Galaxy S23 Ultra, le foto della Luna sono fake? La verità è più complessa di così

Galaxy S23 Ultra è uno degli smartphone migliori in assoluto quando si parla di scattare foto alla luna. Tuttavia, il flagship di Samsung sembra riuscirci con un piccolo trucchetto. È un problema? Sì, per gli amanti della fotografia tradizionale, ma faremmo bene ad abituarci
di Nino Grasso pubblicata il 14 Marzo 2023, alle 12:01 nel canale TelefoniaSamsungGalaxy
Negli scorsi giorni è diventato virale un post dell'utente u/ibreakphotos, su Reddit, che mette in dubbio l'autenticità delle foto della Luna scattate da Galaxy S23 Ultra. Nell'esperimento è stata fotografata un'immagine della luna sfocata con il flagship Samsung, circostanza in cui il dispositivo ha restituito un'immagine che di fatto sembra molto più a fuoco dello stesso soggetto originale.
Sul web si è subito balzato alle conclusioni più disparate, fra chi ha considerato senza mezzi termini "fake" la foto, e chi invece - come il celebre youtuber Marques Brownlee - ha cercato di utilizzare toni meno sensazionalistici.
Tutto è nato con questo post su Reddit, dove l'utente ibreakphotos ha scritto che le foto della luna realizzate con la modalità Space Zoom di Samsung sono "fake", il tutto con un esperimento che ha confermato l'ipotesi. L'utente ha scaricato un'immagine della luna ad alta risoluzione, l'ha ridimensionata a 170x170 pixel e ha applicato un filtro gaussian blur che l'ha resa "digitalmente sfocata". Una grossissima parte dei dettagli dell'immagine originale è stata così eliminata in modo da non poter essere più recuperata con eventuali strumenti di post-produzione.
Le foto della Luna di Galaxy S23 Ultra sono fake? Monta la polemica online
Nonostante ciò, scattando una foto alla luna sfocata con un Galaxy S23 Ultra, quest'ultimo è riuscito a restituire un'immagine del nostro satellite naturale molto più gradevole e ricca di dettagli. La conclusione dell'utente è secca: le foto della luna realizzate con i dispositivi Samsung e con la loro modalità Space Zoom sono fake.
A sinistra l'immagine sfocata, soggetto dello scatto. A destra la fotografia realizzata dallo smartphone
Le fotocamere degli smartphone offrono scatti sempre migliori, anno dopo anno, ma le dimensioni estremamente ridotte dei sensori integrati impongono dei limiti fisici non indifferenti relativamente al numero di dettagli che riescono effettivamente a catturare e alla luce che possono raccogliere. Eppure negli ultimi anni le prestazioni delle fotocamere degli smartphone al buio e nelle capacità di zoom sono migliorate in maniera drastica, e grossa parte del merito non è nelle componenti hardware implementate, quanto nelle capacità dei modelli di Intelligenza Artificiale che si migliorano esponenzialmente anno dopo anno.
Oggi non è più possibile parlare di mobile photography senza citare l'IA: tutti i produttori utilizzano algoritmi di machine learning per riconoscere le scene e migliorare la resa finale dello scatto, con l'obiettivo di offrire un'esperienza punta e scatta che sia il più paragonabile possibile a quella che potrebbe ottenere un fotografo professionista. Il tutto, utilizzando dispositivi hardware che - per i limiti fisici di cui sopra in termini di sensori e obiettivi - non sono minimamente paragonabili alla strumentazione che può utilizzare un fotografo.
Alcuni smartphone utilizzano algoritmi più aggressivi, altri più fedeli al vero, ma la realtà è che nessun modello di smartphone delle ultime generazioni punta a offrire una rappresentazione realistica della realtà, ma una versione il più possibile gradevole di quello che il comparto fotografico integrato nel dispositivo ha di fronte a sé. È così che, utilizzando esempi banali, le fragole saranno sempre più rosse, la vegetazione sempre più verde e i cieli sempre più blu nelle nostre foto scattate con gli smartphone.
Nel caso della modalità Space Zoom di Samsung si può dire che l'azienda ha scelto un approccio molto aggressivo: scattare una foto della luna a mano libera è una sfida piuttosto ardua da portare a compimento anche con fotocamere professionali di alto livello. È difficile impostare messa a fuoco ed esposizione ad esempio, e - nel caso di zoom estesi come il 100x ibrido della modalità Space Zoom di Galaxy S23 Ultra - è difficile anche mantenere il soggetto stabile nell'inquadratura.
