Per Windows 10 Enterprise Microsoft offre anche licenze a tempo

Per 7 dollari al mese, tasse escluse, i clienti business dell'azienda americana potranno avere accesso a Windows 10 Enterprise; questa opzione rimane come alternativa all'acquisto tradizionale per client, che rimane valido
di Paolo Corsini pubblicata il 13 Luglio 2016, alle 14:01 nel canale SoftwareMicrosoftWindows
La Worldwide Partner Conference di Microsoft, che si sta svolgendo in questi giorni a Toronto, è stata occasione per l'azienda americana di annunciare l'offerta su abbonamento mensile di Windows 10 Enterprise, sistema operativo destinato alle aziende e non ai consumatori finali.
Sono due le versioni di Windows 10 Enterprise annunciate da Microsoft, indicate con le sigle E3 e E5; al momento è solo la prima che Microsoft propone, o meglio proporrà a partire dall'autunno, ai propri clienti con un canone mensile pari a 7 dollari (84 dollari all'anno). La differenza tra le due versioni è legata alla presenza, nella seconda, del servizio Windows Defender Advanced Threat Protection.
Le due versioni di sistema operativo verranno inoltre proposte dai partner commerciali di Microsoft anche nei bundle Secure Productive Enterprise, nelle due declinazioni E3 e E5. Il pacchetto Secure Productive Enterprise E3 integrerà al proprio interno Windows Enterprise E3, Office 365 E3 e Enterprise Mobility + Security E3; dinamica simile varrà per la declinazione E5, per la quale però non è stata ancora indicata una data di disponibilità.
Microsoft ha rimarcato come il nuovo approccio con licenza d'uso a tempo non escluda un tradizionale acquisto del sistema operativo: i clienti che non vogliano sottoscrivere una licenza ad abbonamento ma vogliano una copia specifica per i propri dispositivi potranno continuare ad acquistare con approccio classico. Del resto Microsoft sposa entrambe queste filosofie con Office, offrendo la tradizionale copia senza limitazioni oppure un approccio a licenza temporale per ogni dispositivo con Office 365.
L'annuncio fatto alla Worldwide Partner Conference interessa gli utenti professionali, non i consumatori finali. Resta ancora pertanto da capire se Microsoft offrirà, e in che modo, il sistema operativo Windows 10 con una licenza d'uso a tempo anche agli utenti privati in modo simile a quanto fatto con Office 365.
10 Commenti
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Ce l'hanno fatta finalmente, per le grosse aziende con migliaia di dipendenti, conviene avere una licenza con pagamento mensile e magari un rinnovo automatico che invece pagare un botto per rinnovare il SO per l'intero parco macchine ogni 4/5 anni.
Si poteva fare oggi però con anche il PC e a prezzi più cari, l'azienda dove lavoro prende in "affitto" PC prima da HP ora da Dell con rinnovo automatico ogni 4 anni, e paga 15€ per il PC, 10 per Windows Pro e altri 24€ per Office Pro ogni mese. Alla fine paghi di più, tuttavia per una azienda è meglio avere una spesa stabile nel tempo e inseribile molto facilmente nel costo orario del dipendente che pagare ogni tot anni tutto insieme. E se ci pensate 50€/mese sono appena 0.30€ l'ora per ogni dipendente.
Tre anni infatti, in passato, era il lasso di tempo tipico prima dell'uscita di una nuova versione del sistema operativo. Acquistando Windows normalmente, dopo i tre anni non si aveva più il sistema aggiornato ma comunque ti rimaneva la licenza (che era supportata 10 anni dall'uscita, quindi comunque utilizzabile).
In questo modo invece dopo tre anni hai pagato più o meno lo stesso rispetto all'acquisto del sistema, ma non ti rimane la licenza.
Certo, con Win10 le cose potrebbero essere differenti (se davvero sarà un sistema che verrà aggiornato di continuo), il discorso però non cambia molto.
Tre anni infatti, in passato, era il lasso di tempo tipico prima dell'uscita di una nuova versione del sistema operativo. Acquistando Windows normalmente, dopo i tre anni non si aveva più il sistema aggiornato ma comunque ti rimaneva la licenza (che era supportata 10 anni dall'uscita, quindi comunque utilizzabile).
In questo modo invece dopo tre anni hai pagato più o meno lo stesso rispetto all'acquisto del sistema, ma non ti rimane la licenza.
