Google Maps, arrivano i semafori agli incroci: ecco come sono contrassegnati

I semafori arrivano su Google Maps sotto forma di icona. Ecco come verranno rappresentati e a cosa servono
di Nino Grasso pubblicata il 02 Settembre 2020, alle 19:21 nel canale TelefoniaGoogle Maps sta lanciando i semafori, dopo averli resi disponibili a luglio per i primi selezionatissimi utenti. La funzione che consente di visualizzare la posizione dei semafori sulla mappa, anche in modalità navigazione, è attualmente in fase di distribuzione in tutto il mondo, per una modifica lato server. Cosa significa? Che non è necessario installare una nuova versione del client, ma i semafori si attiveranno quando Google li sbloccherà sull'account in uso.
Indicatore dei semafori su Google Maps, di che si tratta?
La funzione consente di indicare la presenza di un semaforo, che viene rappresentato con un'icona statica al centro dell'incrocio in cui opera. Per vedere la nuova icona è necessario ingrandire parecchio la mappa, con la nuova feature che funziona sia sul web, sia sulle app per dispositivi mobile. Piccolo problema: i semafori su Google Maps dipendono naturalmente sul set di dati che possiede Google, e le informazioni al momento sono disponibili solo sulle mappe americane.
L'implementazione, inoltre, è solo visiva. Google Maps non utilizza i dati sui semafori per le indicazioni verbali, ad esempio, né sono presenti dati sulle tempistiche necessarie perché il semaforo passi dal rosso al verde, o viceversa. Insomma, sarà difficile pianificare un viaggio in base alla presenza di semafori o delle loro reali tempistiche, tuttavia un'implementazione più profonda potrebbe arrivare a seguire.
Si tratta di una funzione comoda, utile per avvisare preventivamente gli utenti che in quel punto sarà necessario fermarsi o comunque osservare le regole del semaforo, oppure ancora l'utente potrà conoscere la presenza di un semaforo ad un incrocio, scegliendolo per ottenere una maggiore sicurezza durante l'attraversamento. Come abbiamo già scritto, i semafori sono disponibili sulle mappe USA e non abbiamo ancora informazioni sul loro arrivo anche in Italia.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe proprio dovevano fare una cosa inutile tanto valeva indicare la presenza di dossi
Se proprio dovevano fare una cosa inutile tanto valeva indicare la presenza di dossi
E come potrebbe avere i dati sullo stato del semaforo?
Già oggi molti comuni fanno un ottimo uso degli open data, anche per questioni momentanee, soprattutto in tema di traffico e mappe. Non posso parlare per tutti i comuni, ma a Roma, se chiudono una strada per lavori o per una manifestazione appare automaticamente su google map.
Il comune di Roma, infatti, come sicuramente altri comuni, mette a disposizione tutti i dati relativi alle strade, sia quelli statici (indirizzi, civici, sensi unici) che dinamici (lavori stradali, incidenti, modifiche momentanee della viabilità ecc ecc). Sono alla fine una serie di file xml pubblici e aggiornati di continuo che google map richiama.
Allo stesso modo, nello stesso momento in cui i semafori saranno smart e connessi alla rete (condizione necessaria, il 5G abbastanza capillare) anche app come map potrebbero sfruttare tali dati, come per esempio indicarti la velocità di crociera da mantenere per incontrare il semaforo successivo verde. (Tecnicamente per rendere i semafori smart non serve cambiarli, ma cambiare solo le centraline presenti negli armadi stradali ad ogni incrocio) Forse vedremo le prime applicazioni entro 5 anni.
Il comune di Roma, infatti, come sicuramente altri comuni, mette a disposizione tutti i dati relativi alle strade, sia quelli statici (indirizzi, civici, sensi unici) che dinamici (lavori stradali, incidenti, modifiche momentanee della viabilità ecc ecc). Sono alla fine una serie di file xml pubblici e aggiornati di continuo che google map richiama.
