Con il completamento della flotta ofo sono ora più di 12.000 le bici del bike sharing a Milano

Con il completamento della flotta ofo sono ora più di 12.000 le bici del bike sharing a Milano

Con il completamento della flotta ofo, che già circolava coi primi mezzi da settimane, sono ora più di 12.000 le biciclette utilizzabili per gli spostamenti sull'area del comune di Milano. BikeMi di ATM aveva lanciato qualche anno fa il bike sharing a Milano, utilizzando la modalità a stallo, che prevede il ritiro e il rilascio della bicicletta solo in apposite rastrelliere, mentre i servizi messi a disposizione da ofo e mobike sono del tipo station free, senza l'obbligo di punti fissi per la fine del noleggio

di pubblicata il , alle 17:21 nel canale Telefonia
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Il bike sharing milanese parla cinese. Proprio ieri è stato completato il posizionamento dei 4.000 cicli del secondo vincitore del bando - ofo - che vanno così a completare la flotta di biciclette in condivisione, nuova frontiera di integrazione tra i mezzi pubblici e quelli privati. Con il completamento della flotta ofo, che già circolava coi primi mezzi da settimane, sono ora più di 12.000 le biciclette utilizzabili per gli spostamenti sull'area del comune di Milano. BikeMi di ATM aveva lanciato qualche anno fa il bike sharing a Milano, utilizzando la modalità a stallo, che prevede il ritiro e il rilascio della bicicletta solo in apposite rastrelliere, mentre i servizi messi a disposizione da ofo e mobike sono del tipo station free, senza l'obbligo di punti fissi per la fine del noleggio.


Il sindaco di Milano - Beppe Sala - alla presentazione del servizio di bike sharing ofo

Questa modalità amplia di molto la fruibilità del servizio e risulta decisiva per incentivare l'uso della bici per gli spostamenti dell'ultimo chilometro, mettendo a disposizione un mezzo rapido per coprire quelle tratte che risulterebbero complicate (per percorsi e orari) con i soli mezzi pubblici. La possibilità di lasciare la bici nei pressi della propria destinazione, qualunque essa sia e senza la necessità di cercare gli stalli, rende il modello free floating decisamente più comodo. Tale concetto, introdotto dal car sharing, è anche alla base di MiMoto, servizio di scooter sharing basato su mezzi completamente elettrici in funzione nella città meneghina da sabato.

Ofo ha puntato molto sul mezzo meccanico per il suo servizio, predisponendo una bicicletta studiata per il pubblico europeo in termini di dimensioni e altezze possibili della sella. Inoltre - a differenza dell'altro concorrente cinese - le biciclette sono dotate di cambio Shimano Nexus a tre rapporti. Utilizzano gomme piene per evitare le forature, hanno una luce frontale alimentata dalla dinamo nel mozzo e luce posteriore a energia solare.

La ricerca della bici e lo sblocco avvengono tramite l'app - disponibile sia per dispositivi iOS sia per device Android – che permette di geolocalizzare la ofo bike più vicina attraverso la mappa integrata e sbloccare lo smart lock scannerizzando il suo QR code o quello posizionato sul parafango posteriore. Giunti a destinazione semplicemente si chiude il lucchetto manualmente e il noleggio viene terminato: nell'app appaiono immediatamente i dati di resoconto della corsa e la spesa. Non essendoci stalli predefiniti è importante parcheggiare la bici in un punto che non sia di intralcio agli altri passanti, utilizzando i parcheggi per biciclette, le rastrelliere e - in ogni caso - tutte quelle posizioni ammesse dal codice della strada.

Tutti gli utenti ofo potranno, inoltre, continuare ad utilizzare il servizio gratuitamente, approfittando della promozione di lancio “I’M FREE” valida fino al 31 ottobre 2017. Dall’1 novembre entreranno in vigore le tariffe standard ofo:
· 0,20 €/cent da 0 a 30 minuti
· 0,30 €/cent per la seconda mezz’ora, cioè dal minuto 31 al minuto 60
· 0,50 €/cent per i minuti successivi (ogni 30 minuti)
fino ad arrivare a una spesa massima di 5€ nel caso di nolreggio per un'intera giornata.

Durante questo primo “mese in giallo”: gli ofo bikers hanno già percorso oltre 319.000 tragitti per le vie del capoluogo lombardo, più di 325.000 km.

28 Commenti
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frankie20 Ottobre 2017, 17:33 #1
n un punto che non sia di intralcio agli altri passanti, utilizzando i parcheggi per biciclette, le rastrelliere e - in ogni caso - tutte quelle posizioni ammesse dal codice della strada.

Alberi e navigli inclusi, oltre a parcheggi privati, giardini e condomini.

Scusate non ho resistito.

