Un micro alimentatore per sistemi Mini-ITX

60 watt possono sembrare pochi a confronto degli alimentatori da 1000 watt ora disponibili, ma in alcuni casi possono essere più che sufficienti
di Paolo Corsini pubblicata il 16 Giugno 2006, alle 12:02 nel canale Schede Madri e chipsetIn questo periodo i produttori di alimentatori continuano a proporre nuove soluzioni caratterizzate da potenze sempre più elevate. La barriera dei 1.000 Watt di potenza è stata superata da tempo, mentre appaiono all'orizzonte le prime soluzioni da 1.200 Watt.
Alla base, la necessità di alimentare correttamente sistemi sempre più potenti non solo in termini di processore ma anche di sottosistema video; NVIDIA ha recentemente introdotto sul mercato le soluzioni Quad SLI, ottenute abbinando tra di loro due schede video ciascuna dotata di due distinti chip video. Una configurazione di questo tipo, con alcuni hard disk SATA e processore top di gamma, implica un consumo di funzionamento elevato e requisiti di alimentazione impegnativi se non si vuole avere comportamento potenzialmente instabile.
D'altra parte, molte esigenze di utilizzo ordinario possono essere agevolmente svolte anche con sistemi molto meno potenti; pensiamo ai software di produttività personale, o a un sistema per la navigazione web. E' in questi contesti di utilizzo che si collocano le soluzioni Mini-ITX, schede madri con processore integrato on board che a fronte di un consumo ridotto e di dimensioni molto limitate mettono a disposizione una potenza sufficiente per questo genere di applicazioni.
Ovviamente in un sistema che vuole essere piccolo, con ridotto consumo e silensioso tutti i componenti devono essere funzionali a questo genere di obiettivi. picoPSU-60-WI è un particolare alimentatore specificamente studiato per questo genere di utilizzi; con una potenza complessiva di 60 Watt è adatto ad alimentare correttamente questi sistemi di ridotta potenza, bilanciando dimensioni realmente ridotte come chiaramente osservabile dalle immagini.
Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, come dice il ben noto detto; questo alimentatore non può essere collegato a lettori ottici e hard disk da ,5 pollici e 5,25 pollici, in quanto è limitato alla sola linea a 12V. Per questo motivo è necessario utilizzare quale periferica di storage hard disk da 2,5 pollici, oppure memorie flash.
Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info[QUOTE=Muscy_87]non se n'era già parlato proprio su queste pagine?
quello di cui si era parlato in precedenza mi pare erogasse 130 W, quindi fosse un' altro modello...
Commenti piuttosto entusiastici sul predecessore
http://www.silentpcreview.com/article601-page1.html
In realtà bisogna esser accorto al trasformatore che vi si affianca. Con la giusta combinazione si ha una maggior efficienza.
Anche se a quel wattaggio, un 2% di efficienza in più sono sì e no 2W, del tutto trascurabili (sopratutto in relazione al costo di acquisto di tale soluzione).
Seconda cosa: i modelli precedenti devono essere alimentati a 12 V, questo sembra accetti da 6 a 26V
innanzitutto il picopsu accetta in INPUT solo 12v, mentre in output da il tradizionale atx e il tradizionale molex..
la "fregatura" di questo alimentatore è che ce ne vuole uno secondario 220->12v e cmq non si puo nemmeno attaccare alla batteria, poiche non ha uno stabilizzatore.. esistono alimentatori un po piu grandi di questo, ma che accettano in input dagli 11 ai 24v, dunque adatti ad un uso in auto.. questo è un alimentatore utile nel caso si abbia un ali esterno, tipo da portatile, ben bene potente (60w @ 12v non sono pochi..) e si abbia poco spazio nel case..
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