Allo stesso modo, nello stesso momento in cui i semafori saranno smart e connessi alla rete (condizione necessaria, il 5G abbastanza capillare) anche app come map potrebbero sfruttare tali dati, come per esempio indicarti la velocità di crociera da mantenere per incontrare il semaforo successivo verde. (Tecnicamente per rendere i semafori smart non serve cambiarli, ma cambiare solo le centraline presenti negli armadi stradali ad ogni incrocio) Forse vedremo le prime applicazioni entro 5 anni.
Via web services potresti veicolare le coordinate di ciascun semaforo (tenendo presente che l'idea che ogni comune possa pubblicarli mediante open data è un'utopia, solo le grandi città con un settore IT evoluto e personale dedicato possono permetterselo, nel caso dovrebbe essere un organismo centrale a farlo, ANAS, ministero dei trasporti o chi per loro) ma non il loro stato, sarebbe insostenibile interrogare dei ws in tempo reale su un dato così variabile e per così tante entità (=semafori).
Per lo stato sarebbe più sostenibile dotare gli impianti di un dispositivo che trasmetta via radio (con una portata limitata, mettiamo qualche decina o centinaia di metri) su una frequenza dedicata lo stato del semaforo e il suo identificativo.
Io trovo che sia una cosa comunque utile, non tanto per avere una indicazione sul navigatore di turno, ma come dispositivo di sicurezza che invii una segnalazione al veicolo (e di conseguenza al guidatore) se si appresta a superare un incrocio con il semaforo rosso o giallo, ed eventualmente in futuro anche per applicazioni nel campo della guida autonoma o comunque assistita.
Via web services potresti veicolare le coordinate di ciascun semaforo (tenendo presente che l'idea che ogni comune possa pubblicarli mediante open data è un'utopia, solo le grandi città con un settore IT evoluto e personale dedicato possono permetterselo, nel caso dovrebbe essere un organismo centrale a farlo, ANAS, ministero dei trasporti o chi per loro) ma non il loro stato, sarebbe insostenibile interrogare dei ws in tempo reale su un dato così variabile e per così tante entità (=semafori).
Per lo stato sarebbe più sostenibile dotare gli impianti di un dispositivo che trasmetta via radio (con una portata limitata, mettiamo qualche decina o centinaia di metri) su una frequenza dedicata lo stato del semaforo e il suo identificativo.
Io trovo che sia una cosa comunque utile, non tanto per avere una indicazione sul navigatore di turno, ma come dispositivo di sicurezza che invii una segnalazione al veicolo (e di conseguenza al guidatore) se si appresta a superare un incrocio con il semaforo rosso o giallo, ed eventualmente in futuro anche per applicazioni nel campo della guida autonoma o comunque assistita.
La cosa più importante e di cui si è più parlato relativamente alle smartcity sono i semafori tutti in rete tra loro, e con gli stessi veicoli, che si adattano al traffico. Per le cità i costi non sono eccessivi. Alcune città lo hanno già fatto ma con collegamenti via cavo e quello si, è stato molto costoso, ma per tirare i cavi non per l'infrastruttura informatica, che costa relativamente poco. Ed il costo è commisurato alla quantità di incroci, quindi anche un piccolo comune con due semafori potrebbe permettersela, gli basterebbe un normale PC basso costo per poter gestire il tutto. Ad una città come Roma potrebbe costare qualche decina di milioni, assorbibili dal suo bilancio.
secondo me prima di avere i semafori di Google Maps sincronizzati con quelli fisici, servirebbe che i comuni tipo Milano imparassero a settare i propri semafori in modo decente. Non è possibile che su vie d'accesso/uscita principali, ci siano N semafori consecutivi configurati in modo da impedirti di beccare la cosiddetta (se mai esistita) onda verde. In Cermenate e dintorni, l'unico modo che hai per beccare l'onda verde è avere poco traffico e violare tutti i limiti di velocità, altrimenti è garantito che li becchi spesso tutti rossi. A volte li trovi anche random...
Segnalazione vocale del semaforo? 5 minuti di programmazione che pubblicizzeranno come nuova fantasmagorica opzione tra qualche mese...
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