Vivaldi vuole diventare il browser di riferimento per chi naviga con tante schede aperte

Il browser Vivaldi presenta nell'ultima versione una funzionalità che potrebbe fare la gioia di chi è solito navigare con tante schede aperte e vuole fare ordine: è possibile infatti creare raggruppamenti di schede a due livelli: ecco di cosa si tratta.
di Manolo De Agostini pubblicata il 28 Gennaio 2021, alle 17:41 nel canale SoftwareVivaldi
La versione 3.6 del browser Vivaldi (il nuovo progetto basato su Chromium dell'ex CEO di Opera Jon von Tetzchner) ha introdotto il "Two-Level Tab Stacks", una novità tanto semplice quanto utile per facilitare la vita di chi è solito navigare con molte schede aperte. Si tratta di una funzionalità che consente di raggruppare e gestire più schede insieme, creando dei sottogruppi di tab accessibili tramite una seconda barra dinamica delle schede.
Basta mantenere premuto il tasto Windows o Command, selezionare le schede che volete raggruppare, cliccare con il tasto destro del mouse e scegliere "New Tab stack" dal menu a tendina. La stessa cosa è possibile farla spostando una scheda sopra un'altra. Cliccare sul nuovo gruppo appena formato rivela una seconda barra delle schede, con le varie tab al suo interno. Vivaldi permette di rinominare il gruppo e chiuderlo interamente dal menu a tendina, ma anche di impostare una visione compatta per risparmiare spazio sullo schermo a vantaggio dei contenuti.
Con Two-Level Tab Stacks, ogni gruppo può funzionare come uno spazio di lavoro distinto e rendere un po' più gestibile ed elegante l'esperienza di navigazione degli "accumulatori seriali di schede". Vivaldi conta molte altre funzionalità per la gestione delle schede, tra cui la possibilità di posizionarle ai lati o sul fondo della finestra di navigazione. La nuova opzione funziona anche in questi casi.
Altri browser come Chrome consentono di raggruppare le schede, ma quando il gruppo viene espanso tutte le schede appaiono nella barra principale. Se volete provare Vivaldi potete scaricarlo da questo indirizzo, mentre maggiori informazioni sulla nuova funzionalità le trovate qui.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl colosso di Mountain View interromperà l’accesso alle seguenti API private:
Google account sync;
Geolocalizzazione;
Click to Call;
Chrome spelling API;
Contacts API;
Chrome translate element;
Safe browsing.
Tom Callaway, manutentore del browser open-source Chromium su Fedora, sta consigliando agli utenti di considerare il passaggio a Firefox
Android e le app che dipendono da Google.
Il problema vero sono i crash del computer (ho una incompatibilità s un driver USB to RS232 che mi da bluescreens quando uso un USB Hub e il mio portatile ogni tanto in battery mode crasha a lievllo bios tant'é che devo levare la batteria per avere un reset degno) dove chrome non sempre ricorda tutte le schede aperte.
Il browser Vivaldi presenta nell'ultima versione una funzionalità che potrebbe fare la gioia di chi è solito navigare con tante schede aperte e vuole fare ordine: è possibile infatti creare raggruppamenti di schede a due livelli: ecco di cosa si tratta.
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Purtroppo oltre ad aggiungere nuove funzionalità introducono anche micidiali bug: in questa versione di Vivaldi se porti a spasso una scheda trascinandola col mouse capita che le altre schede su cui passa vengano spostaste da altri parti, anche completamente diverse. In poco tempo ti trovi con le schede sparpagliate a caso.
M'è capitato ieri a lavoro, subito dopo aver aggiornato: ho bestemmiato in aramaico antico e perso un sacco di tempo a rimettere a posto il tutto.
E' come se ti venissero messe a casaccio le icone del desktop dopo che le hai sistemate per bene: roba da pena di morte con esecuzione immediata!!!
Il colosso di Mountain View interromperà l’accesso alle seguenti API private:
Google account sync;
Geolocalizzazione;
Click to Call;
Chrome spelling API;
Contacts API;
Chrome translate element;
Safe browsing.
Come hai riportato, erano API PRIVATE.
Se Firefox fa esattamente le stesse cose di Vivaldi senza che io mi debba mettere a perdere giornate a configurarlo, allora posso anche provarlo e magari passarci. Altrimenti resto dove sono, che il browser è diventato lo strumento principale per qualunque utente e cambiarlo non lo si fa certo dal giorno alla notte...
Android e le app che dipendono da Google.
Non è che questa tua guerra contro Google stia diventando un tantino assai ridicola?
Anch'io a lavoro ho 3 monitor e quindi uso tre finestre aperte, con tantissime tab. Ma se usi Vivaldi, occhio al bug che ho riportato sopra, perché è micidiale.
Come hai riportato, erano API PRIVATE.
Se Firefox fa esattamente le stesse cose di Vivaldi senza che io mi debba mettere a perdere giornate a configurarlo, allora posso anche provarlo e magari passarci. Altrimenti resto dove sono, che il browser è diventato lo strumento principale per qualunque utente e cambiarlo non lo si fa certo dal giorno alla notte...
Non è che questa tua guerra contro Google stia diventando un tantino assai ridicola?
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È proprio questo il punto, non potere cambiare il proprio strumento dal giorno alla notte. Una tecnica che era di Microsoft con il suo lockin in cui non potevi certo cambiare word o Windows dal giorno alla notte. Stessa cosa sta avvenendo con Chrome che è monopolista e con Chromium che è legata a Google e ai suoi lock in in tanti modi. Uno di questi sono le API proprietarie che ha dismesso. Tutto lecito ma se non ci fossero state le API meno sviluppatori sarebbero approdati nell'orbita di Google e del suo browser oltre del suo ecosistema.
Quindi la mia idea che riguardava MS non è cambiata e con me ci sono molte altre persone che vedono le politiche di google con sospetto perché analoghe o anche se ne stanno distanti per altri motivi ma tutti legati a una idea di indipendenza.
E consigli di passare da Firefox. Almeno quelle di Google erano API private, e quindi gli sviluppatori sapevano già a priori che sarebbero potute cambiare o addirittura sparire...
E consigli di passare da Firefox. Almeno quelle di Google erano API private, e quindi gli sviluppatori sapevano già a priori che sarebbero potute cambiare o addirittura sparire...
Ho presente la questione. L'Intento di Mozilla non era quello di condurre le persone ad essere vincolate a Firefox anzi il contrario in quanto le estensioni diventavano intercambiabili e uno poteva passare da FF a altri browser in quanto avrebbero avuto le stesse estensioni. Quindi l'intento non era quello di vincolare o del lock-in.
Mentre per google la mia precisa idea che ho espresso è che ha fatto una operazione che porta la gente verso i suoi sistemi per poi tagliare i ponti a quelli che non usavano il browser proprietario. A me pare che si tratti di politiche analoghe a quelle che adottava MS. Poi de gustibus non disputandum est.
Ma non mi pare ci possano essere similitudini con Microsoft (che non offre apri private, ma pubbliche) né tanto meno con Google (perché le API erano private).
Per il resto non vedo quale sia il problema nel continuare a usare Chromium.
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