Google testa la funzione IP Protection su Chrome: migliorerà la privacy per gli utenti

Google testa la funzione IP Protection su Chrome: migliorerà la privacy per gli utenti

Google si prepara a lanciare la nuova funzione "Protezione IP" su Chrome, che servirà a nascondere gli indirizzi IP degli utenti attraverso l'uso di server proxy, per proteggerli dal tracciamento occulto.

di pubblicata il , alle 10:31 nel canale Software
GoogleChrome
 

Google ha avviato i test per lanciare a breve una nuova funzione nota come "IP Protection" per il browser Chrome, con l'obiettivo di aumentare la privacy degli utenti online. La funzione consentirà di mascherare gli indirizzi IP degli utenti quando navigano su determinati siti web, impedendo così alle aziende di utilizzarli per tracciare le loro attività attraverso più siti.

Gli indirizzi IP, infatti, sono potenziali strumenti di tracciamento occulto, poiché consentono di creare profili persistenti degli utenti anche quando cancellano i cookie. A differenza dei cookie però, al momento gli utenti non hanno modo di impedire questa forma di tracciamento. La nuova IP Protection di Chrome mira quindi a trovare un equilibrio tra la garanzia della privacy degli utenti e la possibilità per i siti web di svolgere funzioni essenziali che dipendono dagli indirizzi IP, come l'instradamento del traffico e la prevenzione delle frodi.

Come funzionerà la nuova "IP Protection" di Google Chrome

Quando attivata, la funzione instraderà il traffico da domini selezionati attraverso dei proxy, rendendo gli indirizzi IP degli utenti invisibili a quei domini. Google afferma che la lista dei domini coinvolti (attualmente sono questi) si evolverà nel tempo per proteggere sempre meglio gli utenti. IP Protection sarà una funzione opt-in, almeno inizialmente, dunque gli utenti potranno scegliere se attivarla o meno. Ciò consentirà a Google anche di monitorare gli impatti della novità.

L'implementazione avverrà gradualmente, partendo da un gruppo ristretto di utenti Chrome negli Stati Uniti, per poi estendersi ad altri. Google vuole procedere con cautela per gestire eventuali problematiche, con il test che verrà condotto per diversi mesi fra le versioni di Chrome 119 e 225.

Nella prima "Fase 0" di test, le richieste verranno instradate solo attraverso proxy di Google e solo per i domini dell'azienda. Successivamente verranno aggiunti altri domini e in definitiva verrà adottato un doppio sistema di proxy, di cui uno gestito da un provider CDN esterno, oltre a quello interno. In questo modo nessuno dei due proxy potrà vedere sia l'indirizzo IP dell'utente che la destinazione del traffico, con gli indirizzi IP assegnati dai proxy che rappresenteranno solo un'area approssimativa della posizione dell'utente, non quella esatta.

Google è consapevole che la novità può comportare alcuni problemi di sicurezza. Il traffico via proxy potrebbe rendere difficile per i servizi di sicurezza bloccare attacchi DDoS e traffico fraudolento, ad esempio, e se i proxy venissero compromessi i dati potrebbero diventare visibili. Per questo Google sta valutando contromisure come l'autenticazione degli utenti, limitazioni di velocità per gli attacchi DDoS e il divieto di collegare le richieste web agli account personali.

9 Commenti
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hackaro7523 Ottobre 2023, 11:26 #1
il male assoluto, invece di proteggere l'utente, veicola ancor di più i suoi dati personali. vade retro!
WarDuck23 Ottobre 2023, 11:27 #2
Originariamente inviato da: hackaro75
il male assoluto, invece di proteggere l'utente, veicola ancor di più i suoi dati personali. vade retro!


Esatto, in pratica ad una certa passerà tutto il traffico dai server Google
matsnake8623 Ottobre 2023, 11:37 #3
Un browser per domarli tutti, privacy sandbox per profilarli, un proxy per tracciarli e nell'ecosistema incatenarli.
Kyo7223 Ottobre 2023, 11:45 #4
Ahahahahahahahaha!!!!! Scusate, ma non ho resistito...IP Protection...privacy...detto da Google??? Ma...siamo su "Scherzi a parte" per caso?
jepessen23 Ottobre 2023, 12:32 #5
Ah beh, in pratica devi far passare il traffico attraverso il loro proxy, in maniera tale che loro possano loggare tranquillamente tutte le nostre abitudini.

Lo spacciano per occultamento, ma la realta' e' "facciamo in modo che possiamo tracciarti solamente noi cosi' se gli altri vogliono conoscere le tue abitudini devono pagarci, oltre al fatto che cosi' possiamo conoscere vita morte e miracoli di tutti i siti che visiti, mica solo quelli che raggiungi col nostro motore".

Veramente, se usassi chrome sarebbe un motivo piu' che sufficiente per mollarlo.
dav1deser23 Ottobre 2023, 14:38 #6
Ma se io, come moltissimi altri in Italia, ho un indirizzo IP dinamico, che cambia ad ogni riconnessione della linea, di avere siti che tracciano l'indirizzo IP me ne posso sbattere altamente, così come di queste funzionalità, o sbaglio?

Teoricamente solo il mio provider sa in qualunque momento a quale IP sono agganciato. Gli altri possono saperlo nel momento in cui faccio un login.
nonsidice23 Ottobre 2023, 14:47 #7
Originariamente inviato da: dav1deser
Ma se io, come moltissimi altri in Italia, ho un indirizzo IP dinamico, che cambia ad ogni riconnessione della linea, di avere siti che tracciano l'indirizzo IP me ne posso sbattere altamente, così come di queste funzionalità, o sbaglio?

Teoricamente solo il mio provider sa in qualunque momento a quale IP sono agganciato. Gli altri possono saperlo nel momento in cui faccio un login.


Forse (probabile) più che con l'IP vanno a profilare col MAC address in qualche modo.
k0nt323 Ottobre 2023, 15:09 #8
Ho visto fare crociate di boicottaggio per molto meno, eppure Chrome è di gran lunga il btowser più diffuso e la cosa non sembra poter cambiare in futuro
colemar26 Ottobre 2023, 11:39 #9
Originariamente inviato da: nonsidice
Forse (probabile) più che con l'IP vanno a profilare col MAC address in qualche modo.


Il MAC address è contenuto nei pacchetti Ethernet, e questi non viaggiano su Internet (basato su pacchetti IP), ma tipicamente solo sulla tua LAN o WiFi locale. Quindi se un sito vuole sapere il tuo MAC address deve impiantare qualche script che lo rileva localmente sul tuo PC e lo esfiltra in qualche modo attraverso Internet. Non è una cosa che si fa normalmente perché in teoria il browser non lo permette.

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