Schede video troppo costose, gli appassionati attaccano il CEO di NVIDIA: ecco cosa diceva nel 2011

Gli appassionati, esacerbati dal prezzo delle GPU molto elevato negli ultimi anni, rinfacciano a Jensen Huang di NVIDIA alcune parole del 2011, quando il CEO parlava di rendere la tecnologia grafica abbordabile. Oggi i prezzi non sono certo bassi, ma ripescare quelle dichiarazioni appare un po' ingeneroso.
di Manolo De Agostini pubblicata il 20 Gennaio 2023, alle 10:01 nel canale Schede VideoNVIDIAGeForce
Il mercato delle schede video da tre anni a questa parta non è un settore per poveri. Quando parliamo delle nuove GPU di AMD e NVIDIA, specie quelle di fascia alta, ci cascano le braccia perché sappiamo benissimo che i listini non sono più quelli di una volta.
Certo, veniamo da una pandemia, da un momento di shortage dei semiconduttori che non può dirsi ancora terminato e per giunta ci troviamo in un periodo di inflazione elevata, ma la sostanza non cambia: giocare con un PC top richiede un esborso molto elevato.
Così come avviene spesso in politica, basti pensare ai recenti dibattiti riguardanti le accise sui carburanti e i video di qualche anno fa in cui Salvini e Meloni annunciavano cancellazioni / sterilizzazioni del "balzello", in queste ore anche il mondo delle GPU sta vivendo un caso simile.
Su Reddit gli appassionati, esasperati dalla situazione, sono andati a rispolverare un vecchio video del 2011 in cui il CEO di NVIDIA Jensen Huang, non solo più giovane ma anche senza la sua tradizionale giacca di pelle, affermava che uno dei suo principali obiettivi era quello di rendere le migliori tecnologie grafiche "poco costose".
Il discorso parte al minuto 8:20 del filmato, con Jensen che discute dell'importanza di rendere le GPU più abbordabili. Nel 2011, per la cronaca, NVIDIA sfornava schede come le GeForce GTX 400 e 500 - due delle serie peggio riuscite della sua storia. "Abbiamo avviato un'azienda e il business plan sostanzialmente recitava qualcosa del genere. Stiamo per prendere la tecnologia che è disponibile solo nelle workstation più costose. Cercheremo... di reinventare la tecnologia e renderla poco costosa".
Il discorso di Huang prosegue virando sulla visione dei videogiochi come "killer app" per la crescita di NVIDIA, a fronte delle diffidenze degli investitori (e non solo loro). All'epoca, per la cronaca, la GeForce GTX 590 rappresentava la top di gamma dell'offerta di NVIDIA, aveva due GPU e costava 699 dollari, che in Italia divennero circa 650 euro.
Fermo restando che riteniamo le parole di Huang dell'epoca corrette, perché così è andata, qualcuno potrebbe pensarla diversamente e pensare che oggi il CEO non stia tenendo fede a quelle dichiarazioni. Tra le battute di vari commentatori sui siti in cui è stata riportata la notizia, ce n'è una particolarmente divertente per cui la situazione si starebbe invertendo, ovvero Huang starebbe prendendo i prezzi del mercato workstation per applicarli alle GPU gaming.
Scherzi a parte, sembra ingeneroso attaccarsi a parole di 12 anni fa per prodursi in uno sterile lamento, anche al solo scopo di "trollare", cosa che va molto di moda sul web. Huang parlava degli inizi di NVIDIA, fondata nel 1993, 30 anni fa, un lasso di tempo enorme in campo tecnologico ed economico. Può succedere di tutto e tutto può cambiare rapidamente.
In secondo luogo, è riduttivo guardare alle GPU odierne limitandole al solo gaming: non solo in quel compito sono infinitamente più potenti anche solo di qualche anno fa, e per giunta supportano una tecnologia come il ray tracing che nel corso del tempo andrà a rinnovare le fondamenta della grafica per come la conosciamo, ma oggi le GPU sono molto altro grazie alle capacità di gestire compiti di intelligenza artificiale. Che le usiate o no appieno, magari per compiti di rendering di video, livestreaming o altro, quelle funzionalità che vanno oltre il rendering della grafica 3D ci sono e hanno un costo di ricerca e sviluppo.
