Eseguire app iOS su Android in codice nativo, possibile grazie a Cider

Sei studenti della Columbia University hanno realizzato un software in grado di eseguire applicazioni per iOS su un dispositivo Android. Al momento si tratta di un progetto embrionale, che comunque rappresenta un ottimo traguardo per gli studenti coinvolti
di Nino Grasso pubblicata il 15 Maggio 2014, alle 14:31 nel canale TelefoniaAndroidiOSApple
Sei studenti del Dipartimento di Informatica della Columbia University hanno mostrato un compatibility layer che consente l'esecuzione di codice nativo Objective C su dispositivi Android. Cider (in italiano Sidro, bevanda ottenuta dalla fermentazione alcolica delle Mele) non è infatti un emulatore o una virtual machine, ma un software che rende compatibile il codice nativo delle app di iPhone e iPad con i dispositivi basati sul sistema di Google.
Al momento si tratta di un proof-of-concept, ovvero di una prima versione embrionale funzionante solo relativamente. Applicazioni per iOS come Yelp o Apple Remote, ad esempio, funzionano, ma sono estremamente lente e riportano un consistente lag durante l'uso, come è possibile verificare nel video che i sei studenti hanno pubblicato, mostrando Cider su un Nexus 7.
Inoltre, le applicazioni per iOS non hanno accesso a gran parte dell'hardware installato sul dispositivo, come GPS, fotocamere, Bluetooth e connessione cellulare. Allo stato attuale si tratta di un prototipo, ancora lontano da una versione definitiva. Il software potrebbe indubbiamente maturare, ma probabilmente alcune limitazioni saranno difficili da aggirare.
Tuttavia, la caratteristica con cui Cider si distingue rispetto ad un tradizionale emulatore è quella di eseguire codice binario sviluppato per iOS senza avere la necessità di modificarlo per risultare compatibile con la piattaforma Android. Questo è possibile eseguendo codice binario interno e straniero sullo stesso dispositivo: Cider può copiare le librerie e i framework necessari di cui un'app ha bisogno, facendo credere alla stessa app che viene eseguita sul kernel XNU di Apple, piuttosto che sul kernel Linux di Android.
I sei studenti continueranno lo sviluppo di Cider, cercando di eliminare i compromessi a cui ad oggi la piattaforma deve sottostare. Uno studio encomiabile e di certo di non semplice fattura, che gli studenti hanno spiegato all'interno di questo documento tecnico.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon vedo proprio in che termini dato che eseguire quel tipo di codice non significa per forza rubare app iOS (almeno sulla carta).
Sarebbe come se facessero causa a windows perché può eseguire anche eseguibili in ambienti emulati.
È responsabilità solo dell'utente lanciare programmi di cui si ha legalmente diritto non certo dell'os o di chi crea un app che permette un determinato codice.
Mah sarà ma stavolta penso che anche per Jobs sarebbe stata dura e alla fine secondo me potrebbe anche essere un vantaggio in termini di market:
"Vuoi provare l'emozione di una app iOS? Te la vendo o te la do per X giorni io (apple) stessa su android grazie all'emulatore e vedrai se poi non passi a iPhone."
Giusto per darti un'idea dello spot che potrebbero fare.
Alla fine dei giochi secondo me da questo "emulatore" hanno più da guadagnare che da perdere e potrebbe aprirglisi tutto un nuovo mercato.
Poi se vogliono l'ennesima guerra totale insensata facciano pure tanto il danno ormai è fatto... uscita l'app se è realmente utile ormai anche la bandissero dal market ufficiale la troverai sempre e comunque in giro.
Da una compagnia che brevetta il rettangolo, mi aspetterei gli avvocati davanti alla porta un minuto dopo l'annuncio !
Querelare 6 studenti per un PoC?
Anche se avesse ragione Apple, sarebbe solo pubblicità negativa (e milioni di hacker lavorerebbero 23 ore al giorno per rendere il progetto perfettamente funzionante).
By(t)e
Anche se avesse ragione Apple, sarebbe solo pubblicità negativa (e milioni di hacker lavorerebbero 23 ore al giorno per rendere il progetto perfettamente funzionante).
Esatto, allo stato attuale non è una minaccia per Apple e per querelare c'è sempre tempo.
Inoltre ci sono alternative migliori se si vuole sviluppare crossplatform.
capisco che può andare bene per piratare un gioco iOS su Android ma se gira lento tanto vale...
ormai gli sviluppatori hanno diversi framework per creare facilmente app compatibili con iOS, Android e WP quindi un emulatore del genere è un ottimo esercizio, complimenti agli studenti ma non credo che rivoluzionerà il mondo e non credo che per ora Apple farà causa dato che non è una minaccia
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