Western Digital non ci sta: gli SSD esterni SanDisk non hanno problemi hardware (forse)

Western Digital ritiene che gli SSD portatili SanDisk non soffrano di problemi hardware che li portano a malfunzionare o smettere di farlo. La società pensa di aver risolto i precedenti problemi con un update del firmware. Ma la dichiarazione lascia aperta la porta a futuri colpi di scena.
di Manolo De Agostini pubblicata il 15 Novembre 2023, alle 21:01 nel canale StorageSandiskWestern Digital
Western Digital nega che gli SSD esterni Sandisk Extreme, Extreme Pro e le altre sue soluzioni abbiano problemi di natura hardware che li portano a funzionare male o smettere di farlo.
Come riportato nelle scorse ore, la società di recupero dati Attingo aveva puntato il dito contro WD, colpevole a suo dire di evidenti carenze nella progettazione e produzione delle unità di storage esterno a marchio SanDisk.
In particolare, Attingo ritiene che i componenti usati in questi SSD sia troppo grandi per il PCB, il che causa uno scarso contatto e a un incremento delle temperature. Inoltre, la saldatura usata provocherebbe bolle, facilitando i malfunzionamenti.
In una dichiarazione a PetaPixel, Western Digital ha dichiarato che presta estrema attenzione alla qualità dei propri prodotti, e segue con attenzione progettazione e produzione, oltre a usare pasta saldante di alta qualità, senza dimenticare test approfonditi prima dell'immissione sul mercato.
"Recenti affermazioni suggeriscono che i componenti hardware potrebbero essere stati responsabili del problema del firmware che ha colpito alcuni SSD portatili SanDisk Extreme Pro 1TB, 2TB e 4TB, SanDisk Extreme 4TB e WD My Passport SSD 4TB all'inizio di quest'anno", ha dichiarato Western Digital. "Mentre stiamo lavorando per raccogliere maggiori informazioni, in questo momento non crediamo che i problemi hardware abbiano avuto un ruolo nei problemi del prodotto che abbiamo risolto con successo con l'aggiornamento del firmware".
La dichiarazione di WD è la "classica" smentita a metà. Da una parte si dice che il firmware ha risolto i problemi "con successo", ma parallelamente la società mostra cautela, usando termini come "non crediamo" e "stiamo lavorando per raccogliere maggiori informazioni". D'altronde negli States qualche utente è andato per vie legali.
Insomma, sembra che di questa vicenda dovremo ancora parlare. Nel frattempo, e questo è un consiglio valido per chiunque e qualunque prodotto di archiviazione, è buona pratica avere copie dei propri dati su diversi supporti, specie se si tratta di informazioni sensibili.
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