Crosscall Core-X4: smartphone rugged pronto a tutto? La nostra prova

Crosscall Core-X4 è lo smartphone di fascia media del marchio francese: sebbene non abbia specifiche tecniche all'ultimo grido, può essere interessante per le sue caratteristiche di resistenza e soprattutto per l'ecosistema di accessori X-Link. Peccato per il prezzo un po' alto
di Roberto Colombo pubblicata il 30 Marzo 2021, alle 15:21 nel canale TelefoniaCrosscall
Con la primavera appena iniziata rinasce la voglia di outdoor e, in attesa che la situazione della pandemia da Covid-19 migliori e permetta di tornare a uscire e viaggiare senza problemi, in molti stanno già preparando l'attrezzatura per le proprie escursioni. Lo smartphone ormai è compagno inseparabile e, sebbene diversi terminali top di gamma forniscano una resistenza all'acqua migliore del passato, spesso le condizioni più critiche richiedono maggiore resistenza per poter portare con sé il proprio smartphone anche nelle escursioni più impegnative o durante il proprio sport preferito.
- Crosscall Core-X4: rugged di fascia media
- Scheda tecnica
- Fotocamera Fusion4 da 48 Mp
- X-App e funzioni
- X-Link e accessori
- Core-X4: davvero pronto all'avventura?
Crosscall Core-X4: rugged di fascia media
Il mercato degli smartphone rugged ha vissuto momenti altalenanti e da qualche tempo le novità languono, con solo qualche proposta cinese a cercare di rinnovare l'offerta, ma spesso senza introdurre vere innovazioni. Tra i marchi più blasonati del settore Crosscall è quella che per ultima ha messo sul piatto qualcosa di interessante, in particolare con il modello di fascia media Crosscall Core-X4. Il marchio francese è uno dei pochi che ha continuato a credere a questo settore, proponendo i suoi smartphone rugged non solo al pubblico consumer degli appassionati di sport estremi, ma anche al settore professionale nei settori dove la resistenza conta: forze dell'ordine, servizi che operano sul campo, cantieri e via dicendo.
Come spesso accade la proposta di fascia media è quella che offre il miglior compromesso qualità/prezzo e si posiziona in una zona accessibile a molti, con un prezzo attorno ai 450€. La proposta top di gamma di qualche tempo fa, Trekker-X4, sfoggiava caratteristiche sulla carta molto interessanti, ma che nella realtà si sono dimostrate di utilità limitata. Era stato presentato come lo smartphone con l'action camera integrata, ma alla realtà dei fatti la tecnologia Panomorph per riprendere filmati 4K a 60 fps con angolo di campo variabile a scelta dell'utente tra 88°, 110°, 140° e ultragrandangolare di 170° era risultata poco utilizzabile, in particolare da chi volesse (come accade con una vera action camera) utilizzare i filmati per montaggi più complessi di quelli ottenibili sull'app dello smartphone.
Crosscall Core-X4 punta invece su una base più 'normale', ma decisamente più efficace. Vediamo subito le sue caratteristiche con la scheda tecnica.
Scheda tecnica
Crosscall Core-X4 |
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OS | Android 9 al lancio aggiornato ad Android 10 |
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Processore | Qualcomm Snapdragon 450 |
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Memorie | 3/4 GB di RAM 32/64 GB Espandibili via microSD |
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Display | 5,45" IPS Corning Gorilla Glass 3 |
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Fotocamere | Retro: |
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Extra | 4G LTE |
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Porte | USB Type-C |
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Batteria | 3850 mAh
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Dimensioni | 161 x 78 x 13 mm |
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Peso | 234 grammi |
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Certificazioni | IP68 MIL STD 810G (13 test) Test di caduta (6 lati da 2 m) |
Tra le specifiche tecniche spicca sicuramente la certificazione IP68, che garantisce la protezione totale dalla polvere e l'impermeabilità in acqua salata a 2 metri di profondità per 30 minuti. Tra le certificazioni anche quella militare grado MIL STD 810G e i test di caduta fino a 2 metri di altezza. Lo schermo da 5,45" in formato 18:9 ha una risoluzione HD di 1440x720 pixel, ma a differenza di molti altri schermi di questo tipo offre un'ottima impressione di nitidezza e risulta molto più leggibile in condizioni di forte illuminazione rispetto a quanto succedeva in casa Crosscall, sebbene la luminosità di picco sia buona, ma non eccellente, pari a 450 cd/m2.
