Badi: l'app che ti fa trovare i coinquilini meglio di Tinder

Interessante un dato citato dal fondatore: “Solo in Italia ci sono più di 8 milioni e mezzo di case e appartamenti sottoutilizzati che se venissero resi disponibili, anche solo in parte, permetterebbero a più persone di vivere più vicino al centro delle città". Aumentare l'offerta è un modo per rendere più bassi i prezzi e venire incontro alla richiesta di alloggi a prezzi umani anche in città da parte di chi studia o lavora. Con l'app basta un singolo profilo per mettere in condivisione una stanza o una casa oppure per (dall'altro lato della filiera) per cercarle
di Roberto Colombo pubblicata il 30 Novembre 2017, alle 16:41 nel canale TelefoniaDisintermediazione: è questa la parola che sta alla base del successo di molti servizi digitali accessibili via app dal proprio smartphone. Ci sono molti settori dove l'eliminazione di passaggi intermedi, grazie alle moderne tecnologie digitali, ha rivoluzionato il nostro modo farci consegnare del cibo, di raggiungere in auto un luogo in città e anche di cercare l'anima gemella. Uber e Tinder sono due esempi di come una necessità può essere soddisfatta con il semplice tocco di un display di un telefonino.
La ricerca di una casa in affitto è una di quelle operazioni che ancora oggi è molto legata a soggetti terzi, intermediari e agezie, ma dalla Spagna arriva l'app che punta a rivoluzionare anche questo settore, presentandosi - se volessimo fare un paragone diverso da quello del titolo di questa notizia - come l'AirBnB delle case in condivisione.
Le necessità che Badi va a incrociare sono diverse e raccontano di un mondo in evoluzione nelle nostre città. Il primo esempio, che chiunque ha fatto lo studente fuori sede conosce, è quello della ricerca di alloggio durante il periodo degli studi: per ragioni di budget spesso si opta per una casa in condivisione. In realtà la clientela dell'app a livello globale è rappresentata in maggioranza da giovani lavoratori e questo racconta di un numero sempre maggiore di fuori sede, magari anche solo temporanei, che popolano le nostre città, laddove ci siano più opportunità di lavoro. Posto fisso, casa di proprietà e mutuo trentennale sono sempre più rari tra le generazioni che si approcciano in questi anni ai loro primi lavori. Ci si sposta spesso, all'interno del proprio paese, ma anche all'estero e la 'flessibilità' è un modo di vivere, per altro nemmeno così inviso quanto lo è per le vecchie generazioni.
In questo scenario uno strumento che possa semplificare la ricerca di una stanza in affitto sembra oggi quasi scontato. Non lo era fino a pochissimo tempo fa. “L’idea è nata due anni fa: stavo cercando una stanza in affitto a Barcellona e nonostante le varie ricerche non ero riuscito a trovare nulla. Ho deciso quindi di creare un’app per mettere in contatto le persone e dedicata solo agli affitti di stanze. Così è nata Badi” afferma Carlos Pierre, fondatore e CEO di Badi. Nata in Spagna l'app si è presto diffusa a livello mondiale e non ha vincoli geografici per l'utilizzo, per cui è stata fin da subito sfruttata anche al di fuori dei confini spagnoli. Ora l'app si presenta anche in Italia dove è localizzata con un Country Manager (Marco Maselli) e customer service dedicati.
Interessante un dato citato dal fondatore: “Solo in Italia ci sono più di 8 milioni e mezzo di case e appartamenti sottoutilizzati che se venissero resi disponibili, anche solo in parte, permetterebbero a più persone di vivere più vicino al centro delle città". Aumentare l'offerta è un modo per rendere più bassi i prezzi e venire incontro alla richiesta di alloggi a prezzi umani anche in città da parte di chi studia o lavora. Con l'app basta un singolo profilo per mettere in condivisione una stanza o una casa oppure per (dall'altro lato della filiera) per cercarle.
Stando ai dati rilasciati dalla compagnia, Badi è l’unica piattaforma di settore che utilizza l’intelligenza artificiale per mettere in contatto chi cerca una stanza e chi cerca un coinquilino. Il suo team di data scientist ha messo a punto uno Smart Recommendation System che unisce le informazioni - non sensibili - contenute nei profili social degli iscritti ad altre acquisite grazie al machine learning. Ogni volta che un iscritto accetta o rifiuta un possibile match, il sistema è in grado di recepire ed elaborare ulteriori preferenze e affinare la ricerca. Il motore di raccomandazione di Badi è talmente accurato che il numero di match tra potenziali coinquilini è 28 volte maggiore rispetto a Tinder.
Una volta effettuato il match le due persone possono parlare attraverso la chat dell’app, organizzare le visite, effettuare un pagamento sicuro attraverso la piattaforma e concludere la loro ricerca più rapidamente. Al momento la conclusione, il contratto e l'eventuale pagamento avvengono al di fuori della piattaforma, che si ferma al mettere in contatto le persone. Uno dei modelli di sviluppo in chiave business è quella di mettere a disposizione in futuro una piattaforma per gestire contratti e pagamenti applicando una commissione (come avviene per AirBnB e piattaforme simili). A domanda diretta su altre possibili forme di redditività il Country Manager Italia ha escluso categoricamente la possibilità di differenziare i profili con accesso a funzioni premium a pagamento (o a posizioni di rilievo come quelle 'In vetrina' di alcuni sistemi) e la possibilità di generare guadagni tramite advertising.
L'app è gratuita e disponibile per iOS e Android: http://www.badiapp.com/
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoanche perchè i "coinquilini" trovati su tinder durano al massimo una notte
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".