Google annuncia i primi smartphone Android One ultra-economici

Micromax Canvas A1, Spice Dream Uno e Karbonn Sparkle V sono i primi smartphone basati sulla piattaforma Android One, da 6000 a 7000Rs di prezzo
di Nino Grasso pubblicata il 15 Settembre 2014, alle 12:31 nel canale TelefoniaAndroidGoogle
Quando Sundar Pichai aveva svelato Android One lo scorso giugno, non aveva rilasciato molti dettagli sulla piattaforma. A tre mesi di distanza Google annuncia in India i primi smartphone Android One, tutti caratterizzati da prezzi che variano fra i 75 ai 90€. Non si tratta dei prezzi più bassi in assoluto sul versante Android, tuttavia la piattaforma segna un grosso passo in avanti per l'esperienza d'uso della fascia bassa.
Google ha imposto paletti particolarmente restrittivi ai vari produttori: questi devono basarsi su specifiche hardware minime per i singoli dispositivi, e devono installare una versione di Android estremamente vicina alla stock. Fra i primi produttori aderenti all'iniziativa troviamo Micromax con Canvas A1, Spice con Dream Uno e Karbonn, con Sparkle V.
Sul fronte delle specifiche, i vari OEM si sono attenuti al minimo imposto da Google: display da 4,5" a risoluzione 845x480, supporto al dual-SIM e Android 4.4 in versione assolutamente stock. Il cuore degli smartphone sarà un processore quad-core MediaTek da 1,3GHz con 1GB di RAM e 4GB di storage integrato, espandibili attraverso slot microSD fino a 32GB. Tutti gli smartphone hanno due fotocamere e supportano Wi-Fi, 3G, Bluetooth 4.0 e GPS con A-GPS.
Le specifiche minime, secondo Google, dovrebbero garantire un'esperienza d'uso fluida attraverso l'uso della versione stock di Android. L'intera piattaforma Android One si basa proprio su questo assunto nel tentativo di offrire dispositivi solidi a buon mercato, in opposizione a quanto attuato sino ad oggi dai produttori terzi che spesso appesantiscono i prodotti con personalizzazioni troppo invasive e penalizzanti dal punto di vista delle performance operative.
Ma i vantaggi di Android One non finiscono qui: Google ha realizzato accordi commerciali con gli operatori telefonici indiani su pacchetti pensati per gli utenti Android One. Ad esempio, con Airtel sarà possibile scaricare gli aggiornamenti del sistema operativo su 3G, insieme a 200MB al mese di applicazioni su Google Play Store, senza che questi pesino sul traffico dati disponibile all'interno del proprio piano tariffario.
Google ha annunciato ulteriori novità per la piattaforma: nel prossimo futuro aderiranno molti altri partner come Acer, Alcatel, Asus, HTC, Intex, Lava, Lenovo, Panasonic e Xolo, con prodotti che si avvarranno anche di tecnologie di Qualcomm, oltre a quelle di MediaTek già presenti sulla prima ondata di dispositivi Android One. Il programma sarà espanso su altri paesi del sudest asiatico (Indonesia, Bangladesh e Filippine) con un rilascio dei dispositivi previsto per la fine dell'anno.
I primi Android One sono già disponibili in India attraverso alcuni canali di e-commerce, mentre raggiungeranno i canali retail durante il prossimo mese di ottobre.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoConcordo, ma come dargli torto? Finchè la gente compra tanto vale non cambiare una virgola; senza scatenare flame lasciatemi dire "apple insegna".
I giochini non so cosa siano per cui c'è memoria in abbondanza.
Gli aggiornamenti scaricabili all'infuori del platfond mensile dati è una genialata.
L'unica cosa un po' limitante potrebbe essere la dotazione di 4GB di memoria interna, anche se vista la fascia di prezzo non c'è molto di cui lamentarsi.
Spero che possano fissare un nuovo standard per i dispositivi di fascia bassa anche da noi.
Unico dubbio sulle eventuali limitazione che un'android quasi stock potrebbe avere, in particolare MHL e OTG.
EDIT: con questo non dico che chi lo usa non sa usare altro, ma pensando a un telefono per chi è a digiuno di tecnologia, mi sembra lo smartphone con l'interfaccia più adatta...
L'unica cosa un po' limitante potrebbe essere la dotazione di 4GB di memoria interna, anche se vista la fascia di prezzo non c'è molto di cui lamentarsi.
Spero che possano fissare un nuovo standard per i dispositivi di fascia bassa anche da noi.
Unico dubbio sulle eventuali limitazione che un'android quasi stock potrebbe avere, in particolare MHL e OTG.
Sono espandibili, quindi no problem.
Certo, peccato che Android non permette di installare app sulla SD
Per chi mi risponderà "è un problema fare il root?": a parte che un utente medio non dovrebbe sentirsi OBBLIGATO a farlo per poter usare il suo telefono decentemente, non è sempre facile. Io ci ho provato su un Sony Xperia M e non ci sono riuscito (seguendo la guida di xda). Il procedimento root+switch memoria interna/sd funzionava ma non fino in fondo, e alla fine è stato quindi inutile.
50 app?
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