SSD SATA Samsung 870 EVO, qualche considerazione e prove prestazionali sintetiche

Samsung ha recentemente presentato la nuova serie di SSD SATA 870 EVO, da non confondere con la QVO. Ecco alcune considerazioni e qualche dato prestazionale del probabile best seller dell'immeditato futuro.
di Alessandro Bordin pubblicata il 30 Gennaio 2021, alle 10:01 nel canale StorageSamsung
Ad inizio mese avevamo segnalato un probabile arrivo sul mercato della nuova generazione di SSD SATA Samsung, serie 870 EVO. Ebbene sì, nuovi SSD SATA, che restano comunque i più venduti, anche oggi, sebbene i modelli con interfaccia PCIe possano vantare prestazioni 10 volte superiori e anche oltre. Il motivo è semplice: i modelli SATA si possono usare anche in piattaforme non recenti, siano esse portatili oppure PC desktop, con enormim benefici rispetto agli hard disk meccanici.
Non solo Samsung ha presentato ufficialmente la serie 870 EVO, ma ne abbiamo uno proprio in redazione di cui mostriamo alcuni dati prestazionali, per quanto prevedibili. La nuova serie non deve essere confusa con la linea SATA 870 QVO, disponibile solo in tagli grandi (1, 2, 4 e persino 8TB), sfruttando chip QLC. Nella EVO ci sono chip TLC e non QLC come in quelli QVO. In teoria gli EVO saranno leggermente più performanti e tecnicamente più "longevi".
Viene confermata la presenza di chip Samsung V-NAND 3-bit MLC (TLC), gestiti da un controller sempre Samsung serie MKX. I tagli sono di 250GB, 500GB, 1TB, 2TB e anche 4TB. Di seguito alcuni test prestazionali sintetici.
Pattern 1GB
Pattern 64GB
Pattern 1GB
Pattern 64GB
Come da attese, i numeri sono quelli tipici degli SSD SATA, con un mantenimento delle prestazioni in base al carico e qualche leggere calo di performance solo con file campione grandi (64GB con CrystalDiskMark). E i prezzi? Considerando che è una serie nuova, facile attendersi col tempo qualche adeguamento, anche se molto viene deciso dalla disponibilità sul mercato e nel passato ne abbiamo viste di belle con quelli dei chip NAND Flash.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl passaggio avvenuto tra piatti rotanti e SSD SATA ora si sta presentando tra SSD SATA e M.2 PCIe
Vero, ci sono molti video sul tubo in cui si vede che in game la differenza tra un SSD sata e un nvme è poca, per questo l'accoppiata nvme + ssd sata è perfetta, NVME per sistema e programmi + SSD Sata per dati e giochi come immagino abbia fatto tu
E le prestazioni di tutti ormai sono lì vicini alla saturazione SATA III.
Il passaggio avvenuto tra piatti rotanti e SSD SATA ora si sta presentando tra SSD SATA e M.2 PCIe
oddio se devo comprarmi un disco da 4tb per stoccaggio dati, visti i prezzi ha ancora senso prendere i cari piattelli.
a livello di unità per sistema e programmi, il vero scopo degli m2 trova realizzazione quando l'utilizzatore ha modo di sfruttare tramite il suo le capacità così tanto superiori ai classici sata. altrimenti come prestazioni e reattività sulla maggiorparte dei computer e di utilizzi il collo di bottiglia lo da prima il resto della piattaforma in elaborazione (soprattutto in ambito notebook), piuttosto che il disco in lettura/scrittura.
nel mio piccolo i più grandi vantaggi degli m2 li ho individuati nella possibilità di montaggio senza cavi extra richiesti.
il più grande difetto le temperature che, se montati come spesso capita oggi sotto gli "scudi" delle mobo, diventano ingestibili in caso di sistemi a liquido dove l'aria in zona pci-e non circola, mancando le ventole della gpu.
Posso chiederti che tipo di dati maneggi? Ci sono di mezzo anche macchine virtuali (VM)?
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