A Mykonos con Huawei P20 Pro: la fotocamera compatta può stare a casa?

Da tempo moltissime persone, non per forza appassionate di fotografia, hanno abbandonato la fotocamera compatta in favore dello smartphone, ritenendosi sufficientemente appagate dai risultati ottenuti. Ma stiamo parlando di massa non particolarmente appassionata, il cui gusto o aspettativa nei confronti di uno scatto "da vacanza" varia molto rispetto a quello di chi un po' di passione per la fotografia ce l'ha.
Uno degli smartphone al momento più apprezzati in fatto di fotografia è sicuramente Huawei P20 Pro, dotato di ben 3 fotocamere posteriori (approfondimenti nel nostro articolo). Per riassumere brevemente troviamo una fotocamera principale da ben 40Mpixel, affiancata da una seconda monocromatica da 20Mpixel che svolge principalmente il compito di migliorare le prestazioni in bassa luce. Il processore di immagine, insomma, trae ulteriori dettagli ben più "visibili" dalla fotocromatica e usa queste informazioni per migliorare lo scatto generale. La terza fotocamera, 8Mpixel, è dotata di stabilizzazione ottica e zoom ottico 3X, con lo step ibrido a 5X e digitale a 10X. Sopra a tutto questo l'Intelligenza Artificiale, chiamata a ottimizzare gli scatti fornendo già un'anteprima anche solo inquadrando la scena.
Un comparto fotocamere complesso, sofisticato, che invoglia a testarne le reali potenzialità con uno scenario vacanziero o quasi. E proprio indossando i panni di chi lo sceglie anche come apparecchio fotografico di qualità che abbiamo intrapreso un viaggio di due giorni a Mykonos, in Grecia, per capire se ci si può fidare oppure no. Può bastare non solo a chi ha voglia semplicemente di un ricordo, ma anche a chi cerca qualcosa in più senza portarsi dietro la fotocamera compatta o anche la reflex, sicuramente migliore ma ingombrante? A queste domande abbiamo cercato di rispondere, P20 Pro alla mano, AI attivata e a caccia di scatti non sempre semplici.
Gli scenari presi in esame sono stati vari ma ad aver sorpreso sono proprio quegli scatti un po' particolari che un appassionato ricerca. Dando per scontato che le foto "normali" in piena luce con spiaggia e sole non mettono in crisi nessun apparecchio fotografico, non si può certo dire lo stesso negli scatti in notturna o per i tempi lunghi, dove serve un minimo di competenza e passione per ottenere risultati soddisfacenti. Ma fino a poco fa nemmeno questi ingredienti, sempre fondamentali, bastavano, essendo la qualità delle fotocamere degli smartphone davvero troppo bassa. I tempi stanno cambiando e anche in fretta, perché sia AI sia impostazioni particolari ci hanno permesso di tornare con scatti difficilmente ottenibili con un telefono fino a non molto tempo fa.
Le foto in notturna, come i mulini visibili nella galleria, sono state scattate senza cavalletto, ottenendo un'immagine di qualità più che dignitosa. Certo, con ISO a 3200 si nota il lavoro svolto da un algoritmo anti rumore molto marcato, ma lo scatto è assolutamente apprezzabile. Le foto 14, 15 e 16 della galleria sono fatte a mano libera: nel primo caso è una passeggiata fra le vie del paese, mentre mulini e riva del mare sono scene ancora più buie. In modalità "notte" lo smartphone scatta diverse immagini per poi raccogliere tutte le informazioni in una sola foto, che è risultata ferma e con un buon grado di dettaglio. Certo, nelle zone scure appare una certa "plasticosità", ma siamo comunque di fronte ad un ottimo risultato.
Ecco la AI in azione: Huawei P20 Pro ha riconosciuto la maggior parte degli scenari, andando ad intervenire sull'immagine in base alla scena. Con "Spiaggia" (foto 32 nella galleria), come in questi casi, ha enfatizzato i blu e mantenuto sotto controllo la gamma dinamica, creando una foto senza parti "bruciate".
Altra piacevole sorpresa è stata la bontà dell'algoritmo HDR (foto 13 nella galleria): schiarite con discrezione le parti buie e un risultato finale naturale e senza eccessi. Anche forzando l'esposizione in una parte o l'altra dell'inquadratura sullo schermo touch il risultato resta più o meno il medesimo. In foto fatte con smartphone senza funzione HDR o di qualità scadente è quasi sempre presente il rischio di sovraesposizione o intervento eccessivo.
Merita una menzione la foto 29: accedendo alla voce "Altro" della fotocamera e successivamente "Light Painting", si ha a disposizione la modalità "Acqua ad effetto seta". La foto in galleria è stata scattata di giorno, in pieno sole e a mano libera: l'immagine finale è il risultato, davvero notevole, della somma delle parti in movimento presenti nell'inquadratura (l'acqua), senza alcun effetto mosso nelle altri parti fisse. Con una fotocamera compatta o una reflex serviva cavalletto e filtri ND. Il risultato ci ha sorpreso perché, meglio non dimenticarlo, è pur sempre smartphone photography.
Ci sono comunque cose che ci hanno convinto meno, come ad esempio una marcata saturazione dei blu del cielo e del mare nei rispettivi programmi, così come un carico eccessivo sui verdi (e quando c'è molto verde nell'inquadratura si attiva lo scenario AI "Verdura", sicuramente da rivedere come traduzione). Resta il fatto che in questi casi basta passare alla modalità PRO per prendere in mano la situazione oppure disattivare la AI, quando il risultato non soddisfa.