La piattaforma hardware basata su SoC Qualcomm SnapDragon 450 con processo produttivo a 14 nm non è certamente tra i campioni di velocità del settore, ma dalla sua si è dimostrata poco energivora, a tutto vantaggio dell'autonomia di utilizzo, pur potendo contare su una batteria da 3850 mAh, non certo tra le più capienti in circolazione. Può essere accoppiata a due tagli di RAM/Storage: 3GB/32GB o 4GB/64GB, con una differenza di prezzo di circa 50 euro. In particolare la versione con 32GB di memoria di storage risulta un po' anacronistica rispetto a quanto vediamo oggi sulla fascia media e soprattutto nella fascia di prezzo in cui si posiziona il terminale.
Fotocamera Fusion4 da 48 Mp
La fotocamera fa leva su un singolo modulo con sensore da 48 megapixel e tecnologia Fusion4. Anche in questo caso nessun dato eclatante di triple o quadruple fotocamere, ma un sensore che rappresenta un ottimo compromesso, con messa a fuoco a rilevazione di fase e possibilità di scegliere tra la modalità a 48 megapixel e quella automatica a 12 megapixel che sfrutta l'accoppiamento di 4 fotodiodi adiacenti per migliorare la resa in condizioni critiche, ad esempio in condizioni di scarsa illuminazione ambientale. I video possono essere registrati al massimo in risoluzione Full HD/30p: l'app mette a disposizione anche una modalità a ripresa ad elevato frame rate a 120 fps, ma solo a una risoluzione ridotta di 480p.
Alla prova dei fatti ci si potrebbe aspettare di più da un telefono fatto per accompagnare gli utenti nelle loro avventure, magari riprendendo foto ricordo. La resa della fotocamera è sufficiente, ma non tiene il passo delle più recenti implementazioni che vediamo anche sulla fascia media con sistemi multi-camera e sensori da 64 e 108 megapixel. L'app non aiuta: offre solamente le funzioni base e non ha nessuna modalità avanzata (fatto salvo l'HDR) e non mette a disposizione nemmeno la modalità di scatto manuale. I risultati sono decenti, ma certamente in grado di restituire l'emozione di un tramonto mozzafiato dalla cima di una montagna innevata. La fotocamera anteriore da 8 megapixel strappa più o meno lo stesso giudizio.
Il telefono mette a disposizione X-Story, un'app che permette di fare semplici montaggi di foto e video con un'ampia gamma di commenti musicali a disposizione: l'idea è carina, può andare bene per chi è alle primissime armi, ma come nel caso dell'app fotocamera l'interfaccia è troppo semplificata e quindi le possibilità creative limitate.
X-app e funzioni
Nell'utilizzo quotidiano Crosscall Core-X4 sa far valere i suoi punti di forza e le sue differenze rispetto alla concorrenza. In particolare la presenza di due tasti fisici personalizzabili permette di avere a rapida portata di mano le app e le funzioni di maggiore interesse, raggiungibili in modo facile anche coi guanti, con le mani bagnate o in situazioni difficili. I due tasti personalizzabili, uno per lato, possono essere utilizzati in due modalità e richiamare differenti funzioni: con la pressione prolungata o con tre pressioni brevi. Questo permette un accesso facile, ma riduce al minimo gli accessi indesiderati. È possibile sfruttare le scorciatoie, ad esempio, per aprire la fotocamera o la torcia in modo rapido e veloce, per accedere all'app X-Sensors, all'app walkie-talkie X-Talk o per attivare la chiamata di emergenza X-Safe. Inoltre per lo sblocco rapido lo smartphone integra un sensore di impronte digitali sul tasto laterale di accensione.