Ora, che le GPU siano costose non ci piove, tutti vorremmo listini più bassi, ma non sembra che la situazione attuale lo consenta: avvicinandosi all'era Angstrom, chi produce i chip con processi produttivi avanzati vede i costi lievitare e chiaramente li trasmette ai clienti. Ad esempio, sembra che i 3 nanometri di TSMC saranno molto costosi.
Certo, è plausibile che realtà come NVIDIA abbiano un margine di guadagno su cui giocare, ma non ci sembra che guardando oltre NVIDIA la situazione sia tanto migliore. Anche in casa AMD i prezzi sono molto alti, benché inferiori a NVIDIA, e passando al nuovo terzo incomodo Intel, la top di gamma Arc A770 si rintraccia intorno ai 400 euro, un valore non troppo dissimile dalla 3060 Ti con cui compete - e non si può escludere che Intel per introdursi nel settore abbia deciso di limare un po' i suoi margini.
E poi se tutti i prezzi sono alti a causa dell'inflazione e del costo dell'energia, basta andare a fare la spesa per vederlo, per quale ragione le schede video dovrebbero andare in controtendenza? Insomma, prendere dichiarazioni di un'era geologica fa non sembra un buon modo per manifestare il malcontento verso i prezzi attuali.
E anche ipotizzando l'esistenza di un grande cartello, ricordiamoci sempre che i prezzi li decide il mercato: in questi anni di listini alle stelle, i produttori hanno venduto e incassato. Che si trattasse di miner o meno, poco importa, per le società la forbice di prezzo che i consumatori hanno dimostrato di poter sostenere si è allargata. Il settore smartphone, con Apple (ma non solo, sia chiaro) che progressivamente ha ampliato la sua offerta di modelli per raggiungere fasce di prezzo sempre più alte, sta andando avanti così da anni. Sta ai consumatori, quindi, dare il segnale che la corda è stata tirata troppo: la "disobbedienza" si fa non comprando le GPU, lasciando sullo scaffale, non con le chiacchiere da bar. Allora sì vedremo quanto i produttori stanno giocando con i listini e quanto invece pesa la situazione macroeconomica attuale.
74 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGiustissimo infatti io gliele lascio tranquillamente "sullo scaffale" dalla fine del 2016, quando ho acquistato ad un prezzo onesto, meno di 400€, nuova, la GTX 1070. Fine della storia.
Si può tollerare una sola apple al mondo per tutto il resto (levando i prodotti destinati ai professionisti) gli ingegneri andrebbero un attimo frenati.
Con circa 100 euro all'anno ho risolto tutto...
Non aveva ancora denaro sufficiente, oggi può vantare una collezione di tutto rispetto, prodotta con vera pelle umana proveniente dai suoi clienti più fedeli.
scuola apple!
Con circa 100 euro all'anno ho risolto tutto...
risolto cosa? now ha circa 30x meno giochi di quelli disponibili sul mercato quindi ok lo paghi poco ma poi cosa ci giochi? a niente
parliamo di 30x non del 30% cioè una frazione
Adios al giaccapellato
Poi fa sempre sorridire l'indignazione di quelli che comprano ad occhi chiusi gen dopo gen vantandosene prima e disprezzando poi appena esce la gen nuova per giustificare l'upgrade nella stessa direzione, credibilità alle stelle
Per me se le possono restare sullo scaffale.
Stò ancora usando una vecchia Msi GTX 980 e per i miei usi, anche su display 4k, basta ed avanza. L'unica cosa che lamento è lo 0 supporto su Linux e le porcherie che continuano a fare volendo supportare per forza EGL, invece di GBM come hanno fatto tutti gli altri, e così hanno rogne a girare con wayland...però vabbè... questo è un problema mio che voglio per forza usare linux.
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