Certo, con Win10 le cose potrebbero essere differenti (se davvero sarà un sistema che verrà aggiornato di continuo), il discorso però non cambia molto.
L'acquisto delle licenze, a parte l'esborso immediato dell'intero importo moltiplicato per le licenza, fiscalmente ha un ammortamento in 5 anni per i beni strumentali, l'abbonamento mensile invece è un imponibile interamente scaricabile immediatamente. Questo vantaggio fiscale non è certo da poco, già per questo conviene l'abbonamento, moltiplichiamo su centinaia di licenza che solitamente sono presenti nel settore enterprise e si nota subito cosa vuol dire l'acquisto di licenze. Altra cosa non di poco conto e il costante aggiornamento nel tempo alla stessa cifra senza preoccuparsi di rinnovare il software...
A mio parere dovrebbero abbassare le tariffe per attirare davvero l'utenza, oppure offrire nel pacchetto qualcosa in più.
Semplicemente ridicolo.
Devono mettersi in testa che l'os varra' sempre meno e che devono trovare un altro modo di fare soldi.
A mio parere dovrebbero abbassare le tariffe per attirare davvero l'utenza, oppure offrire nel pacchetto qualcosa in più.
Semplicemente ridicolo.
Devono mettersi in testa che l'os varra' sempre meno e che devono trovare un altro modo di fare soldi.
Per una multinazionale è meglio spendere il doppio in 6 anni, che l'intera cifra tutta insieme per tutto cio che riguarda le spese accessorie che consentono al dipendente di lavorare.
Uffici in affitto, mobilio in comodato, pc in affitto, server on cloud con abbonamento, e licenze in affitto, parco automobili in leasing. Non è un trend ma una cosa ormai già diffusa da una decina d'anni, la differenza è che prima le licenze venivano comprate dai fornitori (HP, Dell, Lenovo) che a loro volta affittavano alla multinazionale. Ora che lo fa direttamente Microsoft ci sono prezzi più bassi. Il prossimo passaggio credo sarà il leasing del parco macchine che sara gestito direttamente dai produttori di autoveicoli.
Uffici in affitto, mobilio in comodato, pc in affitto, server on cloud con abbonamento, e licenze in affitto, parco automobili in leasing. Non è un trend ma una cosa ormai già diffusa da una decina d'anni, la differenza è che prima le licenze venivano comprate dai fornitori (HP, Dell, Lenovo) che a loro volta affittavano alla multinazionale. Ora che lo fa direttamente Microsoft ci sono prezzi più bassi. Il prossimo passaggio credo sarà il leasing del parco macchine che sara gestito direttamente dai produttori di autoveicoli.
Le licenze si noleggiano con i pc, non si fa certo contratto con ms. A quelle cifre poi, almeno 4-5 volte quello che costa la licenza oem permanente fornita con il pc.
HP, la licenza windows pro oem a noleggio, te la da a 10€/mese Microsoft a 9€/mese ti da l'enterprise. Cioè con la mi azienda un Portatile + licenza windows sono 25€, con linux 15€ (i portatili sono quelli con scocca più resistente, una lega metallica di qualche tipo, non sono in plastica) Quindi Microsoft costa meno.
Aggiungo che le multinazionali che comprano i PC invece di noleggiarli o che compravano prima di noleggiarli, li prendevano senza licenza windows. La licenza la prendevano direttamente da Microsoft con la Select e gestite attraverso il Microsoft Volume Licensing Service Center incluso in Windows Server, un servizio che ti permetteva di risparmiare prendendo almeno 250 licenze per ogni prodotto. Le licenze potevano anche essere OEM (da me lo erano) cioè una volta arrivato un PC senza SO veniva caricata l'immagine del disco standard connesso ad active directory che automaticamente attraverso il VLSC gli assegnava le licenze OEM relative al SO e ad altro SW Microsoft. Il VLSC (gestito dall'azienda) comunicava a Microsoft le licenze sfruttate e quest'ultima le fatturava a fine anno. In base al volume si applicava uno sconto.
Guarda caso proprio il 1o luglio di quest'anno la Select è stata ritirata dal mercato.
La Select sicuramente in Italia ce l'hanno: Poste Italiane, IBM, TIM, Vodafone, Ericsson, Enel ed Eni e tutte quelle multinazionali dei servizi, che hanno migliaia di dipendenti in Italia. Ma chiaro che da noi la grandissime aziende sono poche, la nostra realtà è fatta da PMI che non ne hanno bisogno.
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