X-Safe è una delle funzioni più utili in casi di emergenza: si tratta di un'app che all'avvio (dopo 5 secondi in cui si può disattivare) fa partire una richiesta di soccorso verso alcuni contatti prescelti: viene effettuata una chiamata telefonica ai contatti messi in lista a rotazione, fino a che qualcuno non risponde e viene inviato un messaggio SMS con la posizione in cui ci si trova. Inoltre dalle opzioni è possibile scegliere se all'attivazione dell'app far partire anche un suono a sirena e il lampeggiamento del LED posteriore per richiamare l'attenzione in caso qualcuno vicino possa venire a prestare soccorso.
X-Link e accessori
È però nell'ecosistema di accessori che il marchio Crosscall ha un passo diverso dalla concorrenza. Abbiamo parlato del sistema X-Link dai suoi albori e dal suo lancio al Mobile World Congress del 2018. Si tratta di un sistema di connessione a prova d'acqua salata ad aggancio magnetico posto sul retro dello smartphone, che replica le funzioni della porta USB: questo connettore apre il campo a una serie di accessori, la cui caratteristica principale è quella di non richiedere l'apertura dello sportellino che copre la porta USB, da sempre punto critico degli smartphone rugged. Sono due i casi più comuni in cui il continuo aprire/chiudere lo sportellino porta a problemi: uno è il fatto che a volte non lo si chiude bene alla fine della ricarica, lasciando così aperta la via all'ingresso dell'acqua, l'altro è che a lungo andare lo sportello stesso tende a perdere la tenuta, portando allo stesso indesiderato risultato.
Grazie al sistema X-Link si può caricare e collegare al computer X-Core4 senza passare dallo sportello, l'unico neo è che il cavo X-Link/USB non è incluso in confezione, ma va comprato a parte: il prezzo non è eccessivo (19,99 €), ma a fronte del costo di acquisto del terminale in molti si aspetterebbero di trovarlo incluso. In confezione si trovano invece degli auricolari impermeabili, con connettore jack da 3,5mm che 'tappa' l'entrata cuffie e dovrebbe mantenere un certo grado di impermeabilità del sistema. Il sistema X-Link è sfruttato da alcuni accessori ad aggancio magnetico, come il powerbank X-Power o X-Memory, che permette backup e trasferimento di file su una scheda esterna in modo rapido e veloce.
Combinando il sistema X-Link a X-Blocker, clip in plastica che funge da adattatore (questo sì incluso in confezione), è poi possibile sfruttare accessori con aggancio rapido, come il monopiede/stick, il supporto da bici, quello per portare lo smartphone al petto o al braccio, il supporto da moto (che offre anche la possibilità di mantenere il telefono in carica tramite X-Link).
Core-X4: davvero pronto all'avventura?
'Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare'? Qualche appunto è necessario farlo. Il telefono, tra le app della serie X, offre anche X-Sensors che permette l'accesso ai dati dei sensori di cui è dotato il telefono. Rispetto al top di gamma Trekker-X4, il comparto sensori è però decisamente più povero e le uniche voci che possono realmente risultare utili sono la bussola, il sensore di luminosità ambientale, l'indicazione della ricezione dei satelliti e l'indicatore di corrente di scarica della batteria. L'assenza dell'altimetro barometrico, presente sul fratello maggiore, rende Core-X4 forse meno interessante per l'uso in montagna. Tra le funzioni particolari troviamo invece la radio FM, utilizzabile senza dove connettere le cuffie a cavo: l'app permette anche di registrare audio direttamente dalla radio.
Un plauso a Crosscall per il supporto continuativo lato software: il telefono è nato con Android 9 Pie, ma ha ricevuto l'aggiornamento ad Android 10.