Galaxy S23 Ultra utilizza il suo periscopio con zoom ottico 10x, estendendolo digitalmente fino a 100x, ma questo non basta per ottenere una foto della luna ad alta definizione semplicemente alzando lo smartphone verso il satellite e premendo il pulsante di scatto. Se si disattiva la funzione "Scene Optimizer" (che è quella che compie "la magia") e si fotografa la luna senza magheggi software, anche con un Galaxy S23 Ultra si ottiene una foto priva di dettagli.
Abilitando la funzione, invece, subentra l'IA: grazie agli algoritmi integrati Galaxy S23 Ultra rileva la luna e interviene subito bloccando il satellite nell'inquadratura attraverso un algoritmo apposito che viene richiamato per gestire la stabilizzazione elettronica. Una volta rilevata la presenza del satellite nello scatto può svolgere quasi in tempo reale le sue attività e, secondo quanto emerge dall'esperimento dell'utente, pare che la modalità Space Zoom utilizzi dei modelli della luna ad alta definizione per comporne i dettagli.
È sufficiente per definire non reali le foto della luna scattate con un Galaxy S23 Ultra? Probabilmente sì per chi ha un concetto tradizionale della fotografia, un concetto che però non è a nostro avviso eterno. Fra qualche anno, insomma, quello di Samsung (e HUAWEI, in maniera anche più aggressiva prima di lei) potrebbe essere un approccio che rappresenterà la prassi per tutti i produttori di smartphone, con gli utenti che avranno la possibilità di avere sempre di più con uno sforzo sempre inferiore, senza troppo soffermarsi sui mezzi utilizzati per ottenere lo scopo. Giusta o sbagliata, è questa la direzione ormai presa da anni.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE se l'informatica di consumo prima, e il Web poi (con il web 2.0 e i social soprattutto) hanno drasticamente modificato il nostro stile di vita in modi imprevedibili, ancora piú esplosiva sará l'AI.
C'è anche da dire che le foto della luna così solitaria, sono di una banalità disarmante, ne saranno in giro miliardi...
Ma se con questo telefono ne volessi fare una con la luna parzialmente velata da una nuvola, me la renderebbe nitida come non era?
questa non l'ho capita...
xchè dovrebbe essere "da cialtroni" ??
non è mica piu come i cellulari dei primi anni 2000 con qualità VGA dove vedevi tutto sgranato, e quindi era molto meglio usare le macchine fotografiche.
ma oggi, e già da un po', puoi anche benissimo usare solo il cellulare, tanto poi mi auguro che la casa la vai a visitare prima di acquistarla, e non compri solo guardando delle foto, che siano fatte da un cellulare o da una hasselblad
Ma se con questo telefono ne volessi fare una con la luna parzialmente velata da una nuvola, me la renderebbe nitida come non era?
Esatto... Se attiva la modalità avanzata l'AI tenterà di ricostruire una immagine super dettagliata del soggetto correggendo tutti i difetti che limitano la nitidezza.
Penso che la cosa si possa ripetere con tanti altri soggetti " noti " in condizioni di ripresa ben definite come, ad esempio, un monumento o un elemento architettonico.
https://www.reddit.com/r/Android/co...ots_officially/
Solo che i grandangolari sono forse la categoria di lenti con cui è più difficile comporre, e per fare un HDR di gusto ci vuole tempo e capacità, e a montare tutto si perdere tempo.
Ma i cellulari non hanno la gamma dinamica necessaria a fare una foto in interni con la luce naturale dalle finestre, e puoi accendere tutte le lampade che vuoi e non sposti il problema di un millimetro, e in ogni caso avrai talmente tante temperature colore che un'aggiustata è quasi matematico dovergliela dare - a meno che non ti porti le lampade tutte uguali solo per fare le foto.
E poi non hanno gli angoli di campo giusti (o la possibilità di scegliere, e molto spesso il punto di ripresa è vincolato) con la fotocamera principale, e quella grandangolare di solito è peggiore, e in ogni caso usare un grandangolare a mano libera, con tutti i problemi dati dalla rettolinearità, è molto più approssimativo che usare un treppiedi.
Le case le vai a vedere, certo, ma in qualsiasi mercato competitivo catturare l'attenzione del cliente è metà del lavoro. Pagare un fotografo o saper fare foto bene te lo ripaghi con anche solo una vendita in più.
Poi c'è da togliere le macchie di umidità dai muri, le crepe, da mettere a posto il giardino...
Comunque è un lavoro per professionisti, purtroppo la professionalità in questo campo è sempre meno considerata e i risultati si vedono.
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