Google impone 32GB di memoria minima: rivoluzione per i dispositivi Android economici con Android 15

Con Android 15, Google raddoppia la memoria minima richiesta per smartphone e tablet: si passa da 16GB a 32GB, con nuove regole su sicurezza, grafica e gestione della RAM, rivoluzionando il mercato dei dispositivi economici.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 15 Aprile 2025, alle 14:27 nel canale TelefoniaAndroid
Con l'arrivo di Android 15, Google ha deciso poche ore fa di cambiare le carte in tavola nel mercato degli smartphone e tablet economici. Nel dettaglio, la memoria interna minima richiesta per ottenere la certificazione Google Mobile Services (GMS) passa da 16GB a 32GB.
Cosa cambia con Android 15: addio ai 16GB
Fino ad oggi, molti dispositivi Android economici venivano commercializzati con soli 16GB di memoria interna, una parte dei quali già occupata dal sistema operativo e dalle app preinstallate. Questo lasciava agli utenti pochissimo spazio per installare nuove app, scaricare file o aggiornare il sistema, generando spesso frustrazione e rallentamenti.
Con Android 15, Google impone che tutti i nuovi dispositivi – e quelli che intendono aggiornarsi alla nuova versione – debbano avere almeno 32GB di memoria interna. Di questi, il 75% deve essere riservato alla partizione dati, dove vengono archiviati app, file di sistema e dati utente. Si tratta di un raddoppio rispetto al requisito introdotto con Android 13 nel 2022, che fissava il minimo a 16GB.
L’obiettivo dichiarato da Google è migliorare l’esperienza d’uso sui dispositivi di fascia bassa, che rappresentano ancora la maggioranza delle vendite globali di Android. Più spazio significa meno limiti per installare app, aggiornare il sistema e gestire file personali.
Cosa succede ai dispositivi con meno di 32GB?
Google non può impedire legalmente ai produttori di realizzare smartphone con meno di 32GB se utilizzano la versione open source di Android (AOSP). La nuova regola è vincolante per chi vuole ottenere la licenza GMS, indispensabile per includere app fondamentali come Google Play Store e Play Services. Senza questa certificazione, un dispositivo Android rischia di essere tagliato fuori dal mercato internazionale.
Le altre novità di Android 15
Oltre al nuovo requisito di memoria, Android 15 introduce altre regole tecniche e funzionalità:
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Sicurezza e emergenze: i dispositivi con connettività telefonica dovranno offrire la possibilità di condividere i contatti di emergenza con i servizi di soccorso durante una chiamata di emergenza. L’utente potrà scegliere se attivare questa funzione, con una chiara informativa sulla privacy.
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Grafica e gaming: i nuovi chipset dovranno supportare Vulkan 1.3, la più recente API grafica, e includere le librerie ANGLE per garantire la compatibilità con app e giochi più datati. Vulkan diventa così lo standard ufficiale per la grafica su Android, in linea con l’obiettivo di Google di rafforzare la piattaforma nel settore gaming.
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RAM e ottimizzazioni: cambiano anche i requisiti minimi di memoria RAM. I dispositivi con 2GB o 3GB dovranno attivare le ottimizzazioni per la gestione della memoria (Android Go Edition), mentre per quelli con 4GB questa scelta resta opzionale, almeno per ora.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoComunque non mi pare nulla di eclatante.. oggi come oggi anche la paccottiglia da ottanta euro ha minimo 64Gb di archivio.
Come spazio di archiviazione mi sembrano perfino pochi... non credevo in tutta sincerità che ci fosse in vendita roba con android 15 e meno di 128G anche perché oggi come oggi a riempire 32G di spazio di archiviazione bastano veramente 4 app in croce.
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