OptiNAND, Western Digital reinventa l'hard disk (ma non chiamatelo hard disk ibrido)

OptiNAND, Western Digital reinventa l'hard disk (ma non chiamatelo hard disk ibrido)

Western Digital propone con OptiNAND un "modo nuovo" di far funzionare gli hard disk integrando al loro interno una memoria NAND flash: anche se il concetto richiama i fallimentari hard disk ibridi, l'implementazione è totalmente differente e promette migliori prestazioni, capacità e affidabilità.

di pubblicata il , alle 10:16 nel canale Storage
Western Digital
 

Si chiama OptiNAND la nuova "architettura di storage" presentata da Western Digital (WD) e che punta a ripensare il classico hard disk per renderlo più veloce, capiente e affidabile. A una prima descrizione sommaria si può pensare, erroneamente, di trovarsi nuovamente davanti a un hard disk ibrido, dove accanto ai piatti viene aggiunta della memoria NAND flash.

In quel caso la memoria NAND flash opera come cache, salvando i dati ad accesso più frequente per velocizzare le operazioni del supporto meccanico, come l'apertura di alcuni programmi o l'avvio del sistema, ma non è così che funziona OptiNAND.

Si parla infatti di integrare negli hard disk una iNAND, ossia un "embedded flash drive" (EFD) come lo definisce WD, per dare forma ad hard disk più intelligenti nella gestione di alcune operazioni che avvengono sottotraccia, con benefici su diversi livelli.

Dal punto di vista della capacità, con questa tecnologia e altre innovazioni WD punta a toccare il traguardo dei 50 TB entro la fine del decennio. OptiNAND, l'uso di un SoC e novità a livello di algoritmo del firmware garantiscono un uso migliore dello spazio sui piatti e quindi un aumento della capacità.

OptiNAND, insieme alla tecnologia triple stage actuator (TSA), garantisce infatti una maggiore densità incrementando il numero di tracce scritte per pollice. "Gli hard disk", spiega WD, "generano gigabyte di metadati che possono essere usati per aumentare la densità di area. Questi dati sono troppo grandi per essere mantenuti in modo efficiente nella DRAM, mentre recuperarli quando necessari dal disco va a interferire con le operazioni del sistema e le prestazioni".

I metadati possono essere immagazzinati in OptiNAND e usati in tempo reale, liberando così spazio utile sui piatti per i dati degli utenti. Più precisamente l'azienda statunitense parla del metadato "Repeatable runout" (RRO), generato in fabbrica durante la produzione e in genere archiviato sui piatti: con OptiNAND questo dato è salvato sulla iNAND.

Un altro esempio riguarda le operazioni di scrittura, registrate per ridurre la cosiddetta "adjacent track interference" (ATI). "Nelle precedenti generazioni di hard disk, le operazioni di scrittura erano registrate a livello della traccia, mentre i refresh erano fatti per le tracce intere. OptiNAND registra le operazioni di scrittura sull'iNAND a livello di settore".

Questi metadati vengono usati per aggiornare i settori anziché intere tracce. Eliminare gli aggiornamenti in eccesso consente di posizionare le tracce più vicine tra loro senza che si verifichi una perdita di prestazioni. La prima generazione di prodotti con OptiNAND, secondo WD, offre una capacità di 20 TB in una piattaforma a nove dischi (2,2 TB/piatto) basata su tecnologia di registrazione CMR.

Per quanto concerne le prestazioni, durante un'interruzione di energia (EPO, emergency power off), OptiNAND può riversare più di 100 MB di dati scritti in cache nella iNAND mentre in passato non era possibile andare oltre i 2 MB verso la flash seriale. "Con la capacità di immagazzinare più di 100 MB di dati durante un EPO, le prestazioni di scrittura casuali in modalità WCD (write cache disabled) possono avvicinarsi a quelle della modalità WCE (write cache enabled)".

"In alcuni casi, è possibile ottenere un aumento delle prestazioni fino all'80%", ha spiegato David Hall, engineer fellow di WD. "Quei clienti che con cache di scrittura abilitata e che si stavano scontrando con i limiti di I/O, se ottengono molte più prestazioni, possono utilizzare molta più di quella capacità".