Comunque la civiltà e il rispetto delle cose (che manca) la si vede in questi casi.
LASCO20 Ottobre 2017, 17:37 #2
In tutto il mondo non sta funzionando un granché:

https://www.bikeitalia.it/2017/10/0...ro-la-normalita
recoil20 Ottobre 2017, 17:49 #3
direi che serviva, nelle zone periferiche le stazioni del BikeMI non esistono e questa è un'ottima alternativa
il problema è che non sono legate ma solo bloccate quindi chiunque può spostarle a piacimento, non è detto che sia un utente a lasciarle male o a buttarle nel naviglio
Therinai20 Ottobre 2017, 18:15 #4
Le polemiche riguardo i parcheggi selvaggi, espressione colorita che sostituisce termini più adeguati come imbecillità, non hanno molto senso dal momento che i parcheggi selvaggi sono la quotidianità a Milano.
Nel naviglio da sempre ogni hanno si recupera di tutto, dalle bici ai motorini passando dagli elettrodomestici.
Invece di leggere il copia incolla delle solite cazzate mi piacerebbe che qualcuno interroghi ofo e mobike riguardo l'area operativa, per esempio nei tanti articoli che ho letto non un cane ha riportato che mobike applica una sanzione di 30€ se parcheggi fuori Milano. Intanto la provincia è piena di queste biciclette, tipo io abito a [S]stalingrado [/S]Sesto ed è pieno di bici ofo e mobike.
Forse l'intenzione era di sanzionare e invece non lo stanno facendo? Forse lo fanno in modo "randomico"? Boh, una volta fare domande era il fulcro del lavoro dei giornalisti, ora invece copia-incolla manco fossero degli adolescenti svogliati alle prese con la prima ricerca-compito della loro vita.
Paganetor20 Ottobre 2017, 18:42 #5
secondo me sono troppe... Milano ormai è invasa dalle biciclette parcheggiate ovunque. Anche quelle messe bene intralciano sul marciapiede: capisco che sia più pratico rispetto a BikeMi (quindi su rastrelliera), ma così è davvero ingestita e ingestibile
Alfhw20 Ottobre 2017, 19:05 #6
Dall'articolo:
Non essendoci stalli predefiniti è importante parcheggiare la bici in un punto che non sia di intralcio agli altri passanti, utilizzando i parcheggi per biciclette, le rastrelliere e - in ogni caso - tutte quelle posizioni ammesse dal codice della strada.

Ma questi sono proprio delle volpi! Credere che tutti ma proprio tutti abbiano senso civico è da ingenui! Anche tra 1000 anni ci sarà sempre qualche incivile. L'ingenuità di chi ha avuto quest'idea è allarmante! E complimentoni anche alla giunta comunale che ha autorizzato questo "circo". Gli stalli servono come le linee bianche o blu dei parcheggi per auto (e gli incivili con le auto ci sono ancora, figuriamoci se non ci fossero le linee...). A Parigi il bike sharing prevede gli stalli (ce ne sono ovunque) e infatti lì non ho mai visto bici buttate a casaccio.

Originariamente inviato da: LASCO
In tutto il mondo non sta funzionando un granché:

https://www.bikeitalia.it/2017/10/0...ro-la-normalita

La prova che gli incivili ci sono ovunque.

Originariamente inviato da: recoil
direi che serviva, nelle zone periferiche le stazioni del BikeMI non esistono e questa è un'ottima alternativa
il problema è che non sono legate ma solo bloccate quindi chiunque può spostarle a piacimento, non è detto che sia un utente a lasciarle male o a buttarle nel naviglio

Quindi non sono neanche legate ma solo bloccate da un lucchetto fisso alla ruota??? Allora chiunque può spostarle! Non lo sapevo, effettivamente lo si nota anche nella foto.
Ma allora diamo a ofo e mobike e pure alla giunta comunale il nobel dell'ingenuità! Ma questi ci sono o ci fanno? O sono i tipici ingenui da fantasilandia?
Therinai20 Ottobre 2017, 19:05 #7
Le macchine sui marciapiedi invece non sono d'intralcio... Si dice chi è causa del proprio male pianga se stesso, qua a milano, invece, per fare 1 km in macchina alle sette del mattino ci vogliono 10 minuti e si da la colpa alle bici.
Intanto si prospetta una nuova scia di blocchi auto per lo smog fuori controllo. E ma le bici sui marciapiedi, non scheziamo ragazzi, non si possono vedere.
Alfhw20 Ottobre 2017, 19:10 #8
Originariamente inviato da: Therinai
Le macchine sui marciapiedi invece non sono d'intralcio... Si dice chi è causa del proprio male pianga se stesso, qua a milano, invece, per fare 1 km in macchina alle sette del mattino ci vogliono 10 minuti e si da la colpa alle bici.
Intanto si prospetta una nuova scia di blocchi auto per lo smog fuori controllo. E ma le bici sui marciapiedi, non scheziamo ragazzi, non si possono vedere.

Basterebbe mettere un buon numero di stalli predefiniti come a Parigi. Ovviamente ci vogliono anni ma è sempre meglio che avere bici selvagge che si aggiungono ad auto selvagge.
Therinai20 Ottobre 2017, 19:19 #9
Originariamente inviato da: Alfhw
Basterebbe mettere un buon numero di stalli predefiniti come a Parigi. Ovviamente ci vogliono anni ma è sempre meglio che avere bici selvagge che si aggiungono ad auto selvagge.


Tra qualche anno lo stallo sarà dettato dai nuovi capolinea extraurbani della metro, ma per le macchine non per le bici. Sono pronto a scommettere che una volta che monza sarà collegata dalla metropolitana sarà attivato un bel ticket per l'ingresso delle auto in città e fine della festa. Vuoi muoverti a milano? Bici e mezzi pubblici.
zerothehero20 Ottobre 2017, 22:19 #10
Le bici per le brevi percorrenze sono molto meglio delle auto.
Il problema è che a Milano non le puoi tenere che te le rubano quindi il bike sharing è un'ottima iniziativa.

L'uso dell'auto va ridotto.

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