In ogni caso il viaggio è stato l'occasione per toccare con mano e concretamente la AI applicata alla fotografia (di cui stiamo preparando uno speciale approfondimento). Per rispondere alla domanda iniziale, ovvero se oggi è possibile lasciare a casa la fotocamera compatta senza rimpianti, la risposta in questo caso è sicuramente sì. Nelle situazioni di bassa luce Huawei P20 Pro si è comportato egregiamente e difficilmente una compatta base e di media fascia avrebbe fatto di meglio. Anzi. Insomma, tutto sembra indicare che uno smartphone di fascia alta o medio alta, per quanto riguarda il comportamento in ambito fotografico, può soddisfare molte esigenze, comprese quelle di chi cerca scatti un po' ricercati. Anche l'appassionato insomma, e non solo il turista a caccia di ricordi fotografici, ha ormai di che divertirsi.
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoViaggio di nozze, una settimana di safari in Tanzania e una di mare a Zanzibar, telefono p20pro, fotocamera canon 5D con 16-35 mII e 70-200 2.8 mII. Foto col cell in jpeg, foto con camera in RAW
Beh che dire.. ovviamente a livello di tele c'è poco da fare, lo zoom ottico 3x è ottimo, ma corto per un uso così specialistico come il safari.. ma, al di là dei momenti dove gli animali erano lontani, il P20 ha saputo produrre immagini davvero ottime.
Comodissimo soprattutto con la funzione panorama, con la 5d avrei dovuto comporre gli scatti a pc... le foto agli animali "vicini", sono tutte di livello buono (chiaramente un'eventuale stampa in grande formato aumenterà la differenza), con un dettaglio davvero impensabile anni fa.. anche nei tramonti l'immediatezza dello smartphone la fa da padrona, permettendo scatti "subito pronti" senza necessità di cavalletto, doppie esposizioni e successivo lavoro al pc.
Per quello che riguarda la settimana di mare, beh neanche da dire, ho riposto la camera in cassaforte e posso dire di aver cmq portato a casa scatti "da cartolina" (ovviamente il mio interesse fotografico era quasi esclusivamente per la parte safari".
Può un telefono come il p20 sostituire una reflex con lenti top? No ovviamente. Ma in condizioni di uso "generico" si avvicina e permette, a parte casi particolari (vedi necessità di tele) di poter girare leggeri
Premetto che sono e sono stato il primo degli scettici, uso reflex ho 8 obiettivi e una passione forte. Ci lavoro anche saltuariamente.
Qualità pessima a 800% di ingrandimento su schermo full HD o 4K da 27 pollici? Rispetto alle fotocamere, sì.
Da stampare 13x18 o 10x15 e via, come fa il 95% delle persone? Nessuna differenza. E' sempre una questione di target e i top di gamma e anche media, non solo il P20 Pro, han fatto passi da gigante in tal senso.
Bella domanda a cui non ho una risposta altrettanto bella, per mia esperienza diretta. Alcune cose non le fai nemmeno con quelle belle (vedi pose lunghe in piena luce a mano libera con risultato ottimo), in altri casi probabilmente meglio con la fotocamera decente, tipo in notturna (cavalletto però o comunque fermo) o situazioni in cui serve zoom ottico pesante (vero e grosso limite di ogni telefono).
Di giorno ci siamo, quella con l'acqua setosa è notevole: non per la qualità dello scatto (che non mi pare nulla di che) ma per la modalità con cui è stata ripresa. Anche la mia reflex permette di comporre più scatti per "simulare un ND" ma senza treppiedi si fa poco e niente.
Chi ha a che fare con sensori decenti, lenti decenti e un minimo di pp vede molto bene che questi risultati sono lontani da quello che si può fare. Certo, sono veloci e in tante situazioni possono far comodo.
Ti porto un esempio:
https://imgur.com/a/10dOENJ
parlare di qualità pessima, viste anche le condizioni di scatto (una con luce durissima, la seconda in controluce), mi pare un'esagerazione, soprattutto se confrontate con una compatta..
Se ragioniamo nei termini di "prendendo su solo il telefono posso portare a casa scatti dignitosi?", secondo me la risposta è positiva... senza contare l'immediatezza come valore aggiunto..
Stampate in formato standard sono sicuramente più che sufficienti...
oscene rispetto a cosa? perchè se tiri fuori una full frame con lente f1.2 graziegraziella.... quanto costa un'attrezzatura che fa foto migliori? senza cavalletto ovviamente... a mano libera come questo telefono
hai detto niente, la comodità di questi telefoni sta proprio nel tirarlo fuori dalla tasca e fare uno scatto decente (ma anche filmati), uno va a mykonos con 30kg di attrezzatura poi si mette in mezzo alla strada con cavalletto ecc... ecc... fa sicuramente colpo sulla fauna locale
Sono oscene in termini assoluti, non rispetto a qualcosa. Cosa ci fai con foto del genere?
Una a5000 con la lente kit e un gorillapod fa cose inarrivabili per questo telefono. Inarrivabili. Possiamo lasciare a casa la A7III col 24-70 2.8 e il treppiede Gitzo, non c'è problema.
Ah, ecco il punto. Ti vergogni di fare le foto a Mykonos perchè la fauna locale non ti troverebbe attraente... effettivamente li si viene meglio visti in un locale, magari alticci...
Comunque ripeto quello che ho scritto: "Certo, sono veloci e in tante situazioni possono far comodo."
Non ho detto che sia da buttare via. Ho detto che non reggono minimamente il confronto con le macchine fotografiche... ma mi rendo conto siano comodi per il 95% della popolazione. Io non sono fra questi ma nemmeno mi interessa fare colpo sulla fauna locale... ma so di essere strano.
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