Google Assistant sarà 10 volte più veloce entro fine anno: ecco tutte le novità annunciate

Le tecnologie di Intelligenza Artificiale e di riconoscimento del parlato del nuovo Assistante Google funzioneranno in locale, con tempi di attesa fino a 10 volte inferiori in alcune circostanze
di Nino Grasso pubblicata il 08 Maggio 2019, alle 14:01 nel canale TelefoniaGoogleAndroid
Durante il Google I/O sono stati fatti diversi annunci di dimensioni diverse. Fra i nuovi Pixel 3a e 3a XL e le novità di Android Q di carne al fuoco ce n'è stata tanta, ma anche fra gli annunci minori si è mosso qualcosa di interessante. Una fra le novità più interessanti è quella relativa all'Assistente Google di prossima generazione, che sarà fino a 10 volte più veloce offrendo un'esperienza d'uso più completA e generalmente superiore.
L'Assistente Google è adesso disponibile su oltre un miliardo di dispositivi, soprattutto smartphone, è disponibile in 30 lingue, in 80 nazioni e funziona con oltre 30 mila dispositivi connessi per la casa. Il sistema di Google funziona sfruttando una serie di data center che supportano la trascrizione del parlato e dispongono di modelli per il riconoscimento del linguaggio naturale e, con la prossima generazione, i tecnici di Big G hanno studiato come realizzare modelli più efficaci sfruttando l'evoluzione tecnologica in fatto di reti neurali.
Google ha dichiarato di aver sviluppato modelli di riconoscimento del linguaggio completamente nuovi, riducendo la complessità dei dati da un peso di 100 GB fino a meno di mezzo GB. Con i nuovi modelli l'Intelligenza Artificiale alla base dell'assistente può funzionare anche localmente sullo smartphone, e quindi può rispondere "con latenza zero" e la trascrizione in testo del parlato può apparire sullo smartphone in tempo reale anche se non c'è connessione internet a supporto della tecnologia.
Funzionando sul dispositivo, Assistant può capire ed elaborare le richieste subito e senza attese per l'utente, soprattutto per i task in cui non è necessaria la connettività internet: creare un appuntamento nel calendario, trovare e condividere una foto o dettare un messaggio, sono tutte operazioni che verranno svolte in molto meno tempo rispetto a oggi, soprattutto quando si è in presenza di una connettività non proprio stabile. E, insieme alla funzione Continued Conversation, sarà possibile compiere diverse richieste una dopo l'altra senza dover per forza pronunciare la keyword "Ok, Google" ogni volta.
La nuova generazione dell'Assistente Google arriverà sui Pixel entro la fine dell'anno e, a seguire, dovremmo vederlo anche su tutti gli smartphone Android aggiornati alle ultime versioni del sistema operativo. L'Assistente ha inoltre guadagnato una piccola funzionalità piuttosto interessante: sarà possibile pronunciare "Stop" per fermare timer e sveglie, anche in questo caso senza dover prima dire "Ok, Google". La funzione è già disponibile sugli speaker Google Home e gli Smart Display in tutti i paesi con lingua inglese.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodi sicuro gli operatori dei call center verranno licenziati in massa però.
e poi migliorare il riconoscimento, spesso non riconosce il "contesto" in cui si fa una richiesta e la interpreta in maniera errata (ad es. quando ascolto la musica, mi capita che i comandi per passare alla canzone successiva non li capisce e mi cerca un brano dai titoli più improbabili....) ....
1) la latenza, "ok google accendi le luci xxx" e le luci si accendono tot secondi dopo, a sto punto, non c'è quasi differenza ad agire sulla app.
2) prende fischi per fiaschi, e anzichè fare una certa azione ti mostra i risultati di google.
Se sistemano questi due punti, è un ottimo assistente !
Oppure chiedo : google spiegami la teoria delle stringhe e lui lo fa... non " no ho capisco "... e che chezz sennò che assistant è se non assiste ?
Còksòmòmsòmsòms
1) la latenza, "ok google accendi le luci xxx" e le luci si accendono tot secondi dopo, a sto punto, non c'è quasi differenza ad agire sulla app.
2) prende fischi per fiaschi, e anzichè fare una certa azione ti mostra i risultati di google.
Se sistemano questi due punti, è un ottimo assistente !
Credo che questo dipenda dalla latenza e dai vari server ( piu che altro immagino quello dei SONOFF). Il comando passa da google assistant, che viene processato sui server google e poi deve passare dal cloud cinese dei sonoff per ritornare alla tua linea e comunicare col SONOFF.
Io ho flashato i SONOFF con firmware custom e li ho collegati ad un server MQTT. Poi ho fatto una custom app per Google Assistant che manda delle richieste dirette al server MQTT. Dopo il comando dato in un secondo, massimo due, l'azione avviene.
c'era una volta un re, che disse alla sua serva: "raccontami una favola" e la serva incominciò e disse: "C'era una volta un re, che disse alla sua serva: "raccontami una favola" e la serva incominciò e disse: "C'era una volta un re, che disse alla sua serva: "raccontami una favola" e la serva incominciò e disse: "C'era una volta.........."
Eh, qui credo che andiamo oltre le mie capacità...
Ultimamente anche l'assistente Google lo fa.
Io ho flashato i SONOFF con firmware custom e li ho collegati ad un server MQTT. Poi ho fatto una custom app per Google Assistant che manda delle richieste dirette al server MQTT. Dopo il comando dato in un secondo, massimo due, l'azione avviene.
Visto che sembri una persona competente, mi potresti spigare perchè questi dispositivi si debbano per forza collegare a un server in capo al mondo per dargli il segnale I/O e non può farlo direttamente lo smartphone? Grazie
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