ABIT e USI: è ormai cosa fatta

ABIT e USI: è ormai cosa fatta

Completata la transizione di ABIT sotto la compagine societaria USI; il marchio continuerà ad essere presente, ma con molti nuovi prodotti per il canale retail

di pubblicata il , alle 09:42 nel canale Schede Madri e chipset
 

Come noto, la taiwanese ABIT ha vissuto negli ultimi due anni un periodo molto difficile, a motivo di varie vicissitudini finanziarie. Quel periodo è ormai stato completamente superato, grazie all'accordo sottoscritto con la taiwanese USI.

Questa azienda, acronimo di Universal Scientific Industrial Co. Ltd., opera nel settore dei componenti con una struttura decisamente ampia (sono più di 10.000 i dipendenti), ma manca di un marchio retail forte con il quale proporre le proprie soluzioni. L'acquisizione di ABIT ha proprio questa finalità: avere nella propria compagine societaria un brand di prestigio, che ha la propria forza proprio nel canale retail.

Come abbiamo segnalato nel nostro report dal Cebit, disponibile a questo indirizzo, in occasione della fiera di Hannover ABIT ha mostrato varie novità, non solo nel mondo delle schede madri. In quell'occasione i segnali di un forte ritorno del produttore taiwanese sul mercato erano emersi in modo chiaro, come del resto l'intenzione di continuare lo sviluppo di schede madri per il mercato degli enthusiast.

Nel breve periodo, quindi, quello al quale si assisterà sarà un continuo ritorno di nuove soluzioni da parte di ABIT, con modelli che verranno proposti nei mercati retail compreso quello italiano. Per USI, l'acquisizione di ABIT permetterà una superiore diversificazione della propria linea di prodotti, ferme restando sia la presenza del marchio ABIT nel mercato, che tutta la struttura di assistenza post vendita già presente per i prodotti ABIT commercializzati negli scorsi anni.

Di seguito l'intero comunicato stampa rilasciato da ABIT:

21 March 2006 - Today, ABIT Computer Corporation and Universal Scientific Industrial Co. Ltd. (USI) completed the transfer of the ABIT motherboard brand and related intangible assets to a new joint venture company established by both ABIT and USI. The new company, registered as Universal ABIT Co., Ltd., will tender a consideration consisting of NT$350 million in cash, 20 million units of special shares, and 5 million units of warrants to purchase the above mentioned intangible assets of ABIT, including patents, trademarks, et-cetera. With the new partnership, ABIT receives a strong financial backing from which to continue its core business, and also eliminates the financial straits which began late Q4 2004.

USI President C. Y. WEI stated that with the new partnership, the ABIT brand would receive USI’s full resource backing and support. In addition, USI will not only assist ABIT with world-class manufacturing, but will also help accelerate ABIT’s product diversification, improving ABIT’s competitiveness in the marketplace. At the same time, channel and end-customers can also benefit greatly with ABIT being able to leverage USI’s global service network, greatly improving overall customer satisfaction. ABIT will take this opportunity to transform into a Taiwan-based, R&D and marketing focused global branding company, expanding through tech-related products and channel marketing. Regarding rumors about the disappearance of the ABIT brand and the discontinuation of ABIT’s after-sales service, Wang stated that ABIT will not only improve on its already outstanding product quality and customer service, but will also have a lot of space for development into new markets.

Currently, the ABIT brand offers mid- to high-end motherboards, products that target the hot overclocking, PC gaming, and PC Desktop enthusiast segments. Its products include the Fatal1ty Gaming Motherboard Series endorsed by five-time World Champion gamer Johnathan “Fatal1ty” Wendel, and the MAX series, a high-end overclocking motherboard lineup which features ABIT’s patented Silent OTES™ heatpipe cooling technology. At this year’s CeBIT fair in Hannover, Germany, ABIT introduced the world’s first DDD (digital input, processing, and output) speaker system – the iDome D500 – a 2.1 channel personal digital theater system aimed at PC users. With optical inputs and fully-digital technology, ABIT once again displays outstanding innovation and development capabilities.

If consumers aren’t familiar with USI, it is because USI is a design, manufacturing and service (DMS) firm that focuses on enterprises. USI’s clientele include the world’s largest personal computer, LCD mainboard, and storage solution brands. USI is a part of the ASE Group, which is the world's largest provider of independent semiconductor manufacturing services in assembly and testing. USI has an original market capitalization of NT$7.6B, with 2005 revenues topping NT$52.2B, and over 10,000 employees worldwide. USI’s product offerings include:

  • Computing: Desktops, laptops, servers, and storage-related products
  • Communications: Wi-fi, Bluetooth, Wi-fi ADSL, and UWB
  • Consumer: Multimedia centers, digital media converters, Internet radio, and home network storage devices
  • Car Electronics: Auto parts, Telematics, EPS, Flat Panel Device Control Boards, SHD, Point-of-Sale devices

With this transaction and the added support of USI, ABIT has successfully transformed from a manufacturing company into a global product development and brand marketing organization.