Infine, l'affidabilità: quando si verifica un'interruzione improvvisa e imprevista di energia, OptiNAND può mantenere quasi 50 volte più dati rispetto agli hard disk tradizionali che si affidano alla DRAM.

WD assicura che la nuova architettura di storage non è un punto di arrivo ma di inizio, con nuove funzionalità e aggiornamenti già delineati in una roadmap ben delineata. La nuova architettura sta entrando nelle sue fasi finali di sviluppo e l'azienda la sta testando con clienti selezionati, ma ha chiarito che intende usare OptiNAND in molti segmenti in futuro: aspettiamoci annunci specifici entro l'anno.

16 Commenti
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demon7701 Settembre 2021, 11:07 #1
mmmm.. boh.
Non ci ho capito molto.
calabar01 Settembre 2021, 11:46 #2
Insomma, dei dischi ibridi.

Piuttosto questa soluzione sembra abbastanza costosa, immagino che prima di vederla applicata nel mondo consumer passerà un po' di tempo, nella speranza che non porti ad un aumento generalizzato del prezzo degli HDD.

Mi chiedo anche se l'archiviazione su NAND di parte dei metadati possa creare problemi di ritenzione dei dati nel lungo periodo, in particolare per dischi che vengono lasciati per molto tempo staccati dalla corrente.
biometallo01 Settembre 2021, 12:13 #3
Originariamente inviato da: calabar
Insomma, dei dischi ibridi.

Beh, da analfabeta mi pare di capire che qui si ha un approccio completamente diverso rispetto ai vecchi dischi ibridi, anche se in realtà non è che ci ho capito troppo

Piuttosto questa soluzione sembra abbastanza costosa

Posso chiederti cosa ti ha dato quest'impressione?

A fine articolo si accenna anche ad un raffronto fra gli attuali dischi che usano la DRAM come cache e quelli futuri con la loro memorie flash "INAND" ora magari ho frainteso io, ma se già sarebbe possibile rimpiazzare le DRAM con memorie NAND questo credo che comporterebbe un risparmio dato che a parità di capienza le DRAM costano un botto e il loro prezzo mi pare si sia mantenuto sostanzialmente stabile negli anni mentre quello delle nand è precipitato, proprio qualche giorno fa c'era la pubblicità di ssd da 120 giga a 16 euro quanta ram ci si piglia con 16 euro?

Sì sempre da ignorante intuisco che sia un paragone del cactus anche perché ragiono con prezzi da consumer, ma presumo che comunque benché WD paghi cifre ben diverse allo stesso tempo mi immagino che il rapporto dei prezzi sia simile.
zizzithefox01 Settembre 2021, 13:21 #4
Originariamente inviato da: biometallo
Beh, da analfabeta mi pare di capire che qui si ha un approccio completamente diverso rispetto ai vecchi dischi ibridi, anche se in realtà non è che ci ho capito troppo
Posso chiederti cosa ti ha dato quest'impressione?



Da non analfabeta, a meno che non lo sia l'articolista o il tizio di WD che ha presentato il prodotto, questi sono dischi SMR - perché le tracce sono sovrapposte - a cui aggiungono una flash per parcheggiare i dati in scrittura invece che scriverli sull'Hdd in modalità CMR - SENZA TRACCE SOVRAPPOSTE. Quindi tecnicamente è vero che non sono ibridi nel senso tradizionale per cui la flash era una specie di livello di cache. Significa che faranno un po' meno cagare degli attuali SMR e in questo modo giustificano eventuali aumenti dei prezzi senza dire SMR a causa dello scandalo dei WD RED.
Il resto sembrano supercazzole commerciali.
CrapaDiLegno01 Settembre 2021, 14:02 #5
Originariamente inviato da: calabar
Insomma, dei dischi ibridi.

Piuttosto questa soluzione sembra abbastanza costosa, immagino che prima di vederla applicata nel mondo consumer passerà un po' di tempo, nella speranza che non porti ad un aumento generalizzato del prezzo degli HDD.

Mi chiedo anche se l'archiviazione su NAND di parte dei metadati possa creare problemi di ritenzione dei dati nel lungo periodo, in particolare per dischi che vengono lasciati per molto tempo staccati dalla corrente.