Parlando di resistenza, Crosscall Core-X4 grazie alla certificazione IP68 non teme l'acqua e nemmeno quella di mare: può restare in acqua salata a 2 metri di profondità per 30 minuti senza batter ciglio. Questa caratteristica, unita alla grossa cornice gommata e allo schermo leggermente incavato rispetto al profilo, rendono Core-X4 uno smartphone veramente rugged, che non teme le cadute e che resiste anche alle condizioni più gravose. Per quanto resiste? Ebbene, abbiamo qualche dato anche in merito a ciò. Ricordate il nostro Matteo, a cui avevamo affidato un Action-X3 per una dura avventura di 850 km di fuoristrada in moto nei Balcani?
Il suo test di lunga durata è andato avanti, tra vita agricola, allevamento di asini e taglio di boschi: Matteo ci riporta qualche cedimento da parte del telefono. Il connettore USB dopo circa un anno ha smesso di funzionare e per fortuna invece il sistema X-Link continua a fare imperterrito il suo lavoro e permette tuttora di caricare il telefono e di collegarlo al computer. Anche il microfono ha cominciato a dare seri problemi tanto che spesso l'unica soluzione per le telefonate è utilizzare il vivavoce o delle cuffie (cablate o wireless Bluetooth). Per quanto riguarda il connettore USB, la prova di Matteo in moto si era svolta con un supporto X-Bike, privo della possibilità di utilizzare il connettore X-Link, per cui quando le condizioni lo permettevano (niente pioggia) in viaggio il terminale veniva caricato tramite la porta USB, probabilmente messa a dura prova da polvere, umidità e vibrazioni. Con il più recente supporto X-Ride, studiato apposta per la moto e dotato di sistema X-Link integrato, probabilmente il problema sarebbe stato ridimensionato, ma abbiamo sentito anche un'altra voce che ha visto nel connettore USB il punto debole per Crosscall (in quel caso il modello è il Trekker).
La nota dolente degli apparecchi rugged, sia per la più complessa costruzione e l'utilizzo di materiali ad alta resistenza, sia per il fatto che spesso sono prodotti di nicchia con minori economie di scala, è il prezzo e anche Crosscall Core-X4 potrebbe risultare fuori budget per una parte dell'utenza. Il listino sul sito crosscall.com recita € 449,90 - € 499,90, rispettivamente per la versione 3GB/32GB e 4GB/64GB. Il prezzo supera quello di molti concorrenti, sia dei cinesi Ulefone, Doogee, Blackview (spesso non ottimizzati per il mercato europeo), sia dei CAT Phones, che vedono in CAT S42 il diretto concorrente della proposta Crosscall, a fronte di un chipset non certo di primo piano e di tagli di memoria abbastanza piccoli.
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Compra oraDalla sua il marchio francese ha l'ecosistema di accessori, difficilmente replicabile dalla concorrenza, il sistema X-Link e, come abbiamo visto, il supporto software continuativo sul fronte aggiornamenti. Per chi ha il budget necessario e trova in qualcuno degli accessori la risposta perfetta alle proprie esigenze Crosscall può essere un terminale interessante, visto il prezzo più competitivo del fratello maggiore Trekker, chi invece alla ricerca di un telefono rugged solo per la resistenza, probabilmente si farà tentare da proposte più economiche.
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2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infola custodia per gli smatphone è una cosa tremenda, una volta avevo un portatelefono da moto che usava una custodia per tenerlo, mai più!
Invece non capisco perché alcuni rugged costino così cari, proprio sotto l'articolo ci sono i link amazon ad un Ulefone X7 pro a 119 e a un altro BV6900 a 199, già il primo ha specifiche migliori di questo.
Poi ci sono gli LG serie K che sono MIL-STD-810G come questi ma hanno un aspetto molto più "civile", sono sottili e borderless come i cell normali, e costano poco.
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