Di seguito i link a precedenti notizie su questo argomento:

ABIT e USI: nuova società effettiva dal prossimo mese
La nuova joint venture tra ABIT e USI diverrà effettiva a partire dal prossimo mese e le operazioni prenderanno il via a Giugno

ABIT e USI: alcune precisazioni
Informazioni relative alla fusione tra ABIT e USI che avverrà formalmente a seguito della riunione degli azionisti del prossimo 10 Marzo

USI acquista la divisione motherboard di ABIT
Il comparto di ABIT Computer che si occupa della progettazione e realizzazione di schede madri sarà acquisito da USI, assieme al brand e alle risorse umane

15 Commenti
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Whelk22 Marzo 2006, 09:59 #1
Speriamo in un grande ritorno di ABIT, le sue schede madri, specie quelle del passato, hanno sempre avuto un ottimo rapporto fra prezzo, prestazioni, overclock, stabilità.
Diciamo che per me hanno sempre rappresentato un buon compromesso fra il "lusso" e le rognette di Asus ed una recente estremizzazione votata all'overclock di DFI che però in certi casi perdono un po' di usabilità "easy".
Poi si sa, oltre alla marca contano anche i modelli.
djgusmy8522 Marzo 2006, 10:57 #2
E così "UAHC" (con la H prima della C, come fatto notare dal grande mjordan) è ora una realtà..?
Ezran22 Marzo 2006, 11:25 #3
"....ferme restando sia la presenza del marchio ABIT..."

Il nome rimarra' Abit
djgusmy8522 Marzo 2006, 11:28 #4
Quindi avrebbero smentito questa notizia?

http://www.hwupgrade.it/news/skmadri/16779.html

Se è davvero così, è la cosa migliore che potessero fare

goldorak22 Marzo 2006, 11:40 #5
Originariamente inviato da: Ezran
"....ferme restando sia la presenza del marchio ABIT..."

Il nome rimarra' Abit


Il nome, ma la qualita' ?
Tanto per capire che aria tira nel mercato del Hi-Tec : http://punto-informatico.it/p.asp?i=58450
nudo_conlemani_inTasca22 Marzo 2006, 13:57 #6
Originariamente inviato da: Whelk
Speriamo in un grande ritorno di ABIT, le sue schede madri, specie quelle del passato, hanno sempre avuto un ottimo rapporto fra prezzo, prestazioni, overclock, stabilità.
Diciamo che per me hanno sempre rappresentato un buon compromesso fra il "lusso" e le rognette di Asus ed una recente estremizzazione votata all'overclock di DFI che però in certi casi perdono un po' di usabilità "easy".
Poi si sa, oltre alla marca contano anche i modelli.


Verissimo.
Speriamo in un ritorno in grande stile.. in questi 2 anni avrebbe dovuto battagliare ad armi pari con DFI, ma poi così non è stato.

I prodotti Abit sono stati di indubbia qualità, stabilità e propensione all'OC
(da cui ne deriva una bontà non da poco della componentisticà impiegata).

Sono d'accordo, un competitor (posso dirlo, che fa figo ) di alto livello non può che stimolare le altre compagnie a fornire prodotti ancora più validi, robusti e magari a buon mercato, anche se non di fascia economica.
L'unica altra marca (unico outsider di tutto rispetto, rimarrebbe AsRock + ULi) alla quale affiderei i soldini da spendere, oltre a DFI.

Buon OC a tutti.
JohnPetrucci22 Marzo 2006, 21:12 #7
Mantenere il nome Abit sarebbe una scelta azzeccata.
goldorak22 Marzo 2006, 21:20 #8
Originariamente inviato da: JohnPetrucci
Mantenere il nome Abit sarebbe una scelta azzeccata.


Non se i prodotti diventano scadenti.
mjordan23 Marzo 2006, 08:36 #9
Originariamente inviato da: djgusmy85
E così "UACH" è ora una realtà..?


Veramente il nome è UAHC
mjordan23 Marzo 2006, 08:37 #10
Originariamente inviato da: goldorak
Non se i prodotti diventano scadenti.


Non credo che i prodotti diventino scadenti... Anzi, sono molto fiducioso in nuova linfa...

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