Una scheda video esterna per potenziare i sistemi portatili da Powercolor

Sfruttando le peculiarità della tecnologia Thunderbolt 2 Powercolor ha mostrato al Computex un box esterno, della famiglia di prodotti Devil, che rende mini PC e notebook ultrasottili in grado di eseguire giochi 3D e usare visori VR
di Paolo Corsini pubblicata il 03 Giugno 2016, alle 08:03 nel canale Schede VideoAMDRadeonPowercolorVirtual reality
In attesa del debutto delle prime schede video AMD Radeon RX 480, basate su architettura Polaris e che vedremo in commercio a partire dal prossimo 29 giugno, la taiwanese Powercolor ha mostrato al Computex 2016 il proprio modulo esterno Devil. Si tratta di uno chassis metallico all'interno del quale trovano posto un alimentatore da 375 Watt e una piccola scheda madre, alla quale collegare una scheda video PCI Express 16x.
Questo sistema viene collegato ad un PC attraverso tecnologia Thunderbolt 2: non è quindi niente altro che una soluzione di external graphics, grazie alla quale poter offrire un netto incremento delle prestazioni velocistiche con applicazioni 3D in PC compatti o poco potenti da questo versante.
Abbiamo già visto all'opera soluzioni di questo tipo in occasione del CES 2016 di Las Vegas, lo scorso mese di gennaio, nella forma della proposta presentata in quell'occasione dall'americana Razer. Era Powercolor l'azienda che aveva sviluppato per conto di Razer quel box esterno, il primo a sfruttare di fatto le peculiarità della tecnologia Thunderbolt 2 sviluppata da Intel.
Da un punto di vista pratico soluzioni video esterne di questo tipo sono molto interessanti in quanto permettono di fornire nuova potenza di elaborazione a PC che non possono per loro natura venir espansi con schede video PCI Express. Si pensi ad esempio ad un sistema notebook ultrasottile, che ha nella leggerezza il proprio principale punto di forza ma che per questo motivo non può venir abbinato ad una GPU discreta di potenza adeguata ad assicurare buona fluidità nella riproduzione dei giochi 3D più recenti. Uno chassis di questo tipo, lasciato sulla scrivania di casa, permette di passare in poco tempo dall'utilizzo professionale a quello videoludico senza dover necessariamente cambiare il PC, aprendo anche spazio all'abbinamento con un visore per la realtà virtuale.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon è Thunerbold 2, ma Thunderbolt 3:
La PSU non è di 375W ma di 500W
Source: http://www.powercolor.com/us/News.asp?id=1247
Se gestiscono bene il bus e creano driver a dovere potrebbe essere una svolta per i pc, meno desktop e più portatili con box esterno.
Quindi, nulla di nuovo...
potenza = ingombro
poi diciamolo, se si usa un ultrabook professionalmente non si ha tempo per giocare...quindi io una roba del genere al massimo la vedo in ambito aziendale dove per gestire modellazione 3D viene fatta una postazione e chiunque può collegare il pc e lavorare...ma allora siamo limitati dalla reale distribuzione dell'interfaccia Thunderbolt 3 quindi sempre meglio un pc desktop/workstation che un ibrido/tamarro così.
potenza = ingombro
poi diciamolo, se si usa un ultrabook professionalmente non si ha tempo per giocare...quindi io una roba del genere al massimo la vedo in ambito aziendale dove per gestire modellazione 3D viene fatta una postazione e chiunque può collegare il pc e lavorare...ma allora siamo limitati dalla reale distribuzione dell'interfaccia Thunderbolt 3 quindi sempre meglio un pc desktop/workstation che un ibrido/tamarro così.
La differenza sta nel non dover spender soldi per cpu, motherboard, ram e HD.
Hai solo case, alimentatore e scheda video...sempre che i box li propongano a prezzi onesti.
Uno scatolotto grosso come un sistema mini-ITX che costa come un pc mini-ITX ha senso rispetto al comprare un sistema mini-ITX e metterci dentro una scheda video ?
Quelli che si sono visti finora hanno costi tra i 500 e i 1000 euro
Un pelo troppo per un case e un alimentatore
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