizzazione non è strettamente indispensabile. Fra le novità abbiamo anche un nuovo metodo più veloce per la sillabazione del testo: sembra una novità di poco conto, ma in realtà potrebbe migliorare sensibilmente le prestazioni del sistema operativo in diverse situazioni.
Google ha spiegato in passato come la sillabazione del testo possa essere un'operazione complessa, dal momento che il software deve elaborare diverse tipologie di informazioni, tutte nel thread di calcolo legato alla UI. Soprattutto nelle app che devono gestire tanto testo, la sillabazione è uno dei processi più onerosi sul piano computazionale, anche perché ogni singola interruzione delle sillabe deve essere valutata per poter stabilire nella maniera più rapida possibile il layout da applicare alla componente testuale. Google ha disattivato di default la sillabazione nelle versioni precedenti del sistema operativo, ma con Android 13 promette che l'operazione sarà "circa il 200% più veloce", con "quasi nessun impatto nelle prestazioni".
Abbiamo poi anche nuove API che aiutano gli sviluppatori a realizzare le impostazioni rapide nel centro notifiche del sistema operativo, la possibilità di impostare una lingua diversa per ogni singola app, e altre novità. Per la lista completa vi invitiamo a consultare il sito ufficiale Android Developers.
Android 13, dove e come posso installarlo adesso?
Installare Android 13 oggi sul proprio smartphone di tutti i giorni non è una grande idea, mentre consigliamo di farlo su un dispositivo di backup se proprio siete curiosi di provare le novità presenti. La Developer Preview 1 di Android 13 è pensata per consentire agli sviluppatori di provare le nuove API e di verificare se le proprie app funzionano correttamente, o ancora di implementare novità mirate sulla base delle feature presenti sul nuovo OS. Chi volesse provare la nuova versione può indirizzare il proprio browser a questo indirizzo (qui trovate le factory image per l'instalazione): Google spiega minuziosamente le operazioni da eseguire.
La prima beta di Android 13 è compatibile solo su un numero ristretto di smartphone, tutti rigorosamente della famiglia Pixel. Di seguito la lista con i relativi link per il download:
- Pixel 4
- Pixel 4 XL
- Pixel 4a
- Pixel 4a (5G)
- Pixel 5
- Pixel 5a
- Pixel 6
- Pixel 6 Pro
Android 13, quando arriverà per tutti?
Google ha anche rilasciato una roadmap in cui spiega quale sarà l'iter di sviluppo per la nuova versione del sistema operativo. Secondo la roadmap attuale Android 13 raggiungerà la fase di "Platform Stability" già a giugno, due mesi prima rispetto ad Android 12 lo scorso anno, con la release finale che potrebbe essere prevista già nel mese di luglio. Ricordiamo che queste date sono relative agli smartphone della famiglia Pixel, mentre le date di rilascio per ogni singolo produttore di terze parti verranno annunciate in seguito.
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6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDopo il notch di Apple qualsiasi cosa è una grande idea...
A parte l'ironia, è una buona idea, è opzionale, le app dovrebbero fornire entrambi i formati delle icone, così si aderisce al design 'deciso dal sistema'. Resta da capire se aiuta il 'colpo d'occhio' nel trovare le cose o peggiora.
In fatto di design, dovrebbero imporre di non cambiare il disegno dell'icona quando indica un'impostazione attiva o disabilitata, dovrebbe solo cambiare il colore.
aspetto il 7
visto come ha funzionato il mio device per 6 ore: ricezione a singhiozzo del segnale e pochi consigli per nulla efficaci, aspetterò (forse) il pixel 7 (comprandolo all'estero magari, visto che qui arrivano terminali senza offerte, con un solo colore e magari refurbished)Dopo il notch di Apple qualsiasi cosa è una grande idea...
A parte l'ironia, è una buona idea, è opzionale, le app dovrebbero fornire entrambi i formati delle icone, così si aderisce al design 'deciso dal sistema'. Resta da capire se aiuta il 'colpo d'occhio' nel trovare le cose o peggiora.
In fatto di design, dovrebbero imporre di non cambiare il disegno dell'icona quando indica un'impostazione attiva o disabilitata, dovrebbe solo cambiare il colore.
Difficile pensare a qualcosa di nuovo
Ma d'altra parte all'utente medio interessano le figurine colorate, basta una cazzatina un po' diversa e sono contenti
Assumessero un paio di UI, UX designers con un po' di buon gusto cristo!
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