No, non c'è flash costosa per registrare i dati. Solo una mini flash ad uso interno, quindi a parte il costo del FW per usare i dati sulla flash invece che sulle tracce il costo non dovrebbe essere molto maggiore.

I metadati non dovrebbero essere dei dati critici, per cui l'eventuale perdita non dovrebbe porre particolari problemi. Probabilmente il FW li ricreerà usando una impostazione di tipo conservativo (tipo resetto tutti i contatori e nel caso di scrittura aggiorno i settori adiacenti).
Perdi l'ottimizzazione per qualche ciclo di scrittura ma poi torna a funzionare come dovrebbe.

Originariamente inviato da: biometallo
Beh, da analfabeta mi pare di capire che qui si ha un approccio completamente diverso rispetto ai vecchi dischi ibridi, anche se in realtà non è che ci ho capito troppo


Posso chiederti cosa ti ha dato quest'impressione?

A fine articolo si accenna anche ad un raffronto fra gli attuali dischi che usano la DRAM come cache e quelli futuri con la loro memorie flash "INAND" ora magari ho frainteso io, ma se già sarebbe possibile rimpiazzare le DRAM con memorie NAND questo credo che comporterebbe un risparmio dato che a parità di capienza le DRAM costano un botto e il loro prezzo mi pare si sia mantenuto sostanzialmente stabile negli anni mentre quello delle nand è precipitato, proprio qualche giorno fa c'era la pubblicità di ssd da 120 giga a 16 euro quanta ram ci si piglia con 16 euro?

Sì sempre da ignorante intuisco che sia un paragone del cactus anche perché ragiono con prezzi da consumer, ma presumo che comunque benché WD paghi cifre ben diverse allo stesso tempo mi immagino che il rapporto dei prezzi sia simile.


La DRAM dovrebbe rimanere, perché la cache per le prestazioni la fai solo così.
Quello che è aggiunto qui è una memoria in più per tenere i dati che altrimenti nella DRAM non ci starebbero o richiederebbe una quantità spropositata per funzionare.

Originariamente inviato da: zizzithefox
Da non analfabeta, a meno che non lo sia l'articolista o il tizio di WD che ha presentato il prodotto, questi sono dischi SMR - perché le tracce sono sovrapposte - a cui aggiungono una flash per parcheggiare i dati in scrittura invece che scriverli sull'Hdd in modalità CMR - SENZA TRACCE SOVRAPPOSTE. Quindi tecnicamente è vero che non sono ibridi nel senso tradizionale per cui la flash era una specie di livello di cache. Significa che faranno un po' meno cagare degli attuali SMR e in questo modo giustificano eventuali aumenti dei prezzi senza dire SMR a causa dello scandalo dei WD RED.
Il resto sembrano supercazzole commerciali.


No, non è così.
Il documento che descrive la tecnologia cita:
The first generation of products with OptiNAND delivers an unbeaten 20TB3 capacity in a nine-disk platform (2.2TB/platter) with CMR recording format

Quindi è roba che non c'entra con i dischi SMR che necessitano di ben altro lavoro per ripristinare le tracce adiacenti (e ogni volta, non dopo un tot di volte).


L'unica perplessità è sulla durata di quella flash installata... quanti cicli di scrittura durerà prima che sia inusabile? Un HDD può essere usato e scritto davvero molte più volte e se per ogni settore la flash deve aggiornare dei contatori la vedo male. Ma sicuramente qualcuno in WD ci ha pensato.
demon7701 Settembre 2021, 14:51 #6
Originariamente inviato da: zizzithefox
Da non analfabeta, a meno che non lo sia l'articolista o il tizio di WD che ha presentato il prodotto, questi sono dischi SMR - perché le tracce sono sovrapposte - a cui aggiungono una flash per parcheggiare i dati in scrittura invece che scriverli sull'Hdd in modalità CMR - SENZA TRACCE SOVRAPPOSTE. Quindi tecnicamente è vero che non sono ibridi nel senso tradizionale per cui la flash era una specie di livello di cache. Significa che faranno un po' meno cagare degli attuali SMR e in questo modo giustificano eventuali aumenti dei prezzi senza dire SMR a causa dello scandalo dei WD RED.
Il resto sembrano supercazzole commerciali.


