Google Measure, come sfruttare la realtà aumentata per misurare oggetti e distanze

Basta tracciare una riga sullo schermo per ottenere una stima sulle dimensioni di qualsiasi oggetto, o della distanza fra due oggetti inquadrati dalla fotocamera. Come? Con la nuova app Measure di Google
di Nino Grasso pubblicata il 25 Giugno 2018, alle 15:21 nel canale TelefoniaGoogle ha rilasciato l'app Measure per tutti i dispositivi che supportano la tecnologia ARCore. È disponibile su Google Play Store, ma richiede per l'installazione la presenza dell'app ARCore sul dispositivo, oltre alla compatibilità con la tecnologia di realtà aumentata.
Measure è un'app dall'interfaccia utente ridotta ai minimi termini e sfrutta la fotocamera installata sullo smartphone per misurare la lunghezza o l'altezza degli oggetti. Per dare il meglio di sé ha bisogno di una superficie riconoscibile (magari con una trama) e di un ambiente ben illuminato ma, una volta riconosciuto il piano, l'utente può tracciare una riga sullo schermo della stessa lunghezza dell'oggetto che si vuole misurare, e l'app darà una stima sulle dimensioni percepite.
Una volta completata la procedura non manca la possibilità di salvare l'immagine e condividerla con gli amici. Abbiamo provato la funzionalità su un Google Pixel 2, e la precisione della tecnologia di Google è ottimale se non si devono compiere misurazioni professionali. Inoltre per oggetti di piccole dimensioni rimane preferibile un metro, ovviamente se lo avete a portata di mano, mentre l'approccio di Google è senza dubbio più comodo per oggetti di grosse dimensioni.
L'errore di Measure si aggira intorno al centimetro per oggetti piccoli, e aumenta leggermente per oggetti di grosse dimensioni. L'app rimane comunque a nostro avviso abbastanza affidabile, capace di offrire una stima realistica delle dimensioni degli oggetti che ci circondano. In precedenza Measure era disponibile solo sui dispositivi Google Tango, tuttavia pare che - dopo Apple - anche Google voglia espandere le funzionalità di misura via AR su un numero più ampio di smartphone.
Per una lista di dispositivi compatibili con ARCore vi rimandiamo alla pagina sul sito Google Developer, mentre il download di Measure può essere effettuato via Google Play Store.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA me farebbe davvero comodo.
A me farebbe davvero comodo.
non è questione di app da migliorare; il problema dell'accuratezza deriva dal sensore del cellulare, dalla qualita e dalla deformazione dell'obiettivo.
sostanzialmente l'app è come se fosse un software per la fotogrammetria usata per estrapolare solo le lunghezze; per funzionare meglio servirebbero sensori piu grossi con meno rumore e lenti non grandangolari.
sostanzialmente l'app è come se fosse un software per la fotogrammetria usata per estrapolare solo le lunghezze; per funzionare meglio servirebbero sensori piu grossi con meno rumore e lenti non grandangolari.
La risoluzione del sensore in realtà è più che sufficiente per avere ottimi dettagli (dipende poi dal contesto chiaramente), la problematica è data più che altro dal saper elaborare efficacemente le diverse foto riprese da diverse angolazioni per estrarne dati sufficientemente ridondanti per avere misure con un margine di errore minimo.
Forse per questo tipo di applicazione sarebbe molto più utile un sistama a doppia ottica (abbastanza distanziate tra loro) per riprese in 3d.
In sostanza fai un filmato dell'oggetto o del locale da più punti di vista possibile e dato un riferimento certo il software è poi in grado di ricostruire tutte le altre misure in modo dettagliato
intendevo risoluzione "di qualita"; non serve a nulla avere 20 Mpixel pieni di rumore o di pixel elaborati in post, sena parlare dei filtri aggressivi di cui sono dotati i sensori dei cellulari.
ovviamente intendo ai fini fotogrammetrici.
è quello che gia fa questa app, il problema è che non puoi estrarre informazioni corrette se di partenza hai una valanga di errori
2 ottiche/sensori di merd@ non ne fanno uno buono
la realta è che se non parti da immagini nitide esenti da rumore e con minima distorsione il software ricostruira sempre merd@ imprecisa; con i tempi dell'otturatore del video poi è la fiera dell'imprecisione.
se fosse tutto cosi semplice non avrei speso 5.000 euro di attrezzatura.
ai fini fotogrammetrici, un'immagine corretta in post non è come avere una foto fatta con un obiettivo asferico e comunque non intendevo la piccola % di distorsione che danno gli obbiettivi, ma intendevo la distorsione del grandangolo tada dall'inquadrare una regione ampia che, anche se la raddrizzi, avra comunque pessime informazioni ai fini fotogrammetrici.
Ma no, tu parli di fotogrammetria in senso cartografico.. cioè partire da uno scatto per riprodurre una mappa. Chiaro che li entrano in gioco tutte le questioni citate su deformazioni dell'obiettivo e nitidezza dell'immagine.
Qui parliamo di un software che partendo da tantissime immagini se non addirittura un filmato riece a calcolare le dimansioni di un oggetto mettendo insieme le informazioni di moltissimi scatti.
E' un modo molto diverso di lavorare partendo da una differente tipologia di informazioni.
Possiamo dire che è un sistema sulla falsa riga dei software che tirano fuori un modello tridimensionale di un oggetto a partire da tanti scatti dello stesso da diverse angolazioni.
La precisione aumenta all'aumentare del numero di foto disponibili.
Non credo ci sia altro da aggiungere su merdroid. Ho speso 200€ per uno di questi (Xperia X dual) e a questo punto li considero soldi buttati.
perchè l'app sfrutta le funzioni del kit di realtà aumentata, non è "scritta da zero"
Non credo ci sia altro da aggiungere su merdroid. Ho speso 200€ per uno di questi (Xperia X dual) e a questo punto li considero soldi buttati.
OT
come si chiama l'app per iOS?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".