Affidabilità degli hard disk, ecco chi sale e chi scende secondo i dati Backblaze

Chi produce gli hard disk più affidabili? Quali unità sarebbe meglio evitare? Ecco alcune indicazioni basate sui nuovi dati diffusi dell'azienda di cloud storage BackBlaze.
di Manolo De Agostini pubblicata il 14 Maggio 2020, alle 13:41 nel canale StorageSeagateToshibaHGSTWestern Digital
Backblaze, azienda che offre servizi di archiviazione dati nel cloud, ha pubblicato informazioni aggiornate sull'affidabilità degli hard disk installati nei propri server, detti "pod". L'azienda si avvale di una buona quantità di hard disk reperibili anche sul canale retail, ed è anche l'unica che condivide dati di questo genere, permettendoci quindi di avere uno sguardo - seppur parziale e limitato - sulla longevità di alcune unità dei vari produttori.
Al 31 marzo Blackblaze aveva 132.339 hard disk nel proprio ecosistema di cloud storage, suddivisi in quattro datacenter. Di quel numero, 2380 unità erano soluzioni di boot, mentre le altre 129.959 hanno effettivamente svolto compiti di archiviazione dati. Al fine di valutare al meglio l'affidabilità, l'azienda ha rimosso dal campione le unità usate per scopi di test e i modelli presenti sotto le 60 unità. Di conseguenza l'indagine si basa su 129.764 hard disk.
Blackblaze ha rilevato un tasso di fallimenti annualizzato (Annualized Failure Rate, AFR) dell'1,07%, il valore più basso da quando ha iniziato a tracciare questi dati dal 2013, quindi inferiore anche all'1,56% dello stesso periodo dell'anno scorso. Durante il trimestre quattro modelli di dischi di tre produttori non hanno manifestato malfunzionamenti.
Nessuna delle unità da 4TB di Toshiba e da 16TB di Seagate ha avuto problemi nel primo trimestre, ma entrambe le soluzioni operavano da meno di 10.000 giorni, di conseguenza l'AFR può cambiare in modo marcato anche con poche unità malfunzionanti. Per esempio, se un solo HDD Seagate da 16TB avesse smesso di funzionare correttamente, l'AFR sarebbe salito al 7,25%.
Al contrario, entrambi i dischi HGST hanno manifestato zero fallimenti nel trimestre con un ampio numero di giorni di attività, quindi l'AFR è meno volatile. Se il modello da 8TB avesse avuto un unico problema, l'AFR sarebbe stato solo dello 0,4%. L'azienda ha anche pubblicato le statistiche (la tabella qui sopra) raccolte in un periodo più lungo di tempo, oltre il trimestre. In entrambe le analisi, i dischi Seagate mostrano un tasso di malfunzionamento generalmente maggiore, mentre le soluzioni HGST (WD) emergono come le soluzioni più affidabili.
13 Commenti
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intendevo i WD Red
WD....mai
Beh dai almeno non avete perso dati di fatto siete stati fortunati
Boh, francamente io ho sempre usato hdd di tutte le marche senza mai tifare per un marchio o per l'altro, Quantum, Samsung, Seagate, Hitachi e così via, di solito cercando sempre l'offerta più conveniente e ho avuto esperienze positive e negative con tutti, per esempio ho qui davanti a me un bel WD green da 2TB che è morto improvvisamente qualche anno fa, e di cui anche se non spero più di recuperarne i dati ogni tanto provo ancora a collegarlo alla corrente per vedere se per miracolo rinviene ma so già che sono solo tentativi vani...
Ma neanche io, era il primo Seagate ordinato, e comunque mai utilizzato, di che ricordi, giusto perché almeno 2 tra interni ed esterni della WD hanno avuto problemi
Toshiba è quella che mi è piaciuta di meno da sempre.
Hitachi (prima di diventare WD) non mi ha hai mollato
IBM (prima di diventare Hitachi) mi ha dato grossi problemi con il 30 giga (il DTLA307030)
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