Mi pare piuttosto che si parli di dischii "potenziati" in termini di performance ed ottimizzati in termini di scrittura delle tracce inserendo una corposa porzione di storage flash ed un SOC dedicato che amministri il tutto.
Possiamo definirlo un mini pc dentro al pc..
biometallo01 Settembre 2021, 15:20 #7
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
La DRAM dovrebbe rimanere, perché la cache per le prestazioni la fai solo così.


Ribadendo di avere parecchia confusione su cosa comporti effettivamente questa nuova soluzione ma a me pare che si parli proprio di questa INAND come di un alternativa alla DRAM per il caching dei dati e se anche non la sostituisse del tutto ne rimpiazzerebbe almeno una parte del lavoro:


"iNAND was an obvious choice for integration: an existing, small form factor, swift, non-volatile, memory option that could store far more cache than DRAM or NOR flash."

https://blog.westerndigital.com/optinand/





Originariamente inviato da: demon77
Possiamo definirlo un mini pc dentro al pc..


In effetti WD parla di queste INAND come di un SOC...
demon7701 Settembre 2021, 16:00 #8
Originariamente inviato da: biometallo
In effetti WD parla di queste INAND come di un SOC...


Vorrei comunque capire quale sia il target di questi dischi..
Alla fine da utente standard sono di gran luinga più attratto da una buona accoppiata SSD M2 straveloce e disco tradizionale a piatti per lo storage, importa abbastanza poco che sia lento.. l'importante è che sia capiente ed economico.

Anche in ambito entrprise dove di solito hanno batterie di HDD in raid credo sia poco rilevante..
CrapaDiLegno01 Settembre 2021, 16:16 #9
Originariamente inviato da: biometallo
Ribadendo di avere parecchia confusione su cosa comporti effettivamente questa nuova soluzione ma a me pare che si parli proprio di questa INAND come di un alternativa alla DRAM per il caching dei dati e se anche non la sostituisse del tutto ne rimpiazzerebbe almeno una parte del lavoro:


"iNAND was an obvious choice for integration: an existing, small form factor, swift, non-volatile, memory option that could store far more cache than DRAM or NOR flash."

https://blog.westerndigital.com/optinand/

In effetti WD parla di queste INAND come di un SOC...


Se lo leggi capisci a cosa serve la iNAND.
Non a sostituire la DRAM ma a permettere di usare una soluzione più veloce per storare i metadati rispetto a metterli nelle trace magnetiche dell'HDD.
Si potrebbero mettere anche nella DRAM, ma ne servirebbero dei GB e la cosa non risulterebbe così economica.

Originariamente inviato da: demon77
Vorrei comunque capire quale sia il target di questi dischi..
Alla fine da utente standard sono di gran luinga più attratto da una buona accoppiata SSD M2 straveloce e disco tradizionale a piatti per lo storage, importa abbastanza poco che sia lento.. l'importante è che sia capiente ed economico.

Anche in ambito entrprise dove di solito hanno batterie di HDD in raid credo sia poco rilevante..


La tecnologia qui descritta serve per ottimizzare le scritture extra che l'HDD deve fare quando scrive una traccia. Siccome serve una quantità discreta di informazioni per l'ottimizzazione o queste vengono scritte sull'HDD stesso (che ha ovviamente lo spazio per tenerle) ma con accesso molto lento, oppure le si mettono da altre parti: DRAM no perché ne servirebbe qualche GB, e quindi hanno pensato ad una flash.

Per quanto riguarda la questione SoC, forse non avete idea di cosa sta nell'elettronica di un HDD/SDD per farlo funzionare.
Non ci sta "un SoC", ci stanno SoC con le contro@@, con o senza NAND ausiliaria da gestire.
nickname8801 Settembre 2021, 16:25 #10
Si si tutto molto interessante ma a quando il ribasso delle specifiche sottobanco ?

Inoltre ci interessa poco, la parte meccanica è un handicap prestazionale a prescindere da qualunque cosa, finchè ci sarà la componente meccanica non sarà mai migliore di un SSD.

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