Android Q: disponibile la Developer Preview 4. Ecco le novità (poche)

Android Q: disponibile la Developer Preview 4. Ecco le novità (poche)

A distanza di circa un mese arriva la nuova Developer Preview di Android Q, ossia la versione Beta del prossimo sistema operativo di Google. Novità poche per gli utenti ma tante per gli sviluppatori. Ecco di cosa si tratta.

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Telefonia
AndroidGoogle
 

Google ha rilasciato la quarta Developer Preview di Android Q, la versione Beta del prossimo sistema operativo dell'azienda di Mountain View. La quarta versione pubblica arriva a distanza di circa un mese da quella rilasciata subito dopo il Google I/O 2019 dello scorso maggio e vede delle novità interessanti soprattutto per quanto concerne gli sviluppatori. Vediamole insieme.

Android Q: le novità della Beta 4

Secondo quanto riportato da Google nel suo solito elenco del changelog dell'aggiornamento si scopre che l'azienda propone agli sviluppatori in questa Beta 4 di Android Q le API definitive del sistema operativo. Parliamo delle API livello 29 e dunque il relativo SDK ufficiale. Tutto questo chiaramente permetterà agli sviluppatori di testare le proprie applicazioni direttamente con le novità della nuova release creata da Google nei mesi scorsi utilizzando anche Android Studio 3.4.

In questo caso quali sono le novità delle API livello 29? Secondo quanto riportato direttamente da Google nel proprio documento sarà possibile provare innanzitutto le novità inerenti la Privacy. Non solo, perché importante risulta anche la cosiddetta Scoped Storage ossia la possibilità per ogni applicazione installata nel sistema Android di creare gli spazi isolati nell'archivio dello smartphone che non risultano accessibili da app esterne. Ulteriori novità anche per la questione dei device con schermi pieghevoli che Google continua a supportare anche in questa Beta permettendo di testare le applicazioni su emulatori specifici che simulano il comportamento dei dispositivi pieghevoli. Presenti poi anche le patch di Giugno 2019 che permettono di avere la massima sicurezza per gli smartphone in cui verrà installata l'ultima Beta.

Android Q: quali smartphone potranno provare la Beta

In questo caso Google ha deciso, come fatto lo scorso anno, di rilasciare la Developer Preview non solo ai device Pixel ma anche ad altri smartphone che sono stati elencati direttamente dall'azienda di Mountain View. Eccoli tutti:

  • Google Pixel 3
  • Google Pixel 3 XL
  • Google Pixel 2
  • Google Pixel 2 XL
  • Google Pixel
  • Google Pixel XL
  • Google Pixel 3a
  • Google Pixel 3a XL
  • Asus ZenFone 5Z
  • Essential PH-1
  • HMD Global Nokia 8.1
  • Huawei Mate 20 Pro
  • LG G8 ThinQ
  • OnePlus 6T
  • Oppo Reno
  • Realme 3 Pro
  • Sony Xperia XZ3
  • Tecno Spark 3Pro
  • Vivo X27
  • Vivo NEX S
  • Vivo NEX A
  • Xiaomi Mi Mix 3 5G
  • Xiaomi Mi 9

Come scaricare Android Q

Installare la Developer Preview di Android Q su un terminale Pixel o su di uno smartphone supportato è decisamente semplice. La prima cosa da fare è visitare la pagina Android Beta [ecco il link], e verificare se il proprio dispositivo è idoneo. Se avete uno di questi terminali comparirà nella lista "I tuoi dispositivi idonei" ed è possibile eseguire la registrazione al Programma Android Q Beta. In pochi minuti sul terminale comparirà la notifica per l'installazione della Developer Preview, che avverrà attraverso la canonica procedura "OTA", quindi direttamente dal terminale. Nessun dato dell'utente verrà perso con l'installazione.

È bene ricordare che se si vuole tornare all'ultima versione stabile di Android bisogna selezionare nella stessa pagina la voce Annulla registrazione relativamente al terminale con cui si sta utilizzando la Developer Preview. Il dispositivo riceverà una notifica per un eventuale aggiornamento che eliminerà tutti i dati presenti sul terminale, installando l'ultima versione pubblica stabile di Android. Potete trovare tutte le informazioni necessarie qui.

Maggiori informazioni sulle novità dell'aggiornamento sono invece reperibili sul blog ufficiale Google.

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